Libri di Gabriele Scaramuzza
«Un'oasi di libertà di pensiero». Gianfranco de Bosio e s suoi maestri (1937-1946)
Libro: Libro in brossura
editore: Scripta
anno edizione: 2025
pagine: 236
Il centenario della nascita di Gianfranco de Bosio ha preso avvio con due Giornate di studi intitolate «Un’oasi di libertà di pensiero». Gianfranco de Bosio e i suoi maestri (1937-1946). I lavori si sono svolti – il 18 e il 19 aprile 2024 – presso il Liceo classico “Scipione Maffei” di Verona, il prestigioso istituto dove lo stesso de Bosio diede avvio alla sua formazione umanistica, sotto la guida – tra gli altri – dell’amatissimo e mai dimenticato professore di Filosofia, e futuro docente di Estetica, Dino Formaggio. Agli interventi di Gabriele Scaramuzza, di Fabrizio Pompei e di Federica Marinoni è seguita la proiezione del film Il terrorista (1963), opera prima per il cinema di Gianfranco de Bosio, recentemente restaurata dalla Société Cinématografique Lyre. Si raccolgono, oggi, i testi delle tre relazioni, con un’appendice di documenti inediti, custoditi in parte presso la Biblioteca di Filosofia dell’Università degli Studi Milano, in parte presso l’Archivio storico del Liceo “Maffei”.
Estetica
Paolo D'Angelo, Elio Franzini, Gabriele Scaramuzza
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2002
pagine: 344
Le vicende degli ultimi due secoli, mostrano come l'arte o il bello non siano tanto l'oggetto dell'estetica quanto l'occasione per una riflessione di natura squisitamente filosofica. Non è un ciclo che si chiude, ma semmai un cammino che dalla contrapposizione di platonismo e aristotelismo porta al rifacimento del mondo cui ci hanno abituato le avanguardie e le sperimentazioni contemporanee. Il volume presenta nuclei di dibattito che hanno posseduto una pregnanza essenziale nella definizione di una disciplina, l'estetica, che in ogni sua grande espressione contiene la possibilità del proprio rinnovamento.
Antonio Banfi, la ragione e l'estetico
Gabriele Scaramuzza
Libro
editore: CLEUP
anno edizione: 1984
pagine: 232
Crisi come rinnovamento. Scritti sull'estetica della scuola di Milano
Gabriele Scaramuzza
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2006
pagine: 185
Il libro affronta temi e figure della riflessione estetica quale si è sviluppata nella scuola milanese di Antonio Banfi, messa anche a confronto con l'estetica crociana. Filo conduttore del volume è il problema della "crisi" dell'arte, visto dapprima nella sua impostazione banfiana, verificato poi nel dibattito accesosi nell'immediato dopoguerra intorno al "caso Kafka", e considerato infine in taluni esiti presenti in allievi di Banfi quali Antonia Pozzi, Enzo Paci, Dino Formaggio. Non vengono trascurati inoltre alcuni recuperi di tematiche estetiche resi possibili da un'impostazione della filosofia dell'arte come quella fenomenologica-banfiano.
Violin in action. Baby. Corso propedeutico di violino-Preparatory violin course
Kristina Mirkovic
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Dantone Edizioni e Musica
anno edizione: 2024
pagine: 82
“Violin in action baby” è un metodo innovativo che vi introdurrà gradualmente alla lettura e all’esecuzione strumentale dello spartito violinistico. Ideato in 25 STEP è pensato come guida per i genitori e i bambini più piccoli allo scopo di preparare un accesso fluido ai successivi manuali della serie “Violin in action”. Ogni step è stato semplificato al fine di essere immediatamente assimilato, accessibile quindi anche ai genitori che, partendo anch’essi da zero nello studio del violino, volessero dare una mano ai loro figli nella pratica quotidiana. Il manuale include bonus video e una “video-serie” extra. “Metodi di apprendimento del violino e studi di neuroimaging” a cura del Dott. Fabio Triulzi professore di Neuroradiologia dell’Università Statale di Milano; “La scuola di Milamno” a cura del Prof. Gabriele Scaramuzza, (Professore di Estetica all’ Università Statale di Milano).
Kafka a Milano. Le città, la testimonianza, la legge
Gabriele Scaramuzza
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 286
Il volume raccoglie interventi su Kafka, o connessi al mondo kafkiano. Riguardano "Il Processo" (testimonianza, legge, colpa, situazioni estreme), racconti quali "Il messaggio dell'imperatore" (malattia della tradizione e tramonto del narrare), "Giuseppina la cantante" (eclissi del canto), "La "verità intorno a Sancio Pancia" (liberarsi di Don Chisciotte?), il brano sul "negativo del mio tempo", temi quali l'iconoclastia, la citazione, la speranza, la deformazione, l'oblio, lo studio. Ampio spazio è dato alle letture di Kafka di George Steiner e, nel contesto milanese, di allievi di Banfi quali Remo Cantoni ed Enzo Paci. A far da cerniera è il tema della città, articolato su più piani. Nel panorama delle città che Kafka incontrò ovviamente di gran lunga preminente è la sua città, Praga; ma tra le città che Kafka visitò un rilievo particolare assume Milano, la città italiana che Kafka meglio conobbe; non pochi, e pour cause, ipotizzano che il penultimo capitolo del "Processo" sia ambientato nell'interno del duomo di Milano. Milano fu anche la prima città in Italia che gli dedicò un'attenzione non trascurabile.
Il Brutto all'Opera. L'emancipazione del negativo nel teatro di Giuseppe Verdi
Gabriele Scaramuzza
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 232
Nel 1853 esce l'"Estetica del Brutto" di Rosenkranz e, insieme, hanno luogo le prime del "Trovatore" e della "Traviata". La cosa, per quanto casuale, è in certo modo anche simbolica. La formazione di Giuseppe Verdi avviene in un periodo in cui si impone all'attenzione il brutto, la più sconcertante tra le categorie estetiche. E il biografo di Hegel ce ne offre il primo, e a tutt'oggi insuperato, bilancio. Nei suoi drammi Verdi dà ampio spazio alla fisicità grottesca e repellente, alla laidezza morale di taluni personaggi, allo squallore di non pochi ambienti, e allo spessore esistenziale che li costituisce, e ne progetta il riscatto al di fuori dei canoni estetici ai suoi tempi dominanti. Le sue scene si popolano di figure non edulcorate da un bello ideale né deformate dallo specchio omologante della bella presenza e, ciononostante, emancipate dall'angoscia della negatività loro inerente. Nel tutto del teatro musicale giocano elementi diversi in variabili rapporti tra loro, ma la musica riveste un ruolo preminente, contribuendo potentemente a determinare il destino del brutto. È sul piano dell'ascolto che prende corpo l'enorme carica di riscatto di cui Verdi investe il negativo che rappresenta. La scelta coraggiosa di Verdi lascia aperte non poche domande circa la nostra strana attrazione per il brutto, e l'estetica può offrire strumenti per metterle meglio a fuoco.
In fondo al giardino. Ritagli di memorie
Gabriele Scaramuzza
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 134
Il sottotitolo, Ritagli di memorie, esprime bene la sostanza del libro. Non poesia, non romanzo, non racconto; testimonianza piuttosto: di un tempo davvero lontano, trascorso tra la mia città e il paese in cui ha origine la mia famiglia, tra le rovine della guerra e l'ampio orizzonte dei campi, delle rogge e dei filari di gelsi. Frammenti di vita rappresi nei nomi, negli odori, nei suoni, nei sapori di un mondo che parrà inverosimile oggi, ma in cui chi ha vissuto quegli anni e quei luoghi si riconoscerà.
Un amico fragile. Testimonianze e ricordi per Adriano Manesco
Anna Ferruta, Elio Franzini, Gabriele Scaramuzza
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 80
In questo libro sono riportate testimonianze e ricordi dei molti amici che per lunghi anni restarono vicini a Adriano Manesco e degli allievi che tuttora ne ricordano la figura. Le loro voci compongono in modo armonico il ritratto di un uomo interessato alle diverse culture, che è vissuto con naturalezza nel mondo della classicità greca come in quello delle tradizioni orientali, di India, Cina, Giappone. Ugualmente era curioso di conoscere le persone, la loro umanità e unicità, e desideroso di comunicare generosamente quanto sapeva. Adriano Manesco ha trasmesso valori di rispetto per la dignità umana e interesse per la crescita culturale e civile. La sua voce è stata ridotta violentemente al silenzio, in modo del tutto inaccettabile e indegno di ogni essere umano. In queste pagine la possiamo riascoltare attraverso le parole lasciate nella mente e nel cuore di chi lo ha incontrato.
Un insostenibile voglia di vivere. Frammenti di memorie e riflessioni
Gabriele Scaramuzza
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 199
“Un'insostenibile voglia di vivere” è la prosecuzione di “In fondo al giardino”. Il protagonista è lo stesso, gli anni sono diversi: vanno dalla formazione scolastica, ai primi amori, ai soggiorni in città e ambienti diversi. Accanto alle memorie non mancano riflessioni: su quella malattia che per non pochi è la vita, sul modo di fronteggiarla scrivendone, e sul rinascere da questo di una difficile voglia di vivere. Il discorso si articola su più tempi: i tempi davvero lontani in cui le cose sono accadute, i giorni loro vicini delle prime notazioni, i tempi lunghi di riletture casuali disperse negli anni e dei primi progetti di narrazione; infine i tempi della terza età in cui, tra Milano e Bonassola, riprendo tutto in mano e cerco di dare una fisionomia alla storia, in vista di eventuali letture altrui. Ricordi prendono improvvisi alla gola. Parole salgono spontanee e subito si ritraggono - ansia di fermarle. Ricordare: il passato non è nostalgia né rammarico, ma fonte di vita. Che l'oblio spegne. La mia via di scampo è questa voglia di parole, la felicità di parole trovate.
Incontri
Gabriele Scaramuzza
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 216
Sono qui raccolti saggi scritti negli ultimi tempi, ma che riflettono interessi vivi da sempre nella vita culturale dell’autore: "L’idiota" di Dostoevskij, "Il processo" di Kafka visto nel suo confronto con l’omonimo film di Orson Welles; le problematiche emerse dalla riflessione sulla Shoah; i tratti grotteschi e utopici presenti nell’universo verdiano. Nell’ultima parte sono stati affrontati il tema della comprensione e del religioso nel pensiero di Antonio Banfi e, all’interno della Scuola di Milano da lui fondata, per brevi tratti si sono prese in considerazione le figure di Vittorio Sereni, di Giulio Preti e di Ermanno Migliorini. Soprattutto si è concentrata l’attenzione sulla personalità di Antonia Pozzi, vista in alcune sue poesie (tra cui "Don Chisciotte") e nei suoi travagliati rapporti col mondo banfiano.
Smarrimento e scrittura
Gabriele Scaramuzza
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 186
Il libro si apre con tre brevi capitoli, che riprendono alcune tematiche costanti del pensiero dell’autore: le radici della cultura nella vita dei soggetti, la comprensione delle cose nella loro complessità, l’ascolto, una scrittura che si confronti con la violenza, ma non per ciò dimentichi il suo essere non indebolimento, ma incremento di vita. A questo va annesso anche il capitolo su Franz Kafka, che permette di riflettere, tra l’altro, sul “nuovo” come categoria estetica. Raccolti sotto il titolo "Totalitarismi e scritture" sono i capitoli dedicati a Vasilij Grossman, Ludwig Englert, Imre Kertész, che sono stati costretti a misurarsi col negativo del secolo scorso, e col terrore che lo ha percorso. Con ciò si collega idealmente il capitolo finale del libro, "Salonicco". Fungono da intermezzo due brevi capitoli dedicati a incontri occasionali, nella fattispecie musicali, non lontani tuttavia da temi di fondo del libro. Non scissa dalle precedenti è la parte concernente rappresentanti della cultura milanese quali Dino Formaggio, Fulvio Papi, Guido D. Neri, Emilio Renzi; e Alfredo Civita, in dialogo con Eugenio Borgna.