Libri di Giovanni Botero
Ragion di Stato
Giovanni Botero
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 426
Con Giovanni Botero la "ragion di Stato", per la prima volta nella storia delle idee, diventa oggetto di una riflessione ampia e articolata che fa emergere (anche se poi la formula è stata usata con un'accezione riduttiva, distante da quella originaria) una scienza del governo monarchico, di ispirazione cattolica e con intenti chiaramente antimachiavellici, ma con non pochi debiti nei confronti dell'autore del "Principe". Lungi tuttavia dal limitarsi a un'opera di confutazione, il trattato di Botero sfrutta un'ampia informazione che alla solida cultura classica e scritturale congiunge conoscenze storico-geografiche derivanti dalle scoperte avvenute durante il secolo. E rispecchia una visione in cui la politica è legata non solo alle leggi e alle armi, ma anche all'economia e alla demografia. Decisamente moderna è la sua concezione di misurare la potenza di uno Stato dalle variabili economiche, fra le quali dà la massima importanza allo sviluppo delle attività produttive e commerciali. La presente edizione critica propone il testo definitivo del 1598, arricchito da tutte le varianti delle principali versioni precedenti (non solo la princeps del 1589, ma anche quelle del 1590 e 1596), il che consente di seguire il lavoro di revisione condotto dall'autore. Introduzione di Romain Descendre.
Delle cause della grandezza delle città
Giovanni Botero
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2016
pagine: 152
Quali sono i fattori della crescita urbana? Per quali motivi alcune città si sviluppano più di altre? Come spiegare perché in certi casi la popolazione di un dato luogo cessa di aumentare? Sono domande che animano tuttora le scienze sociali, e che troviamo già perfettamente enunciate in questo classico del pensiero urbano europeo, pubblicato da Giovanni Botero nel 1588. Stimolato dall'enorme ampliamento delle conoscenze in seguito alle scoperte geografiche cinquecentesche e fondato su un metodo comparativo allora inedito, questo libro - nel proporre un approccio "globale" alle questioni urbane - illustra una nuova, aurorale, idea di città.
La ragion di Stato
Giovanni Botero
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 218
Dalla metà del XIX secolo, quando Burckhardt e Meinecke impostarono una nuova fondamentale stagione di studi di storia del pensiero politico, "La ragion di Stato" di Botero - qui riprodotta dalla prima edizione del 1589 - è sempre stata letta all'interno di un percorso interpretativo tutto teso a cercare le origini del pensiero politico moderno. Se "Il Principe" di Machiavelli ha rappresentato, da questo punto di vista, il paradigma della politica moderna, altri testi, pure assai importanti, ma giudicati carenti o incompiuti nel percorso verso la modernità, sono diventati secondari, per non dire marginali. È il caso di tutta la trattatistica sulla ragion di Stato, e in generale di molte riflessioni sulla politica in antico regime. Oggi è la crisi stessa della modernità a produrre un diffuso ripensamento, a indurre una reinterpretazione dell'ancien regime e delle sue culture politiche 'iuxta propria principia'. Ecco allora riemergere con forza il testo di Botero e la sua convinta asserzione di un'arte dello Stato imperniata fondamentalmente sulla virtù, su una ripetizione dell'ordine impresso da Dio alla natura anche nell'ambito delle società umane. Ricostruire in questa nuova luce critica il senso e la fortuna del testo di Botero significa quindi riprendere una riflessione sui caratteri della politica meno condizionata dallo schematismo storicistico che l'ha fin qui caratterizzata.
Delle cause della grandezza delle città
Giovanni Botero
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2016
Il trattato rivela quella curiosità per la geografia, l'economia, i dati sociali che sembrano essere la cifra specifica di Botero che, nella sua permanenza a Roma, "centro cosmopolita, luogo di incontri, di intrighi, di vivaci scambi culturali, e un osservatorio politico senza eguali" aveva trovato la propria strada, come ha scritto Firpo, definendo il "Delle cause della grandezza delle città", di volta in volta, come "aureo opuscolo", "piccolo capolavoro", e a dispetto della sua brevità capace di dimostrare una riflessione lucida e penetrante, la prova - potremmo dire - di quell'acutezza apprezzata dal Don Ferrante manzoniano. Sempre secondo Firpo "viene elaborata forse per la prima volta una teoria scientifica sulla dislocazione topografica e sull'incremento degli agglomerati urbani, che identifica precisi rapporti fra ambiente naturale, risorse economiche e sviluppo demografico". Un interesse quello per la geografia che troverà poi ampia esemplificazione nella redazione delle "Relazioni universali", che scritte con il pretesto di dar conto dello stato della religione cattolica nei vari paesi, si trasformeranno in un lungo trattato di antropogeografia. Molte delle informazioni relative alle città e ai paesi che il Botero presenta in queste pagine saranno poi riprese in maniera puntuale e spesso letterale nei libri delle "Relazioni universali", venute in luce per la prima volta nel 1591. Con un saggio di Luigi Firpo.
Le relazioni universali
Giovanni Botero
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2015
"Le relazioni universali" sono un testo denso, complesso, scritto per accumulazione con l'obiettivo di mostrare ed esaltare lo stato del cattolicesimo nel mondo sul finire del Cinquecento. Ma la Parte prima è innanzitutto un viaggio, un viaggio virtuale fra i quattro continenti: l'Europa familiare eppure non priva di lande oscure; l'Asia antichissima e via più conosciuta grazie alle spedizioni dei gesuiti; l'Africa incognita e mitica del Prete Gianni; infine il Mondo nuovo, l'America, terra di scoperte e di tragiche contaminazioni. Il tessuto geografico così riccamente delineato, frutto di letture eterogenee, copiature clamorose (dalla raccolta di Giovan Battista Ramusio, per esempio, o da José de Acosta) e rielaborazioni concettuali però acute ed autonome, costituisce lo sfondo interattivo delle altre tre Parti dedicate rispettivamente ai sovrani del pianeta e alla loro grandezza, ai culti diffusi per l'orbe e all'introduzione del cristianesimo in partibus infidelium. Ne emerge un affresco totale (geografico, politico, antropologico, messianico, davvero universale) tale da aver subito proiettato il suo autore, già celeberrimo per la Ragion di Stato, nel novero dei massimi pensatori del suo tempo, nonché degli storici, dei geografi e persino, a detta di alcuni interpreti, dei primi demografi.
Ragion di Stato
Giovanni Botero
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 1997
pagine: 318
Oggi riemerge con forza il testo di Botero e la sua convinta asserzione di un'arte dello Stato imperniata fondamentalmente sulla virtù, sulla ripetizione dell'ordine da Dio impresso alla natura anche nell'ambito delle società umane. Ricostruire in questa nuova luce critica il senso e la fortuna del testo di Botero significa quindi riprendere una riflessione sui caratteri della politica meno condizionata dallo schematismo storicistico che l'ha fin qui caratterizzata.