Libri di Giovanni Piccirilli
Fenomenologia della produzione normativa tra Italia e Unione Europea. Studi sulle fonti del diritto
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 416
Il volume raccoglie gli atti di due giornate di studi dedicate alle fonti del diritto, la prima specificamente rivolta allo stato attuale dei modi di produzione delle fonti primarie dell’ordinamento italiano, la seconda alle influenze e alle circolarità nella produzione di quelle dell’Unione europea. Rivolta agli studiosi di tematiche giuspubblicistiche, l’opera offre i risultati di una osservazione coordinata di fenomeni tanto interni quanto sovranazionali, intesi come strettamente integrati sia da un punto di vista giuridico che politico-istituzionale. Pur nella varietà delle prospettive e nel pluralismo delle posizioni, tutti i contributi sono accomunati da un forte richiamo al metodo del diritto costituzionale, nella consapevolezza dell’esistenza di un nesso inscindibile tra potere, rappresentanza politica e responsabilità. Autori: Poggi Annamaria; Sciortino Antonella; Delledonne Giacomo; Baratta Roberto; Lupo Nicola; Bilancia Francesco; Vigevani Giulio Enea; Morrone Andrea; Di Maria Roberto; Martinelli Claudio; Gennusa Maria Elena; Iadicicco Maria Pia; Sileoni Serena; Ciancio Adriana; Rubechi Massimo; Piccirilli Giovanni; Domenicali Caterina; Caruso Corrado; Menegus Giacomo; Bergonzini Chiara; Desantis Vincenzo.
L'organizzazione costituzionale
Marco Olivetti, Nicola Lupo, Giorgio Repetto, Claudio De Fiores, Guido Rivosecchi, Marco Benvenuti, Marcello Cecchetti, Giovanni Piccirilli
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 544
Un elemento necessario delle costituzioni in senso moderno è, in base al celeberrimo art. 16 della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789 (§ III.1.2.2), assieme alla garanzia dei diritti, quello della separazione dei poteri: «ogni società in cui la garanzia dei diritti non è assicurata, né la separazione dei poteri stabilita, non ha una costituzione». È noto come la Costituzione italiana si ispiri, sin dalla sua stessa architettura, al contenuto di tale articolo e come attraverso di esso si colleghi alle radici del costituzionalismo, che in quell'articolo sono ben riflesse e sintetizzate. L'avere dedicato la parte I della Costituzione ai «diritti e doveri dei cittadini» e la parte II all'«ordinamento della Repubblica» rispecchia perciò fedelmente i requisiti delle costituzioni in senso moderno. La parte II della Costituzione, sull'«ordinamento della Repubblica», appare volta appunto ad assicurare un'adeguata separazione dei poteri: ossia, nell'ordine in cui sono disciplinati, il legislativo, l'esecutivo e il giudiziario, con l'importante aggiunta del Presidente della Repubblica e della Corte costituzionale. Senza ovviamente dimenticare la dimensione verticale del medesimo principio, che si traduce nella previsione, e nella garanzia, delle autonomie regionali e locali.
Italian costitutional law in the european context
Diletta Tega, Giorgio Repetto, Giovanni Piccirilli, Stefania Ninatti
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2023
pagine: 336
La «riserva di legge». Evoluzioni costituzionali, influenze sovrastatuali
Giovanni Piccirilli
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2019
pagine: 306
La riserva di legge è un istituto classico del diritto costituzionale, transitato dalla tradizione liberale allo Stato costituzionale contemporaneo. Questo studio vuole mostrare come la giurisprudenza della Corte costituzionale ne abbia inteso il fondamento e la finalizzazione in maniera diversa da quanto proposto nelle ricostruzioni della dogmatica classica. In particolare, la giurisprudenza costituzionale ha enfatizzato la sua natura strumentale, spostandone il focus dalla protezione del Parlamento-legislatore all’individuazione degli spazi di operatività della stessa Corte costituzionale. Inoltre, la riserva di legge è stata al centro di numerosi passaggi fondamentali del «cammino comunitario della Corte» e del rapporto tra Costituzione e CEDU. Proprio l’inte(g)razione tra ordinamento costituzionale italiano e dimensione «sovrastatuale» offre ulteriori spunti per tornare ad approfondire l’istituto, specie ora che, sia nell’Unione europea, sia nel sistema CEDU, sono rinvenibili strumenti e concetti apertamente qualificati come «legislativi». Dallo studio emerge come la riserva di legge costituisca un istituto cruciale per definire il grado di apertura dell’ordinamento costituzionale, ponendosi a garanzia della giustiziabilità dei rapporti interordinamentali, a testimonianza di come in essa si riflettano dinamiche profonde della statualità, poste sempre più in tensione dal processo di integrazione europea.
Attuare il diritto dell’Unione Europea in Italia. Un bilancio a 5 anni dall’entrata in vigore della legge n. 234 del 2012
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2018
pagine: 204
"È importante fermarsi a riflettere, oggi, a cinque anni dalla sua entrata in vigore, sull'impatto che la legge n. 234 del 2012 ha avuto con riguardo agli strumenti e alle procedure che disciplinano e definiscono l'appartenenza dell'Italia all'Unione europea. Cinque anni fa una nuova legge 'di sistema' era assolutamente necessaria, ineludibile. L'Unione aveva, infatti, cambiato volto, con le frequenti, successive riforme dei trattati base (da ultimo, con il Trattato di Lisbona, già entrato in vigore da oltre tre anni) e le significative innovazioni che avevano determinato. Tuttavia, nell'ordinamento italiano mancavano ancora le 'gambe' procedurali per poter interagire efficacemente con la nuova realtà europea. Certamente, il contesto politico e istituzionale del 2011/2013, così peculiare per gli equilibri parlamentari e per la fisionomia del Governo in carica, ha avuto un ruolo primario, influenzando fortemente la determinazione ad adottare una nuova normativa e a definirne in modo netto e caratterizzato i contenuti. È la stagione di un Governo che si suole denominare 'tecnico', dotato di una base parlamentare amplissima, che forse proprio per questo, fu tanto attento a valorizzare e corroborare le prerogative del Parlamento. Ambedue questi elementi si evincono, senza difficoltà, nel testo della legge. Ma, soprattutto, appaiono schiettamente nella sua genesi massimamente condivisa: in sede di voto finale, in aula al Senato e alla Camera dei deputati, si registrarono unicamente voti favorevoli, provenienti, unanimemente, da tutte le forze politiche ivi rappresentate, salvo qualche sparuta astensione individuale (2 al Senato e 1 alla Camera). La legge n. 234 del 2012 si colloca nel continuum delle leggi 'di sistema' che, dalla seconda metà dagli anni Ottanta, hanno regolato gli snodi complessi e fondamentali dei rapporti tra Italia e Comunità Europee prima, Unione europea dopo. A differenza delle leggi che la precedono, la n. 234 imprime un'esplicita e decisa svolta parlamentarista nelle dinamiche inter-ordinamentali, spostando in maniera netta il baricentro complessivo dei suoi meccanismi base di funzionamento verso il Parlamento, chiamato sempre in causa con menzione espressa dei suoi due rami. [...]". (dall'Introduzione)
Odio e perdono
Giovanni Piccirilli
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 114
Avere il coraggio di confidare le proprie sventure può non essere facile, soprattutto per una giovane donna vissuta alla fine dell'Ottocento; a volte però è indispensabile per lenire delle ferite profonde. Lidia è cresciuta in un convento dopo essere stata abbandonata in tenerissima età dai genitori caduti nell'indigenza, trascorre la sua infanzia e l'adolescenza tra quelle mura, dove conosce l'affetto e l'amicizia, ma anche la solitudine e il dolore. L'educazione rigida votata alla devozione e l'istruzione ricevuta alimentano in lei il desiderio di avere una vita semplice, ma ricca di soddisfazioni e amore, obbiettivi più che normali per una ragazza buona e generosa come Lidia. Completato il ginnasio e rifiutando di votarsi alla vita monastica, Lidia viene mandata a servizio presso una famiglia. Inizia la sua nuova vita piena di speranze e buoni propositi, ma in quella casa conoscerà solo umiliazione, violenza e vergogna. Fortunatamente la vita può offrire anche la possibilità di riscattarsi e a quel punto starà a Lidia decidere se continuare a odiare o perdonare.
L'emendamento nel processo di decisione parlamentare
Giovanni Piccirilli
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 2009
pagine: XXII-372
Il Volume studia la prassi parlamentare per quanto riguarda l'iter legis che nelle legislature più recenti ha subito innovazioni con riguardo ai molti nodi critici presenti nella disciplina del procedimento emendativo contenuta nella Costituzione e nei regolamenti parlamentari