Libri di Giampiero Mughini
Controstoria dell'Italia
Giampiero Mughini
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 256
Giampiero Mughini ha condiviso nel corso degli anni le avventure di una vita vissuta con fervore e lucidità critica raccontandoci delle sue passioni: lo sport, l'arte e soprattutto i libri. In questa controstoria della repubblica italiana ci conduce nelle pagine più buie e più sublimi della storia del paese: una cronaca di personaggi e atmosfere che appaiono distanti dalla nostra quotidianità eppure restituiscono profondità a molti fatti del presente. Dalle prime pagine sulla guerra civile e la caduta di Mussolini, attraverso i momenti di riscatto in ambito culturale o sportivo, fino al tramonto dell'era Berlusconi, Mughini intreccia ricordi personali e fatti storici colti da una prospettiva insolita, a volte provocatoria. Un viaggio tra luci e ombre della nostra repubblica senza pretese di esaustività e oggettività. Uno sguardo sugli italiani di ieri che dice molto delle ambiguità e complessità degli italiani di oggi.
La collezione
Giampiero Mughini
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 281
Avere tra le mani la prima edizione a stampa de "Il porto sepolto" (1916) non è solo un'esperienza mistica per bibliofili. È aver tra le mani un pezzo di storia letteraria italiana. Dall'uragano futurista, di cui sta per scoccare il centenario, alle opere più famose edite in poche copie di Dino Campana ed Eugenio Montale, dalla riscossa del romanzo avviata da Italo Svevo, in una Trieste in cui nessuno si accorse dei suoi libri, alle avanguardie degli anni Sessanta, dai piccoli editori che ebbero il coraggio di pubblicare opere in anticipo sui tempi. Il bibliofolle ne descrive la carta o le copertine illustrate da Mino Maccari, Giorgio Morandi, Alberto Burri. E racconta come titoli che hanno segnato un'epoca vendessero al loro debutto poche centinaia di copie o fossero stati addirittura rifiutati dagli editori. O come libri importanti siano scomparsi perché diventati politicamente scorretti.
10 anni secondome
Maria Cristina Didero, Stefano Micelli, Giampiero Mughini
Libro: Copertina morbida
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2016
pagine: 104
Gli intellettuali e il caso Moro
Giampiero Mughini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2023
pagine: 88
Commissionato dalla Feltrinelli durante i giorni del sequestro Moro, il volume venne avversato dai comunisti e dagli ultrarossi di quella redazione. Sarà poi pubblicato nell’autunno del 1978 in sole 200 copie con il marchio “Libreria Feltrinelli” ed è rimasto clandestino per oltre quarant’anni, apparendo soltanto in qualche sparuta copia venduta a prezzi d’antiquariato. L’epicentro del liconsisteva nella valutazione se bisognava pagare un prezzo o no per la vita di Moro, ma nel soppesare le ragioni e gli umori di quella parte dell’ambiente intellettuale cui si attribuiva la fatidica dizione “Né con le BR né con Moro”, che a dire il vero nessuno aveva pronunciato. Una dizione di cui chi non ha vissuto quegli anni non ha il minimo sentore di che cosa significasse, ma che allora era come se si conficcasse nella carne viva di tutti gli intellettuali italiani. Il volume viene oggi ripresentato, a 45 anni dall’omicidio di Aldo Moro, con una nuova ampia introduzione dell’autore.
La stanza dei libri. Come vivere felici senza Facebook Instagram e followers
Giampiero Mughini
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 170
Per la generazione di Giampiero Mughini, che ha vissuto in pieno gli anni della contestazione, i libri non erano semplicemente libri: erano l'obiettivo e l'emblema della vita stessa. E nelle biblioteche di quei ragazzi, pareti coperte di bianchi dorsi Einaudi o piccole raccolte di testi fondamentali, era racchiusa la loro identità. Così è stato per Mughini, che per i libri ha sempre nutrito una passione smodata e che ora rifiuta il sapere liquido che scorre incessantemente sui nostri schermi. Come può una fruizione bulimica di grosse quantità di nozioni sostituire il rapporto profondo e riflessivo con testi accuratamente scelti, che vivono per molto tempo tra le nostre mani e che diventano parte di noi?
Che profumo quei libri. La biblioteca ideale di un figlio del Novecento
Giampiero Mughini
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 176
Un libro in onore dei libri, quelli di carta. Libri come cavalieri, che vanno alla carica, disperata e inane, contro il fuoco battente dell'artiglieria digitale. Fragili creature da pochi centimetri di altezza e pochi centimetri di larghezza, ma che non per questo hanno un'aria meno imponente nel loro osare contro un nemico ben equipaggiato. Giampiero Mughini ha scelto alcuni dei libri a lui più cari fra quelli della sua collezione dedicata al Novecento italiano, non necessariamente i più famosi e riconosciuti, anzi spesso i più obliqui, azzardati e trascurati dal grande pubblico. Quei libri, che Mughini mette in vetrina come una mostra o racconta come in una telecronaca sportiva, sono descritti minuziosamente nella veste e nelle caratteristiche che ebbero quando apparvero in prima edizione, perché quello è il momento in cui un libro arrischia la sua avventura nel mondo. Tutti insieme compongono una biblioteca "ideale" non nel senso oggettivo del termine, bensì arbitraria e soggettiva e talvolta spudorata, modellata dai capricci della memoria e a volte dalle sue malizie.
Era di maggio. Cronache di uno psicodramma
Giampiero Mughini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2018
pagine: 156
«E se le celebrazioni del maggio '68 evitassero la prevedibile enfasi? Se scegliessero di attingere alla cascata di impertinenza, di rabbia ironica, di fraternità erudita che, cinquant'anni fa, guidarono le barricate entusiaste?». È esattamente questa sfida, indicata da Bernard-Henri Lévy, che Giampiero Mughini raccoglie: raccontare in altre parole quel che accadde a Parigi dal 3al 24 maggio, il joli mai che molti in Francia avevano annunciato come soltanto l'inizio di chissà quale rivolgimento, e invece fu un romanzo sentimentalmente intensissimo ma breve. Fu la traiettoria del privato, infatti, le vicende personali di ciascuno, a fare da scintilla: l'intreccio di gesti individuali e gesti pubblici ad abbattere il muro della solitudine e dare l'impressione che «d'improvviso le persone che ti stavano accanto si ravvivassero e facessero più luce». Le istantanee di quei giorni tra Parigi e Catania restituiscono il clima nelle strade fiammeggianti del Quartiere latino (il perimetro sacro degli studenti), lo stato di grazia creativo, le barricate, il desiderio di «acciuffare ogni istante del presente e farlo valere come un secolo» e, al di là delle Alpi, lo smarrimento di fronte a un fermento giocoso che sembrava distante anni luce dalla situazione italiana. Il gigantesco psicodramma, dove gli splendidi attori erano a centinaia di migliaia, continuò fino al momento in cui la dura realtà di una società industriale non fece valere i suoi diritti. Ne erano comunque sgorgate più libertà e più fantasia, e il vivere francese ne era stato intaccato alle fondamenta. Niente a che vedere con la rivoluzione socialista di cui parlavano in tanti. Avvennero cose più semplici. Alla Cité universitaire, dove viveva Mughini, la notte i ragazzi potevano dormire con le loro ragazze.
A via della Mercede c'era un razzista. Lo strano caso di Telesio Interlandi
Giampiero Mughini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2019
pagine: 254
Nell'epoca desiderosa di oblio che fu il secondo dopoguerra italiano, la storia di Telesio Interlandi, l'intellettuale che più spudoratamente approvò le leggi razziali in Italia, fu dimenticata con un certo sollievo. Eppure la sua figura rimane centrale per capire il contesto culturale di quegli anni. Se infatti, grazie al rapporto personale con Mussolini, da direttore dal 1938 al 1943 della «Difesa della razza» Interlandi fu portavoce del fascismo più intransigente e fanatico, allo stesso tempo sulle colonne del «Tevere» e «Quadrivio» diede spazio alle migliori firme dell'epoca, da Vincenzo Cardarelli a Mario Soldati, da Luigi Pirandello a Corrado Alvaro, mostrando un fiuto giornalistico e una raffinatezza editoriale eccezionali. Nella sua vicenda Mughini si imbatté quasi per caso. «Perché non lo scrive lei il libro su mio padre che Sciascia non potrà mai scrivere?», fu la richiesta che, all'indomani della morte dello scrittore siciliano, Mughini si sentì rivolgere dal figlio di Interlandi, la cui figura avrebbe dovuto essere al centro di un volume concepito come un secondo Affaire Moro. Nacque così "A via della Mercede c'era un razzista", che, sfuggendo alla distinzione tra saggio e romanzo, ricostruisce gli ambienti di una Roma degli anni trenta come una piccola Atlantide sommersa, ricca di fermenti, di battaglie di idee e di esperimenti che appartengono a pieno diritto alla cultura europea dell'epoca, e riesce allo stesso tempo a rivelare l'origine profonda di alcuni moti che scuotono ancora oggi l'Italia.
Uffa. Cartoline amare da un tempo in cui accadde di tutto
Giampiero Mughini
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 235
«Cinque minuti. Cinque minuti di ragionamenti da esseri umani». È il tempo di lettura richiesto da ciascun brano in questa incursione di Giampiero Mughini nel nostro passato recente. Ma al ritmo breve della cronaca, a quindici anni dall'esperienza di commentatore quotidiano di fatti e misfatti nazionali per il «Foglio», l'autore sovrappone il tempo più lungo e profondo della Storia, rileggendosi da par suo e riuscendo nell'impresa di raccontare la società e la politica italiana da una prospettiva spiazzante. Con l'essenzialità di poche righe, consapevole che «scrivere breve breve è infinitamente più efficace, ma anche infinitamente più difficile», mette in luce aspetti inediti di un periodo cruciale che va dalla guerra in Iraq alla prima elezione di Napolitano a presidente della Repubblica, da Calciopoli alla vittoria degli azzurri ai Campionati del mondo di Berlino, rivelando connessioni insospettabili e sorprendenti analogie. A emergere è il ritratto di un Paese che oscilla tra l'orgoglio identitario urlato nei cori da stadio e l'ironia imbarazzata di fronte alle contraddizioni di un'«Italietta» fatta di soubrette, politici, calciatori e giornalisti, una galleria in cui talento e mostruosità, grandioso e patetico sono indistinguibili. Senza pregiudizi e senza bandiere, Mughini ci regala una risata liberatoria mostrando il grottesco del nostro presente, e provocandoci con una domanda finale: chi siamo, e che Paese è il nostro?
Brigitte Bardot. Un'estate italiana
Mauro Zanon
Libro
editore: GOG
anno edizione: 2020
pagine: 192
All'inizio degli anni '50, quando Parigi ancora la snobbava, Brigitte non immaginava di diventare BB, l'icona erotica di un'epoca, la diva perseguitata dai paparazzi e il volto innocente e insieme malizioso di una rivoluzione dei costumi che avrebbe cambiato il concetto di femminilità. Se non fosse arrivata a Roma, forse, non lo sarebbe mai diventata. È passeggiando per via Veneto che questa diciannovenne un po' insicura attira su di sé le attenzioni del milieu cinematografico, esordendo tra i grandi della settima arte. Il biondo dei capelli lo si deve all'intuizione di un parrucchiere di Cinecittà, la celebre scena di Et Dieu... créa la femme a un ballo infuocato sui tavoli dell'Hostaria dell'Orso. Ecco come nasce il mito di BB, sotto un sole tutto italiano, in un'estate lunga trent'anni, fatta di incontri, film e amori indimenticabili. Dalla Roma della Dolce vita alla Cortina del jet set internazionale, dalla Capri del Disprezzo alla Spoleto dei Sessanta accanto a Mastroianni. Senza dimenticare la Verona di Nico Buono, il poeta sognatore che per lei finì in carcere, le notti parigine con Raf Vallone e l'estate del '68, passata a Saint-Tropez tra le braccia di Gigi Rizzi. Con i bozzetti di Milo Manara. Prefazione di Giampiero Mughini.
Nuovo dizionario sentimentale. Delusioni, sconfitte e passioni di una vita
Giampiero Mughini
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2021
pagine: 288
A volte i libri nascono da desideri, e contemporaneamente sono capaci di generarli. A volte il racconto di sé è in forma di mosaico, e contemporaneamente ne compone e ricompone molti. Se l'intento dell'autore è infatti quello di fare i conti con se stesso e chiarire l'itinerario umano e intellettuale percorso sino a qui, leggendo queste pagine il lettore si immerge in una narrazione in cui storia, cronaca, politica, letteratura e tutte le arti del mondo raggiungono un perfetto equilibrio. In una caleidoscopica sfilata di eventi e personaggi dello spettacolo e della politica, le cui vicende si intrecciano non solo con ricordi privatissimi, ma anche con fatti rimasti nella memoria collettiva del Paese, entriamo in casa di Marco Pannella nei suoi ultimi giorni di vita, scopriamo il lato politico di Clint Eastwood, ci addentriamo fra i protagonisti della Resistenza italiana, perfetti sconosciuti per i trentenni di oggi, riascoltiamo la voce di Leonardo Sciascia, ripercorriamo la cronaca dei momenti più duri e ambigui del conflitto tra Israele e Palestina. Giampiero Mughini conserva lo sguardo pungente con cui ha raccontato e pesato gli anni sessanta e settanta della storia italiana, dotato della profondità «di un uomo – come si definisce lui stesso – con i capelli completamente bianchi». E oggi, come già nel Dizionario sentimentale di trent'anni fa, del racconto restano il procedere rapsodico e musicale sul filo dei ricordi, il flusso dolce della memoria, i paradigmi morali e sentimentali con relativi furori e disincanto, la capacità di catturare i tratti fondamentali del nostro Paese, senza censure o speranze di redenzione.
Giandante X
Roberto Farina
Libro: Libro in brossura
editore: Milieu
anno edizione: 2021
pagine: 384
Giandante X (Milano, 1899-1984). Pittore, scultore, architetto, poeta. Ha combattuto su tutti i fronti del Novecento, seguendo senza sosta la propria strada, fin dove le forze gliel'hanno permesso. Per i fascisti fu un anarchico, per i comunisti un compagno, per i repubblicani spagnoli un miliziano delle Brigate internazionali, per lo Stato francese uno "straniero indesiderato", per la Resistenza un partigiano. Si unì di volta in volta al compagno più vicino. Infine, fu sempre solo. Per le sue scelte è stato amato, frainteso, punito. Il mercato dell'arte non ha mai saputo che farsene di lui. Alcuni, pochi, discutono ancora se sia o no un grande artista. Ma essere grandi artisti non significa nulla, essere artisti puri, ecco ciò che conta. Nelle pagine di questo libro si va alla ricerca di Giandante X tra scrittori, filosofi, rigattieri, antiquari, partigiani. Giovanni Pesce e Nori Brambilla, Ernesto Treccani, Aligi Sassu, il signor Manusè che aveva il chiosco di libri e Amatore Sciesa che disse in faccia al boia: "Tiremm innanz", Guido Picelli l'Ardito del Popolo colpito alla schiena, Dino Formaggio e Don Chisciotte... La trincea, i campi di concentramento, un canto di dolore e d'amore, i compagni. Le confessioni, il dubbio, la fame, il freddo. La deportazione, la prepotenza, il privilegio, i martiri, la resurrezione e la poesia. Il carcere. L'arte. L'anarchia. Una storia di vita, morte e libertà. Edizione definitiva, con centinaia di immagini delle opere e degli inediti di Giandante X, con un lungo apparato critico e i contributi tra gli altri di Antonello Negri, Giampiero Mughini, Roberto Dulio, Miuccia Gigante, Leonida Repaci, Marcello Cora. Prefazioni di Antonello Negri e Giampiero Mughini.