Libri di Giovanni Pico della Mirandola
La dignità dell'uomo. Testo latino a fronte
Giovanni Pico della Mirandola
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 130
Nel 1486 Pico scrisse l'introduzione a quelle Conclusiones che avrebbero dovuto essere discusse davanti ai sapienti della Chiesa, ma che finirono invece accusate di eresia, come il loro autore. Originariamente senza titolo, il testo venne denominato Oratio de hominis dignitate dall'edizione di Strasburgo del 1504. Dimenticato per più di due secoli, venne riscoperto tra Ottocento e Novecento diventando una specie di manifesto dell'Umanesimo. Ora che le idee ottocentesche e primo-novecentesche sul Rinascimento e certe forzature interpretative dell'Oratio appaiono superate si può rileggere Pico reinnestando il suo pensiero nella temperie teologica della sua epoca. Ma la sua antropologia e la sua idea di cultura restano un vertice della filosofia italiana e continuano ad avere molto da dire anche nel nostro tempo. «In noi risiede una discordia molteplice: ospitiamo in casa nostra gravi conflitti intestini, peggiori delle guerre civili. Soltanto la filosofia morale li terrà a freno e li sederà dentro di noi, se li vorremo rifiutare e aspireremo a quella pace che ci sollevi addirittura all'altezza dei prediletti del Signore. Ma solo se l'uomo che è in noi chiederà anzitutto una tregua ai nemici, allora essa potrà fiaccare le incursioni sfrenate della bestia multiforme e la rissosità del leone, i suoi accessi d'ira, la sua violenza. Se però delibereremo più correttamente nel nostro interesse, ricercando la tranquillità della pace perpetua, allora essa giungerà a esaudire generosamente i nostri voti. Dopo avere ammazzato le due bestie (e sarà come immolare la scrofa sacrificale), la filosofia sancirà un patto inviolabile di santissima pace tra la carne e lo spirito. La dialettica sederà i tumulti della ragione, che si dibatte angosciosamente tra i discorsi contrastanti e la capziosità dei sillogismi. La filosofia naturale placherà le controversie e i dissidi dell'opinione, che strattonano l'anima irrequieta da una parte e dall'altra, fino a lacerarla e farla a brandelli. Ma nel momento in cui li placherà, ci spingerà anche a ricordare che secondo Eraclito la natura ha origine dalla guerra: per questo essa venne denominata "contesa" da Omero. Perciò non possiamo trovare in essa vera pace e stabile quiete». Sicuri, arroccati dietro il muro della propria tradizione. Così vivono gli angusti filosofi. Proprio di autentici amanti del sapere è invece trasgredire i confini di ciò che è familiare e noto, pronti a incrociare le proprie armi – le armi della dialettica – con chi si incontrerà lungo il cammino. Questa ratio philosophandi , dice Pico, non è superflua, ma necessaria. Come se non vi fosse conoscenza qualora il nostro pensiero non si specchiasse nel pensiero altrui, vedendosi come da fuori, in prospettiva – vedendo cioè i suoi limiti, le sue mancanze, e insieme le sue peculiarità. In altri termini, solo incontrando ciò che è diverso, e riconoscendolo come differente, la nostra identità può determinarsi e definirsi. Pico, citando da una pagina talmudica, parla del confronto tra due sapienti come di uno scontro tra due ferri, che nell'affrontarsi si affilano e aguzzano l'uno con l'altro. Da qui l'importanza del dialogo, della curiosità per le altre tradizioni, per quello che le altre tradizioni hanno di unico, di particolare, di differente. Una curiosità che non mira a sopraffare l'altro, ma a metterlo – e a mettersi – in discussione, per condurre infine a una vittoria che sia però portatrice di una possibile armonia, di una futura pace.
Compendio delle cose mirabili di Caterina da Racconigi
Giovanni Pico della Mirandola
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2023
pagine: CVIII-282
Negli ultimi anni della sua vita Gianfrancesco Pico dimostrò un assiduo interesse per la figura della mistica piemontese Caterina Mattei. Dalla diretta frequentazione con la religiosa e da preesistenti documenti agiografici ricavò i materiali poi confluiti in quest'opera, che per la ricchezza della casistica prodotta e la puntualità dei riferimenti dottrinali si propone come una summa del pensiero di Pico sui temi a lui più cari della profezia, del miracolo, del sovrannaturale.
Filosofia o eloquenza?
Ermolao Barbaro, Giovanni Pico della Mirandola
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1998
pagine: 200
Opus aureum
Giovanni Pico della Mirandola
Libro
editore: Edizioni Arktos
anno edizione: 1979
pagine: 122
I sonetti
Giovanni Pico della Mirandola
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 1996
pagine: 96
«[...] Voltando in prosa le poesie di Pico, ho soprattutto tentato tentato di sciogliere quel nodo, di rendere piana e semplice la lingua senza tuttavia svuotarla della sua potenza e anzi tentando di lasciarne intatta tutta la forza di un volgare che è già l'italiano della nostra più vera tradizione poetica.» (G. Sica). Con uno scritto di Armando Torno.
Heptaplus, O della settemplice interpretazione dei sei giorni della Genesi
Giovanni Pico della Mirandola
Libro
editore: Edizioni Arktos
anno edizione: 1996
pagine: 146
Vita di Hieronimo Savonarola
Giovanni Pico della Mirandola
Libro: Libro in brossura
editore: Sismel
anno edizione: 1998
pagine: XXXIII-98
Heptaplus. «La settemplice interpretazione dei sei giorni della Genesi»
Giovanni Pico della Mirandola
Libro
editore: Anemos (Cavriglia)
anno edizione: 2022
pagine: 162
Heptaplus: della settemplice interpretazione dei sei giorni della Genesi (Heptaplus: de septiformi sex dierum Geneseos enarratione) è un'opera letteraria scritta nel 1489 da Giovanni Pico della Mirandola] noto umanista vissuto nel XV secolo. L'opera costituisce il più grande lavoro di approfondimento filosofico e cabalistico della Bibbia compiuto da Giovanni Pico. Grazie alla grande conoscenza della filosofia e della lingua ebraica, Pico scrisse questa settemplice (divisa in sette parti) interpretazione allegorica dei primi 26 versi del libro della Genesi, riuscendo a sintetizzare e riunire in un'unica opera di natura cosmologica la rivelazione ebraica di Mosè, le dottrine di Platone e Aristotele, la scolastica medievale, l'ermetismo e le teorie sulla cabala. L'Heptaplus è una delle più note opere di ricerca erudita del Rinascimento.