Libri di Gianpaolo Anderlini
Queste sono le parole (Deuteronomio 1,1 – 11,25)
Luigi Rigazzi
Libro: Libro in brossura
editore: San Lorenzo
anno edizione: 2020
pagine: 160
Il libro, grazie alla bella traduzione “alla lettera” dal testo ebraico di Gianpaolo Anderlini ed al puntuale commento di Luigi Rigazzi, presenta, la prima parte del Deuteronomio, dal versetto iniziale fino a Dt 11, 25. La scelta operata dagli autori è stata di affrontare la traduzione e il commento del testo secondo la ripartizione seguita dalla tradizione ebraica. In questo volume sono analizzate le prime tre “sezioni” di Deuteronomio/Devarìm: Parashàt Devarìm (Dt 1,1 – 3,22); Parashàt Wa’etchannàn (Dt 3,23 – 7,11); Parashat ‘Eqev (Dt 7,12 – 11,25). Il commento affronta i diversi aspetti esegetici e teologici che il testo propone e sottende e ne invita ad approfondire la lettura e lo studio, perché, come afferma Francesco Rossi De Gasperis: “E’ questo uno dei libri più belli della Bibbia, perché ci offre una meditazione sugli inizi della storia e della fede di Israele, più profonda e matura di quella contenuta nei primi racconti di essi”.
Parole di vita. Detti e racconti in forma di Midràsh
Gianpaolo Anderlini
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2009
pagine: 120
La tradizione ebraica ha visto nel racconto (midrash aggadà) una via privilegiata per interpretare la Parola di Dio e per scoprire significati già presenti nel testo biblico ma che attendono la parola di chi narra (il Maestro) e l'orecchio di chi ascolta (il discepolo) per essere rivelati. È possibile, oggi, scrivere racconti utilizzando gli schemi narrativi e le regole interpretative proprie del midrash? Rabbi Shimon - creato dalla penna di Gianpaolo Anderlini -, Maestro di ieri che vive le nostre inquietudini e le nostre domande di uomini di oggi, con la sua incessante ricerca dei sensi della Parola per la vita ci mostra che i moduli narrativi del midrash sono ancora vivi e vitali e possono essere stimolo alla riflessione per l'uomo che, nell'oggi della sua generazione, va in cerca di Dio e dell'altro uomo.
Ebraismo
Gianpaolo Anderlini
Libro
editore: EMI
anno edizione: 2012
pagine: 160
Secondo volume della collana "Fattore R", una collana chiusa di 16 volumi. "Ebraismo" presenta la religione ebraica a partire dalla sua peculiarità, passando per gli elementi storici e i motivi teologici, comprendendo una rassegna dei testi, feste, luoghi e simboli sacri. I capitoli finali vertono sull'ebraismo moderno e sulla questione della "terra" tra Bibbia e questione palestinese. Gianpaolo Anderlini, è docente di materie letterarie al Liceo Scientifico "A.F. Formiggini" di Sassuolo e redattore della rivista Qol, che si occupa del dialogo ebraico-cristiano. Ha pubblicato articoli e contributi su Bibbia e Oriente, Rivista Biblica Italiana, Orientamenti, Parola, spirito e vita e in diverse opere collettive. Segue e coordina le attività della Scuola di lingua e cultura ebraica di Salvarano (RE).
I quindici gradini. Un commento ai Salmi 120-134
Gianpaolo Anderlini
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2012
pagine: 150
Il libro affronta da un punto di vista esegetico e spirituale l'analisi dei quindici Salmi che, dal Salmo 120 al 134, portano il titolo di "Canti dei gradini". L'analisi è condotta utilizzando i metodi interpretativi della Scrittura propri della tradizione ebraica e privilegia un approccio al testo che mira a fare emergere quei sensi che la Parola in sé contiene ma che, per essere svelati, hanno bisogno di un lavoro di ricerca umile, continuo e pronto ad affidarsi solo alle parole del testo, alla loro leggerezza e alla loro pesantezza, alla loro semplice e piana voce di preghiera e alle loro complesse risonanze spirituali. Se è vero, come insegna la tradizione rabbinica, che nella Torà non c'è un prima e un dopo, ogni parola della Scrittura può essere una porta che si apre su infiniti microcosmi che solo l'interpretazione è capace di svelare e di compiere. Fra le parole contenute nella Scrittura quelle dei quindici Canti dei gradini hanno una forza particolare perché ci inducono alla elevazione del cuore e perché ci confortano nel cammino dell'attesa in quanto proclamano la fedeltà di Dio alle promesse. I quindici Salmi sono, quindi, quindici gradini di un percorso spirituale che consente all'uomo di cercare Dio là dove si lascia trovare e di procedere, gradino dopo gradino, lungo la scala che dall'abisso, in cui ad ogni passo rischia di cadere, lo eleva al bene che può essere compiuto in ogni momento e in ogni luogo quando si affida completamente a Dio e compie la sua Parola.
I calici della memoria. Il vino nella tradizione ebraica
Gianpaolo Anderlini
Libro: Libro in brossura
editore: Wingsbert House
anno edizione: 2014
pagine: 112
Tu mi hai rapito il cuore. Eros, amore e sessualità nella Bibbia ebraica
Gianpaolo Anderlini
Libro
editore: Wingsbert House
anno edizione: 2014
Giainisti e Sikh
Gianpaolo Anderlini
Libro
editore: EMI
anno edizione: 2015
pagine: 160
In questo volume dedicato al giainismo e al sikhismo, due tra le principali religioni minoritarie dell'India, si parla di: Origini e storia dell' "eresia" giainista; I quattro cardini del giainismo; Culto, preghiere, simboli del giainismo; Originalità e monoteismo del sikhismo; La figura di Guru Nak e degli altri nove guru. La fede sikh. Inoltre, uno sguardo sul recente interesse occidentale per il giainismo e sulla diaspora sikh in Italia.
Per favore non portateli ad Auschwitz
Gianpaolo Anderlini
Libro
editore: Wingsbert House
anno edizione: 2015
pagine: 208
Il cibo nella Bibbia e nella tradizione ebraica
Gianpaolo Anderlini
Libro
editore: Wingsbert House
anno edizione: 2015
pagine: 176
Quando si affronta, con sguardo esterno, il tema della tavola e del cibo nella tradizione e nella cultura ebraica, si è portati a concentrarsi sull'insieme di regole, apparentemente rigide e limitanti, della kashrùt. Cos'è kashèr (ammesso)? Cosa non lo è? Come si macellano gli animali? Come si conservano i cibi? Come si cucinano? Perché si debbono tenere separati i latticini dalla carne? In realtà, la tavola e il cibo non sono il risultato di limitazioni e di regole, ma sono elemento determinante nella definizione della "identità" ebraica perché sono il luogo della separazione e della santità. Così la casa diviene un santuario e la tavola un altare: "La casa, più della sinagoga, è il centro della vita religiosa, il luogo privilegiato per l'esercizio e lo sviluppo della religiosità. La casa, Miqdash me'at, santuario in scala ridotta, in passato includeva anche alcune prerogative del Beth hammiqdash, il Tempio, e in seguito ne ha ereditato anche i simboli. E' così che la tavola intorno a cui si riunisce la famiglia per i pasti diventa l'altare domestico" (Ernest Gugenheim).
Qabbalàt Shabbàt. Meditazione sui salmi del sabato
Gianpaolo Anderlini
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2017
pagine: 253
I Salmi della Bibbia non sono solo un fondamentale testo sacro per i credenti delle religioni ebraica e cristiana. Essi sono anche poesia, pura e ispirata, fra le più alte espressioni della lirica che siano mai state scritte. Sono anche un potente strumento di meditazione sulla condizione umana, sui drammi dell'esistenza, sulle domande che riguardano il vivere e sulle possibili risposte all'angoscia di ognuno. Questo libro è un commento, secondo le linee tracciate dalla tradizione ebraica, dei sei Salmi che introducono, il venerdì sera, la qabbalàt shabbàt, l'accoglienza del sabato. Esprimono l'entusiasmo che accompagna chi vede realizzarsi, nel tempo della festa, l'innalzamento del mondo e l'unione di quelle manifestazioni del divino che Dio ha celato con amore nelle lettere della Torà, nelle pieghe del creato e nello svolgersi del tempo. Giampaolo Anderlini, con la sua capacità di rendere comprensibili anche i passi più difficili della letteratura biblica, ci introduce in quella dimensione spirituale che, dopo la fatica dei sei giorni della settimana, si manifesta nel settimo giorno che deve essere dedicato esclusivamente a Dio nella quiete e nella meditazione.
Niente di nuovo sotto il sole. Quando la Shoà sarà solo una pagina di storia (o di narrativa)
Gianpaolo Anderlini
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 192
Oggi ci aspettiamo ancora memoria e ne abbiamo bisogno più di ieri, perché i tempi stanno cambiando e in un modo più veloce del previsto. I testimoni, per motivi legati al progressivo allontanarci dall’evento, stanno morendo e si sta aprendo, per la generazione che seguirà la nostra, dopo l’era del testimone, una nuova prospettiva che ci vede impreparati ma alla quale non possiamo sfuggire. È questo un tempo nuovo nella ricezione della Shoà, al quale non sappiamo ancora dare un nome. Chi avrà diritto di parola in questa nuova era? Il commemoratore pubblico? Lo storico? Il narratore? L’insegnante? Con quali strumenti e con quali modalità? Con quali ricadute nella ricezione personale e sociale di quel passato? Il libro tenta di rispondere a queste domande per evitare i pericoli della memoria pubblica che guida la nostra precomprensione del passato e che fa della riflessione sulla Shoà l’elemento fondamentale nella definizione del nostro presente e nel progetto del futuro (non solo) nostro.