Libri di Giuliano Toraldo di Francia
Le cose e i loro nomi
Giuliano Toraldo di Francia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 196
Che cos’è un oggetto? La risposta consueta, quella del senso comune (anche quella di molta filosofia che pretende d’essere realista), è che un oggetto è qualcosa che “sta là fuori”, indipendentemente dal modo in cui lo conosciamo e – eventualmente – lo nominiamo. In questo libro, un classico della filosofia della scienza (uscito in prima edizione nel 1986), Giuliano Toraldo di Francia, a partire da una magistrale analisi dell’ontologia delle sfuggenti entità subatomiche, propone un modo meno semplicistico di rispondere a questa domanda fondamentale: è il caso di parlare, più che di oggetti, della procedura tecnico-scientifica della “oggettuazione”, attraverso la quale si arriva a individuare in qualcosa un determinato oggetto. In questo processo occupa un ruolo fondamentale il linguaggio. Ci interessano i fatti, non le parole, tutti ripetono; ma come si individua un “fatto” se non ne determiniamo la natura attraverso una serie di azioni, pratiche e linguistiche, che lo individuano, appunto, come un fatto? In questo modo il caso delle entità subatomiche non è più un caso eccezionale; al contrario, diventa il modello per intendere tutti gli oggetti, anche quelli dell’esperienza comune. Il libro è impreziosito da una prefazione di Maria Luisa Dalla Chiara, logica, filosofa della scienza, studiosa della logica quantistica, che ha a lungo collaborato con Giuliano Toraldo Di Francia.
Il pianeta assediato. Conversazione di fine millennio
Giuliano Toraldo di Francia, Renzo Cassigoli
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 1999
pagine: 128
Introduzione alla filosofia della scienza
Maria Luisa Dalla Chiara, Giuliano Toraldo di Francia
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 1999
pagine: 330
Ex absurdo. Riflessioni di un fisico ottuagenario
Giuliano Toraldo di Francia
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 1997
pagine: 112
Il volume raccoglie dodici brevi parabole, che mettono in gioco lo scarto che si viene a creare nella formazione delle idee dall'introduzione di una prospettiva "assurda", non prevista dalle regole e dai principi universalmente accettati. La fecondità dell'assurdo può essere sorprendente: non era forse assurda per i contemporanei di Newton la sua idea di azione a distanza? I temi toccati sono quelli dell'identità, del linguaggio, della trasmissione del sapere, e della nostra finitezza.