Libri di Heinrich Wölfflin
L'arte classica. Introduzione al Rinascimento italiano
Heinrich Wölfflin
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 320
"L'arte classica" di Heinrich Wildfflin è il capolavoro al quale si sono ispirate generazioni di studiosi, uno dei fondamenti della moderna critica d'arte sul Rinascimento, il canone di un metodo e di una sensibilità ai quali ancor oggi ci si può riferire per cogliere l'opera d'arte nel suo reale processo creativo. Molti dei giudizi ormai patrimonio comune della nostra cultura, Wölfflin li ha pronunciati per primo, li ha fatti circolare, li ha corretti e precisati attraverso la sua interpretazione formalistica, sempre sorretta da un vigile senso dell'unità dello stile. Si condivida o meno la teorica di Wölfflin, che esalta l'arte italiana come pura gioia visiva, la sua opera è uno dei pochissimi libri che avvicinano il lettore ai capolavori del Rinascimento; che lo aiutano, in nome di una mutua confidenza, a godere dell'arte quattrocentesca e cinquecentesca come del frutto più miracoloso di una meravigliosa stagione dell'umano creare.
Il fotografo al museo
Heinrich Wölfflin
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2008
pagine: 88
II breve saggio di Heinrich Wolfflin "Come fotografare le sculture" era indicato da Erwin Panofsky come l'opera in cui la concezione critica del grande storico dell'arte è esplicita: "l'idea che ogni opera d'arte è dominata da una determinata legge formale interna, che si dischiude allo sguardo, solo quando questo vede l'opera non altrimenti che come questa vuole essere vista". Il saggio è doppiamente importante perché riassume la visione critica di Wolfflin e perché lo fa tentando di definire una normativa di riferimento comune agli studiosi, agli editori, alle imprese fotografiche e infine agli stessi fotografi.
Capire l'opera d'arte
Heinrich Wölfflin
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 76
Devono essere spiegate le opere d’arte? E come farlo a parole? Heinrich Wölfflin, tra i più grandi studiosi d’arte del secolo scorso, prova a rispondere a questo interrogativo muovendo dall’assunto che così come si impara una lingua straniera, con i suoi vocaboli e la sua grammatica, occorre imparare a vedere e giudicare ogni stile secondo le sue strutture di senso e non secondo un canone particolare. Lo spettatore deve quindi avere l’opportuno “atteggiamento” per non rischiare di sovrimporre alle opere concetti e categorie estranee ed estrinseche. Uscito in origine nel 1921, questo testo ebbe grande risonanza e l’autore decise di ripubblicarlo nel 1940 con l’aggiunta di un poscritto, incluso nella presente edizione.
Rinascimento e Barocco. Ricerca sull'essenza e sull'origine dello stile barocco in Italia
Heinrich Wölfflin
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 184
«Dove sono da ricercarsi le radici dello stile barocco? Di fronte a questa possente manifestazione dell'arte, che si presenta come un'irresistibile forza della natura, che atterra tutto quello che le si para innanzi, se ne cercano stupiti le cause e le ragioni. Perché è finito il Rinascimento? E perché lo segue proprio questo stile? La trasformazione appare assolutamente necessaria: l'idea che il capriccio di un singolo artista, desideroso di sbizzarrirsi nella creazione di un qualcosa mai esistito prima, abbia potuto dare origine a questo stile, non è concepibile. Qui non si tratta degli esperimenti di singoli architetti, bensì di uno stile, la cui caratteristica principale è la generalità del senso per la forma. Vediamo sorgere questo movimento in molti punti diversi: in alcuni il vecchio si trasforma, la trasformazione si espande progressivamente, finché più nulla può resisterle: il nuovo stile è sorto. Ma perché questo accadde?».
Rinascimento e Barocco. Ricerca sull'essenza e sull'origine dello stile barocco in Italia
Heinrich Wölfflin
Libro: Libro in brossura
editore: Eutimia
anno edizione: 2023
pagine: 216
Il Rinascimento e il Barocco vengono definiti da Wölfflin con la sua tipica capacità espressiva che mescola e fa incontrare le arti, come nell’affermazione che l’architettura barocca ha uno stile pittorico: il Barocco è irrequieto. A esso si contrappone l’arte rinascimentale che è serena, ordinata, equilibrata. Così Wölfflin gioca continuamente con rimandi e paragoni facendoci comprendere i principii delle arti.
Concetti fondamentali della storia dell'arte
Heinrich Wölfflin
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2023
pagine: 304
«Come orientamento generale, basterà dire quanto segue: i Concetti fondamentali sono sorti dalla necessità di offrire una più salda base all’analisi della storia dell’arte; non a un giudizio di valore, dunque, di cui qui non si parla, bensì alla definizione dello stile. A tale scopo è sommamente interessante conoscere la forma rappresentativa dinanzi a cui ci si trova volta per volta (conviene parlare di forme della rappresentazione piuttosto che di forme visive). La forma della rappresentazione visiva non è ovviamente qualcosa di esteriore, ma ha un’importanza determinante anche per il contenuto della rappresentazione, e in questo senso la storia del succedersi dei concetti figurativi è già storia dell’arte. Il modo di vedere o, come preferiamo dire, della rappresentazione visiva, non è sempre e ovunque identico, avendo, come tutto ciò che vive, una sua evoluzione. Vi sono gradi nella rappresentazione visiva di cui lo storico dell’arte deve tener conto. Si parla di modi di vedere arcaici e “immaturi”, così come si parla, d’altra parte, di periodi di “arte matura” e di “arte tardiva”. L’arte arcaica greca e lo stile delle antiche sculture dei portali di Chartres non devono essere interpretati come se fossero stati prodotti nel nostro tempo. Invece di domandarsi quale effetto producano queste opere d’arte su di noi, uomini moderni, e di determinarne di conseguenza il contenuto espressivo, lo storico deve tener presente quale scelta di possibilità formali quel tempo abbia avuto. La linea di svolgimento della rappresentazione visiva è, per valerci di un’espressione di Leibniz, virtualmente già segnata, ma nella sua attuazione storica subisce interruzioni, ritardi, trasformazioni di ogni tipo. Ora, nel presente volume non si vuole offrire un compendio di storia, ma si cerca di stabilire certi criteri di valutazione con cui si possono misurare, con una certa esattezza, i mutamenti storici e i caratteri nazionali».
Concetti fondamentali della storia dell'arte
Heinrich Wölfflin
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2016
pagine: 303
"Come orientamento generale, basterà dire quanto segue: i "Concetti fondamentali" sono sorti dalla necessità di offrire una più salda base all'analisi della storia dell'arte; non a un giudizio di valore, dunque, di cui qui non si parla, bensì alla definizione dello stile. A tale scopo è sommamente interessante conoscere la forma rappresentativa dinanzi a cui ci si trova volta per volta (conviene parlare di forme della rappresentazione piuttosto che di forme visive). La forma della rappresentazione visiva non è ovviamente qualcosa di esteriore, ma ha un'importanza determinante anche per il contenuto della rappresentazione, e in questo senso la storia del succedersi dei concetti figurativi è già storia dell'arte. Il modo di vedere o, come preferiamo dire, della rappresentazione visiva, non è sempre e ovunque identico, avendo, come tutto ciò che vive, una sua evoluzione. Vi sono gradi nella rappresentazione visiva di cui lo storico dell'arte deve tener conto. Si parla di modi di vedere arcaici e "immaturi", così come si parla, d'altra parte, di periodi di "arte matura" e di "arte tardiva". (...) Ora, nel presente volume non si vuole offrire un compendio di storia, ma si cerca di stabilire certi criteri di valutazione con cui si possono misurare, con una certa esattezza, i mutamenti storici e i caratteri nazionali."
Concetti fondamentali della storia dell'arte
Heinrich Wölfflin
Libro
editore: Neri Pozza
anno edizione: 1999
pagine: 320
In questo fondamentale saggio, pubblicato per la prima volta nel 1915, Wolfflin, dopo avere chiarito che non intende affrontare il problema della qualità dell'opera d'arte e quindi del giudizio, indica il suo intento nell'individuare delle "forme della rappresentazione" come concetti figurativi atti all'interpretazione e all'individuazione degli stili che caratterizzano le epoche artistiche. Queste forme della rappresentazione sono il risultato di determinate possibilità "ottiche" a cui ogni periodo storico è vincolato e la scoperta di questi schemi ottici è il compito della storia dell'arte.
L'arte del Rinascimento. L'Italia e il sentimento tedesco della forma
Heinrich Wölfflin
Libro
editore: Sillabe
anno edizione: 2000
pagine: 208
Classic art. An introduction to the Italian Renaissance
Heinrich Wölfflin
Libro: Copertina morbida
editore: Phaidon
anno edizione: 2002
pagine: 294
L'arte classica. Introduzione al Rinascimento italiano
Heinrich Wölfflin
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2007
pagine: 312
"L'arte classica" di Heinrich Wölfflin è il capolavoro al quale si sono ispirate generazioni di studiosi, uno dei fondamenti della moderna critica d'arte sul Rinascimento, il canone di un metodo e di una sensibilità ai quali ancor oggi ci si può riferire per cogliere l'opera d'arte nel suo reale processo creativo. Molti dei giudizi ormai patrimonio comune della nostra cultura, WöIiffIin li ha pronunciati per primo, li ha fatti circolare, li ha corretti e precisati attraverso la sua interpretazione formalistica, sempre sorretta da un vigile senso dell'unità dello stile. Si condivida o meno la teorica di WöIifflin, che esalta l'arte italiana come pura gioia visiva, la sua opera è uno dei pochissimi libri che avvicinano il lettore ai capolavori del Rinascimento; che lo aiutano, in nome di una mutua confidenza, a godere dell'arte quattrocentesca e cinquecentesca come del frutto più miracoloso di una meravigliosa stagione dell'umano creare.
Rinascimento e Barocco. Ricerca sull'essenza e sull'origine dello stile barocco in Italia
Heinrich Wölfflin
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2010
pagine: 179
"Dove sono da ricercarsi le radici dello stile barocco? Di fronte a questa possente manifestazione dell'arte, che si presenta come un'irresistibile forza della natura, che atterra tutto quello che le si para innanzi, se ne cercano stupiti le cause e le ragioni. Perché è finito il Rinascimento? E perché lo segue proprio questo stile? La trasformazione appare assolutamente necessaria: l'idea che il capriccio di un singolo artista, desideroso di sbizzarrirsi nella creazione di un qualcosa mai esistito prima, abbia potuto dare origine a questo stile, non è concepibile. Qui non si tratta degli esperimenti di singoli architetti, bensì di uno stile, la cui caratteristica principale è la generalità del senso per la forma. Vediamo sorgere questo movimento in molti punti diversi: in alcuni il vecchio si trasforma, la trasformazione si espande progressivamente, finché più nulla può resisterle: il nuovo stile è sorto. Ma perché questo accadde?".