Libri di Gordon Brown
Permacrisi. Un piano per riparare un mondo a pezzi
Gordon Brown, Mohamed El-Erian, Michael Spence, Reid Lidow
Libro: Libro in brossura
editore: Bocconi University Press
anno edizione: 2024
pagine: 298
Tre fra i pensatori più stimati ed esperti del nostro tempo, tra loro amici, riscontravano che i loro Zoom «pandemici» mettevano a fuoco sempre più spesso una cascata di crisi: crescita stentata, inflazione in aumento, risposte politiche inadeguate, crescente emergenza climatica, peggioramento delle disuguaglianze, un'impennata dei nazionalismi e il declino della cooperazione globale. Condividevano le loro paure e frustrazioni e dal confronto si rendevano conto che, se è vero che gli errori del passato hanno portato il mondo su una strada accidentata, è anche vero che può esistere un percorso migliore, diretto verso un futuro più luminoso. Prendendo spunto dalle loro diverse prospettive, hanno cercato un obiettivo comune: soluzioni realizzabili capaci di sanare il nostro mondo in frantumi. Questo libro è il risultato di tali riflessioni. Al centro della permacrisi odierna ci sono approcci non adeguati alla crescita, alla gestione economica e alla governance: approcci difettosi, ma non irrecuperabili. "Permacrisi" non è solo una spiegazione del dove abbiamo sbagliato, ma un piano provocatorio e stimolante per cambiare il mondo, prevenire le crisi e gestire meglio il futuro, a beneficio di molti e non di pochi. Più a lungo un problema persiste, più va peggiorando; questo è quanto accade in una permacrisi, perciò occorre agire subito. Prefazione di Tito Boeri.
E se la finanza salvasse il mondo? Governare il capitale è possibile
Bertrand Badré
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2019
pagine: 351
Nello stesso modo in cui Thomas Piketty ha sottoposto a critica radicale il capitalismo, l’ex direttore generale della World Bank Bertrand Badré mette sotto esame il ruolo distruttivo rivestito dalla finanza nella crisi economica globale del 2007-2008. Ma la sua è tutt'altro che una condanna senza appello. La finanza non è il nemico, per la semplice ragione che non è né buona né cattiva di per sé. È una cieca forza meccanica che, quando imbocca la strada sbagliata, produce esiti rovinosi mentre, se controllata e gestita con responsabilità, può avvantaggiare tutti. In altre parole, Badré ritorna all'antico adagio secondo cui il denaro è un cattivo padrone, ma può rivelarsi un buon servitore. Da questo presupposto elabora una ricetta audace per trasformare la finanza in un impulso benefico, che, se ben regolamentato, ha la facoltà di contribuire a risolvere molti dei maggiori problemi che affliggono l’umanità, indirizzandola verso uno sviluppo sostenibile. La sua esperienza poliedrica di funzionario pubblico, banchiere d’affari, direttore e regolatore della più importante banca per lo sviluppo multilaterale gli permette di visualizzare il problema da diversi punti di vista, combinando un salutare pragmatismo con una visione ampia, comprensiva di tutti gli attori in campo. La conclusione è che il futuro è nelle nostre mani: «Quelli che esercitano un qualsiasi ruolo dirigente hanno il dovere di dare l’esempio. Ma anche noi – consumatori, investitori, cittadini, imprenditori, membri di associazioni, tutti noi – abbiamo il potere di spingerli a farlo. Tutti noi, ovunque siamo, abbiamo in mano una tessera del puzzle: che cosa stiamo aspettando per metterle finalmente insieme? Questo è il nostro mondo. Questo è il nostro denaro. Il cemento di cui abbiamo bisogno per preservarlo e alimentarlo è il bene comune.» Prefazioni di Emmanuel Macron e Gordon Brown.
Oltre il crollo
Gordon Brown
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 330
Gordon Brown, ex primo ministro ed ex ministro del Tesoro inglese, è stato uno dei protagonisti della politica economica globale per più di 15 anni e allo scoppio della crisi, nel 2008, era tra i leader mondiali chiamati ad affrontarla. Da questa posizione privilegiata - ma anche scomoda - è stato testimone del crash finanziario e offre in questo libro la prima riflessione direttamente dalla "stanza dei bottoni", con la spiegazione di ciò che è accaduto, ma anche una precisa indicazione su come venirne fuori e prevenire futuri disastri. Si tratta di un'analisi di "prima mano" ad ampio raggio che, partendo dai molti precedenti - dalla Grande Depressione, al più recente crash del mercato immobiliare asiatico -, sostiene che quella attuale è da considerarsi la "prima crisi della globalizzazione" e, come tale, va affrontata insieme da tutti i leader mondiali, con soluzioni comuni. In particolare, alla luce di quella che definisce la "scioccante sconsideratezza e irresponsabilità delle banche", e nella convinzione che la crisi è stata indotta non solo da errori tecnici, ma anche (e soprattutto) da mancanze etiche, propone di varare una "costituzione" bancaria mondiale e un piano di crescita globale per il lavoro e la giustizia sociale.