Libri di Jean Starobinski
Montesquieu. Il coraggio della moderazione
Jean Starobinski
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 272
Da molto tempo esaurito, "Montesquieu" non è solo il primo libro che Jean Starobinski pubblicò a trent'anni nel 1953. È un saggio che il grande studioso giudicava fondamentale, al punto da redigerne una versione ampliata e trasformata quarant'anni dopo. Se Montesquieu ha accompagnato Starobinski lungo l'arco di tutta la sua vita, è perché fu un pensatore sempre di nuovo attualizzato dalla storia; fu l'uomo della moderazione, un atteggiamento che rende possibile la massima apertura sul mondo e il massimo grado di coinvolgimento nel mondo. Come mostra Martin Rueff nell'ampio saggio introduttivo alla presente edizione, ascoltare l'appello alla moderazione di Montesquieu nel 1953 significava sforzarsi di cercare la voce della ragione nel momento in cui il mondo cominciava a fare faticosamente i conti con il caos e gli stermini della Seconda guerra mondiale proprio mentre stava entrando nell'epoca della Guerra fredda e delle guerre di indipendenza. Nel 1994, quando il muro di Berlino era appena caduto e gli equilibri geopolitici si stavano radicalmente trasformando, quel richiamo assumeva un significato totalmente diverso. Leggere questo libro oggi inaugura prospettive ancora nuove: per Jean Starobinski, «l'idea di moderazione in Montesquieu implica uno stato perpetuamente vigile». Attraverso l'appassionato ritratto di un uomo di biblioteca e infaticabile lettore, pensatore e viticultore, innamorato delle sue terre e viaggiatore, scrittore di «intermittente rapidità», Starobinski mette a fuoco un nucleo fondamentale del pensiero dell'Illuminismo, fatto di ragione e libertà, riflessione e azione. Introduzione di Martin Rueff.
Accusare e sedurre. Saggi su Jean-Jacques Rousseau
Jean Starobinski
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Dadò Editore
anno edizione: 2020
pagine: 440
Rousseau procedette alla maniera dei predicatori. Accusò il male per meglio annunciarne il rimedio. Fu l'«indignazione della virtù», ci assicura, che segnò l'inizio della sua vocazione «filosofica», quando un concorso accademico pose il quesito su quali fossero le conseguenze del «rinascimento delle scienze e delle arti». La sua indignazione, il suo risentimento fecero allora nascere in lui un'eloquenza di cui ignorava ancora tutto il potere. Egli giudicò necessario risalire ai primi tempi della storia umana, e il modello da lui proposto gli valse di essere considerato uno dei fondatori dell'antropologia. Riuscì a porre all'interno del romanzo intitolato "La nuova Eloisa" un luogo ideale in cui vivere e, al contempo, dei viaggi attorno al mondo. Alcuni dei suoi lettori ne furono sedotti al punto da voler abbandonare ogni cosa per vivergli accanto, quasi avesse fondato un ordine religioso. Questa singolare attrazione agisce ancora oggi.
Le incantatrici
Jean Starobinski
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2025
pagine: 416
È da folli credere al meraviglioso, ammoniscono le disavventure di Don Chisciotte; eppure il gusto per il meraviglioso perdura nel piacere dello spettacolo. Alleandosi alla musica, facendo ricorso alle antiche fiabe e alle convenzioni del teatro, la poesia ha inventato un nuovo spazio per il suo dispiegamento: l'opera. È qui che tutte le figure del desiderio, dell'errore e dello sviamento delle passioni possono essere messe in atto o sventate, tutte le autorità e i poteri messi in discussione. Qui le incantatrici tengono in pugno gli eroi dopo averli allontanati dalla loro strada. Ma il trionfo delle incantatrici non dura. Sono l'incarnazione dell'arte che moltiplica i piaceri, ma che al tempo stesso sa bene quanto la propria sovranità è precaria. È ascoltando le voci delle incantatrici che Jean Starobinski incontra i testi di alcuni spettatori inquieti, ricavandone illuminanti scoperte intellettuali e qualche interrogativo. Il secolo romantico ha voluto ritrovare una visione religiosa del mondo che i Lumi avevano cercato di soppiantare? L'aria operistica, che tante passioni solleva, appare come il luogo ideale di trasferimento del sacro all'esperienza più intima del sé. Ma alla sacralizzazione dell'arte corrisponde di ritorno un'estetizzazione del religioso, fenomeno complesso che non smette di manifestarsi sotto i nostri occhi, con conseguenze talvolta inquietanti. I lettori scopriranno che le sfide estetiche evocate in questo libro, ricchissimo di intuizioni sulla musica dei grandi operisti, da Monteverdi a Haendel, Mozart, Wagner, Strauss e molti altri, interessano da vicino l'evoluzione delle società moderne cosiddette "avanzate".
Breve storia della medicina
Jean Starobinski
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2023
pagine: 144
Starobinski propone una storia senza frontiere che lega la medicina alla letteratura e alla filosofia, e mette in luce il modo in cui si sono alimentate a vicenda nel definire, lungo i secoli, la figura del medico e la natura del legame che lo unisce al paziente. Così facendo, l'autore delinea una storia delle civiltà, chiarendo i fini ai quali i progressi scientifici dovrebbero essere subordinati. Rivolta non solo agli specialisti ma a ciascuno di noi, questa Breve storia della medicina offre ancora oggi l'occasione per una riflessione sui valori fondamentali dell'esistenza e per una presa di coscienza critica della medicina, che "ci renderà più felici solo se sapremo esattamente cosa chiederle".
L'invenzione della libertà 1700-1789
Jean Starobinski
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 216
In quest'opera ormai classica, Jean Starobinski offre una nuova lettura del «Secolo dei Lumi», e la compie attraverso l'analisi puntuale dei rapporti tra gli eventi sociali e politici e le arti - soprattutto la pittura - che li celebrano, li raffigurano e talvolta li anticipano. L'Illuminismo, infatti, riabilita la natura umana, conferendo il primato ai dati della vita sensibile e del sentimento, e attribuendo così alle arti un nuovo significato e una nuova funzione, nel quadro della libertà ritrovata e del sogno di una società rigenerata che assicuri la felicità di tutti i cittadini. Starobinski traccia qui un affresco grandioso e puntuale di questo secolo inimitabile, spaziando dalla pittura all'architettura, dal teatro alla musica, dall'estetica alla letteratura, e aprendo così una prospettiva innovatrice alla riflessione sul grande sogno collettivo della Rivoluzione del 1789.
La malinconia allo specchio. Tre letture di Baudelaire
Jean Starobinski
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2022
pagine: 96
“La malinconia ha un profondo legame con la riflessione e gli specchi. Forse nasce nel punto in cui lo sguardo s’incontra nello specchio, questa «trappola di cristallo». Baudelaire è stato un mirabile testimone della congiunzione di specchio e malinconia. Un tale motivo, che ha dato vita ad allegorie e a rappresentazioni molteplici, esigeva un ascolto attento. Un ascolto qui consacrato ad alcune poesie, tra cui Le Cygne, autentico capolavoro. A questo si aggiunge, sotto l’influenza di Saturno, tutta la serie di «figure chinate», di occhi che si abbassano su altri sguardi, su sguardi che si rivolgono alle lontananze della patria assente o del vano riflesso. «Vedo tua madre» si legge in La Lune offensée «che piega la greve massa dei suoi anni verso lo specchio, imbellettando artisticamente il seno che t’ha nutrito!».” (Jean Starobinski)
Ritratto dell'artista da saltimbanco
Jean Starobinski
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2021
pagine: 176
«Starobinski ricostruisce, in "Ritratto dell'artista da saltimbanco", la complessa vicenda dell'artista nella cultura borghese otto-novecentesca e indica i momenti decisivi della sua alienazione, del suo autocritico allontanamento dal corpo mondano, infine del suo autoironico camuffamento nei panni buffoneschi del pagliaccio da circo. Questo percorso starobinskiano radicalmente apollineo anche perché (al di là dell'apparente linearità tematica, arricchita dalla scrittura cristallina di sempre) è enigmatico e allegorico, allusivo e problematico: anche quando si accosta frontalmente al tema centrale della riflessione sul ruolo, sulle figure archetipiche e sui miti dell'Artista nella cultura moderna, Starobinski non cessa di mettere sempre in gioco sé stesso, di rilanciare sul tappeto il proprio stesso metodo. Parla dell'Artista, e implicitamente chiama in causa anche il ruolo, le figure archetipiche e i miti del Critico, a sua volta domatore di fantasmi collettivi.» (Corrado Bologna)
1789, i sogni e gli incubi della ragione
Jean Starobinski
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2021
pagine: 192
"In "1789, i sogni e gli incubi della ragione", ho preso in esame alcune delle immagini tipiche della cultura rivoluzionaria francese nel contesto del neoclassicismo europeo. L'opera studia le forme in cui, proclamando la vittoria dei grandi princìpi, si è sperato di renderli comprensibili e di diffonderli. Questa vittoria fu spesso rappresentata come un'aurora. Quest'arte che volle espellere l'ombra ci sembra avere attinto alla sua piena grandezza solo in quegli artisti che, come Goya, hanno avvertito in loro stessi e attorno a loro il ritorno minaccioso dell'ombra."
Tre furori
Jean Starobinski
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2019
pagine: 129
«Tre furori. Tre notturni. Tre possessioni. Gli studi qui riuniti riguardano tutti situazioni estreme in cui, nella violenza o nell'inerzia, l'individuo subisce la legge di un potere superiore: Aiace massacra gli armenti; l'indemoniato di Gerasa urla tra le rocce e i sepolcri; la dormente si abbandona allo spavento. Tre poteri oppressivi: Atena, il demone Legione, l'incubo. Figure nelle quali è designato, delineato con chiaro tratto, su sfondo di tenebra, il nemico che toglie all'uomo la padronanza del proprio agire. Figure ostili, nate forse dall'interpretazione che diamo dei nostri stati di impotenza. Figure concepite anche dal desiderio perverso di abbandonarci a chi è più forte di noi, di affidarci a una forza sconosciuta, foss'anche malefica, e di precipitare, nera liberazione, la perdita, lasciando che si verifichi il peggio. Tre accecamenti: la nube fallace oscura la vista di Aiace; il demone rifiuta di sottomettersi al Salvatore; gli occhi della dormente sono chiusi. Gli ossessi sono individui separati: non hanno accesso alla luce. La sciagura, l'errore sta nell'aver cessato di disporre di sé nel momento in cui hanno cessato di dispone della luce. Ma le tre opere mostrano anche il ritorno doloroso e trionfante della coscienza potenziata, il rinascere del soggetto a se stesso, lo spossessamento superato. Dopo l'eclissi demenziale, Aiace ritrova se stesso alla luce di un sapere affilato che esige la morte. Reso libero, l'indemoniato riceve la missione di raccontare la propria liberazione e di diffondere il verbo che l'ha sottratto al Nemico. L'opera di Füssli è la testimonianza di una coscienza incantata ma non sgomenta: l'intelligenza si fa spettatrice dell'accecamento, vede e mostra, in un chiaro disegno, la donna con gli occhi chiusi, la vittima delle tenebre. Un nuovo sapere, una nuova parola, una nuova vista: ecco dove si giunge, quando si è traversato il furore e l'assenza. Ma occorre che le energie spese per il ritorno a sé siano forti a sufficienza. Altrimenti non si giunge in alcun luogo e il furore non è altro che un inabissarsi e un dissolversi nella notte».
Larghezza
Jean Starobinski
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2016
pagine: 195
"Si potranno ormai decifrare, così mi auguro, gli omologhi moderni del gesto del dono di cui ho abbozzato la storia. L'autentica compassione non è spenta, e come sempre ripugna a mostrarsi. In compenso la moneta spicciola dei simulacri è ridondante. Cosa è divenuto l'antico lancio dei doni? Oggi, nei paesi ricchi, è la diffusione inesauribile delle immagini, la merce travestita da regalo, la disseminazione di oggetti usa e getta, i campioni gratuiti, i saldi, gli omaggi, i buoni d'acquisto: i saturnali durano tutto l'anno. Il saccheggio organizzato? Oggi, la corsa al buffet planetario, la corsa verso tutte le tavole imbandite, verso tutti i parchi di divertimento. La carità? Oggi, l'umanitarismo-spettacolo, i benefattori filmati sullo sfondo di mucchi di cibo. E oggi, se non bastasse, per una singolare estensione della parola, il dono di organi, il dono del sangue, il dono dello sperma. Trapianti appena immaginati in altri tempi, eclissanti i vecchi miracoli, ridonanti la possibilità di vivere a malati condannati, ma doni che non sempre sono l'espressione di una volontà donatrice e di un sacrificio cosciente: doni della sostanza intima, ma senza incontro di sguardi tra chi dona e chi riceve. Ma tutto questo è radicalmente nuovo? Non si sono visti in ogni tempo ciarlatani - emuli del diavolo, il supremo illusionista - far credere di poter dispensare la sovrabbondanza gettando a piene mani cianfrusaglie?"
L'inchiostro della malinconia
Jean Starobinski
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 566
Da dove provengono la tristezza profonda, la disperazione, il delirio, il furore, il suicidio? Contro coloro che invocavano una causa sovrannaturale o una punizione divina, il pensiero medico ha fatto prevalere, fin dall'antichità, una causa naturale, quella "bile nera" cui il senso letterale del termine "malinconia" fa riferimento. Per la medicina greca e romana era uno dei quattro umori del corpo dalle cui combinazioni dipendevano gli stati d'animo e il carattere delle persone. Un umore di natura fredda e tenebrosa che era all'origine di sofferenze e disordini, ma che tuttavia poteva stimolare un'intensa sensibilità intellettuale e artistica. Questo volume raccoglie tutti gli scritti che il medico, storico delle idee e critico letterario ginevrino ha consacrato ai diversi aspetti della malinconia, a partire dalla sua celebre tesi di laurea dedicata alla storia dei suoi trattamenti medici. I vari saggi rappresentano un'accurata messa in prospettiva di questo potente sentimento, dalla sua prima apparizione in Omero e Galeno fino alla sua riduzione a semplice patologia psichica. Starobinski incrocia miti antichi, astrologia, medicina, letteratura, filosofia e arte, corroborando ogni argomento con una moltitudine di corrispondenze, tanto impreviste quanto perfette.
Le incantatrici. Potere e seduzione nell'opera
Jean Starobinski
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2007
pagine: XXVI-315
È da folli credere al meraviglioso, eppure il gusto per il meraviglioso perdura nel piacere dello spettacolo. Alleandosi alla musica, facendo ricorso alle antiche fiabe e alle convenzioni del teatro, la poesia ha inventato un nuovo spazio per il suo dispiegamento: l'opera. È qui che tutte le figure del desiderio, dell'errore e dello sviamento delle passioni possono essere messe in atto o sventate, tutte le autorità e i poteri messi in discussione. Qui le incantatrici tengono in pugno gli eroi dopo averli allontanati dalla loro strada. È ascoltando le voci delle incantatrici che Jean Starobinski incontra i testi di alcuni spettatori inquieti, ricavandone illuminanti scoperte intellettuali e qualche interrogativo. Il secolo romantico ha voluto ritrovare una visione religiosa del mondo che i Lumi avevano cercato di soppiantare? L'aria operistica, che tante passioni solleva, appare come il luogo ideale di trasferimento del sacro all'esperienza più intima del sé. Ma alla sacralizzazione dell'arte corrisponde di ritorno un'estetizzazione del religioso, fenomeno complesso che non smette di manifestarsi sotto i nostri occhi, con conseguenze talvolta inquietanti. I lettori scopriranno che le sfide estetiche evocate in questo libro, ricchissimo di intuizioni sulla musica dei grandi operisti - da Monteverdi a Haendel, Mozart, Wagner, Strauss e molti altri - interessano da vicino l'evoluzione delle società moderne cosiddette "avanzate".