Libri di John Dos Passos
Davanti alla sedia elettrica. Come Sacco e Vanzetti furono americanizzati
John Dos Passos
Libro
editore: Spartaco
anno edizione: 2007
pagine: 200
Orient Express
John Dos Passos
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 205
Accompagnato da incessanti interrogativi, John Dos Passos ci racconta il suo viaggio nei Balcani, in Turchia, nel Caucaso e in Medio Oriente. Consapevole della propria irriducibile estraneità a quei luoghi e a quella gente, lo scrittore americano si sente tuttavia incredibilmente attratto dai ritmi e dalle regole di una vita che pare procedere con esasperante lentezza, con un andamento sempre uguale da secoli, ma che all'improvviso si infiamma. E il 1921, in un'epoca di tremendi rivolgimenti politico-sociali, di conflitti militari, anni in cui cambia profondamente l'assetto delle regioni che Dos Passos attraversa. E guardando a questi eventi scrive pagine acute e provocatorie, come quelle sugli strascichi della guerra greco-turca o sulla creazione dell'Iraq a opera degli inglesi. Sul crinale fra realtà e sogno, in un viaggio in bilico fra memoria e immaginazione, il lettore si ritrova proiettato in spazi e scenari naturali e umani di struggente bellezza: "i vecchi con le barbe cremisi, i turbanti enormi, bianchi, blu, neri, verdi, appollaiati su zucche pelate, gli asini bianchi, le cupole a uovo di pettirosso, i campi di papaveri bianchi da oppio". Da questo flusso di vita che avanza placido e stanco, ma è capace di repentine accelerazioni, Dos Passos cattura fotogrammi di grande forza evocativa, e il puro reportage raggiunge le vette della lirica. Con otto dipinti originali dell'autore.
Storia del Portogallo. Tre secoli di esplorazioni e scoperte
John Dos Passos
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2024
pagine: 384
Presentazione di Claudio Trognoni. Introduzione di Elisabetta Marino.
Ronzinante di nuovo in viaggio
John Dos Passos
Libro: Copertina morbida
editore: Via del Vento
anno edizione: 2012
pagine: 35
Alcuni scritti giovanili pubblicati su riviste nel 1922, che costituiscono il resoconto di un viaggio compiuto dallo scrittore statunitense in Spagna alcuni anni prima, e in cui si intrecciano realtà e immaginario incontro con un improbabile moderno Don Chisciotte.
Sulle vie del Brasile
John Dos Passos
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 231
Rio, San Paolo, la nascita di Brasilia, le favelas, l'architettura modernista, l'incipiente urbanizzazione, e poi l'Ovest impervio, il Rio delle Amazzoni, il Mato Grosso - da nord a sud, da est a ovest, non c'è regione che Dos Passos non abbia visitato e raccontato ai suoi lettori, nei tanti reportage firmati per "Life", la celeberrima rivista americana, a cavallo di un quindicennio, tra il 1948 e il 1962. Un arco di tempo che vide cambiare il volto del Brasile, alle prese con un rivolgimento economico, politico e sociale che l'avrebbe trasformato nel paese che oggi conosciamo. Ma Dos Passos non è solo un testimone d'eccezione dell'impatto del Brasile con la modernità, è una delle prime penne d'America che si alimenta di una dichiarata empatia con quella terra e soprattutto con i suoi abitanti. Sono infatti proprio loro la principale ricchezza del Brasile. Dai capi di Stato agli imprenditori in ascesa, dagli indiani delle foreste ai lavoratori delle miniere, non c'è incontro che Dos Passos non inscriva nel percorso di espansione su cui il Brasile si è appena incamminato. Ecco perché oggi, mentre il paese si afferma tra le superpotenze mondiali, le pagine di Dos Passos ci svelano l'essenza più recondita e le radici profonde dei mille luoghi e delle mille culture che lo compongono.
L'iniziazione di un uomo
John Dos Passos
Libro: Libro in brossura
editore: Piano B
anno edizione: 2013
pagine: 144
"L'iniziazione di un uomo" è il primo libro di John Dos Passos. Come molti altri giovani americani della sua generazione, Dos Passos parte volontario per la prima guerra mondiale, ansioso di contribuire alla lotta, desideroso di azione e di avventura. Ben presto però si renderà conto del vero volto della guerra: dolore, morte e distruzione lo segneranno profondamente, e al suo ritorno scriverà questo suo primo lavoro, dove non solo denuncerà gli orrori della guerra, ma anche il capitalismo che l'ha creata e alimentata, oltre all'isolazionismo americano.
Iniziazione di un uomo. 1917
John Dos Passos
Libro: Copertina morbida
editore: Gingko Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 152
Crudo atto d'accusa alla guerra, manifesto contro gli eserciti che plasmano gli uomini in macchine per uccidere altri uomini, frutto del contatto quotidiano dello scrittore con la sofferenza e la morte senza senso, caleidoscopio di immagini raccapriccianti di violenza e distruzione che mettono a nudo l'assurdità di ogni conflitto, "Iniziazione di un uomo" offre un resoconto semi-autobiografico dell'esperienza di Dos Passos come autista volontario di ambulanze in Francia durante la prima guerra mondiale. Attraverso la crescente disillusione del giovane americano Martin Howe verso gli orrori delle battaglie, il libro è capace di trasmettere l'urgenza e l'immediatezza della sofferenza, dei corpi squassati dalle bombe, dello squallore e della degenerazione cui va incontro l'umanità dei singoli coinvolti nei conflitti. Il romanzo fu una pietra miliare dell'antimilitarismo americano del Novecento, e pose le basi per un vero e proprio diluvio di romanzi antibellici che hanno manifestato lo stesso sentimento di diffidenza verso qualsiasi motivazione di guerra.
L'«allegra montagna di menzogne». Diario della grande guerra (9 dicembre 1917-6 giugno 1918)
John Dos Passos
Libro: Libro in brossura
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 138
L'importanza del diario scritto da Dos Passos durante la sua esperienza nella Grande Guerra appare legata sia alla sua vocazione letteraria, sia al suo valore come documento storico di un'esperienza militare che completa i resoconti della prima linea nelle trincee. Nel diario sono poche le descrizioni di eventi bellici veri e propri e prevale invece il racconto della guerra delle retrovie, delle attese interminabili, degli ordini casuali, della noia dei soldati acquartierati, dei bisticci tra ufficiali. Come scrive Dos Passos stesso, tradendo il perdurare di quel desiderio di "sporcarsi le mani" nelle prime linee che era stato in parte all'origine della sua decisione di partire per l'Europa. L'esperienza bellica ne condizionò la visione del mondo in maniera definitiva. Nei romanzi della guerra di Dos Passos, il messaggio è lo stesso che il diario testimonia nel suo sorgere, ovvero la condanna non solo del militarismo e della guerra che manda al macello uomini innocenti, ma del mondo moderno in generale, con la macchina di illusioni della sua propaganda e dei suoi politici: "Il mondo così com'è (...) appare come un luogo peggiore per l'umanità di quanto sia quasi mai stato prima."
U.S.A. La trilogia: Il 42° parallelo-Millenovecentodiciannove-Un mucchio di quattrini
John Dos Passos
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 970
La trilogia "U.S.A." ("Il 42° parallelo", "Millenovecentodiciannove" e "Un mucchio di quattrini") racconta i primi trent'anni del XX secolo americano e rappresenta la più importante e longeva matrice del "grande romanzo americano". John Dos Passos coniuga l'estro formale e avanguardistico degli anni Venti con lo scavo storico, culturale e linguistico nelle radici nazionali della Grande Depressione; mette a nudo i costi inflitti al tessuto sociale e psicologico del paese da una modernizzazione senza uguali; e traccia la parabola del fallimento di una democrazia che ha tradito i propri ideali di uguaglianza, libertà, giustizia, opportunità, sacrificandoli al "mucchio di quattrini". Alla geografia del Paese da costa a costa, allo scandaglio della società in tutti i suoi strati si intreccia la ricostruzione storica che, affiancando cronache minute e quotidiane dei personaggi di fantasia a eventi ufficiali delle biografie di personaggi emblematici, tratteggia i grandi fenomeni politici e di pensiero del trentennio. Per comporre un "tableau" così complesso, Dos Passos sperimenta diverse modalità narrative: le vicende di dodici personaggi inventati; le brevi biografie di ventisette americani famosi; cine-giornali che interrompono le narrazioni con slogan pubblicitari, testi di canzoni popolari e titoli dei giornali; e vertiginosi squarci di riprese fotografiche o cinematografiche, passaggi joyciani in cui l'autore registra la propria vita sensoriale, vere e proprie incursioni nella soggettività. Il risultato è una vera enciclopedia del continente americano, capace di misurarsi con il respiro epico di una nazione-mondo e con i suoi miti fondativi.
Iniziazione di un uomo
John Dos Passos
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2020
pagine: 192
I bombardamenti, i lampi delle granate e dei razzi traccianti, le barelle che trasportano i feriti, il sangue, l’odore delle latrine e delle cucine da campo, il gas che distrugge i polmoni. I rumori e gli odori del primo conflitto mondiale narrati in modo incisivo e impietoso nel romanzo d’esordio di Dos Passos, assumono la forma di brutali istantanee di guerra, colte dallo sguardo di un giovane soldato americano. Raccontata nella sua crudezza, fuori da ogni retorica e da ogni improprio rivestimento di nobiltà o avventura, la guerra si rivela come l'assurda cronaca di un massacro, un inspiegabile mosaico di dolore, morte e distruzione. Romanzo biografico e di formazione, questo libro è anche la narrazione del disincanto di una generazione, la denuncia della guerra e del capitalismo che l'ha voluta e alimentata. Nota di lettura di Domenico Quirico.
Manhattan Transfer
John Dos Passos
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2022
pagine: 480
Manhattan Transfer di John Dos Passos è un capolavoro della narrativa modernista, capace di creare un ritratto vivido e impressionista di una New York brulicante e sfaccettata. Attraverso le storie intrecciate dei protagonisti, la città a cavallo tra i Ruggenti anni Venti e la mitica Età del Jazz appare in fervente trasformazione, complicata, fuori controllo. Da Wall Street al lungomare, dalla Bowery al Village, dai grandi viali della città ai suoi vicoli grintosi, i suoi ricchi agenti di potere e i suoi immigrati in difficoltà, questo romanzo caleidoscopico trasmette l’energia inquieta della vita a Manhattan. Così le vite della bellissima e malinconica Ellen, dello sfortunato Stan, dell’imprevedibile Congo Jake, dell’acuto e sofferente Jimmy Herf, dell’avvocato rampante George Baldwin e di molti altri si scontrano e si mescolano in questa metropoli frenetica e smorta al tempo stesso, in cui sembra impossibile essere vivi e felici e in cui domina, su tutto, l’ossessione per il denaro e il successo. Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1932, questo romanzo è poi stato a lungo ingiustamente dimenticato. Le innovative tecniche romanzesche utilizzate da Dos Passos – flashback, flusso di coscienza, inserzioni pubblicitarie e di notizie strillate dai giornali, per rendere la complessità dell’ambiente urbano – avrebbero ispirato una nuova scuola di scrittura. Quasi un secolo dopo, Manhattan Transfer rimane un tributo indelebile alle contraddizioni del sogno americano, un affresco brulicante di corruzione, di amore e di vitalità.
Manhattan Transfer
John Dos Passos
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni della Goccia
anno edizione: 2024
pagine: 476
L'inizio del Novecento è un periodo di grandi trasformazioni, in cui grandi masse di persone si trasferiscono nelle città in via di forte espansione. Le città si stanno trasformando in metropoli. L'America diventa simbolo di nuove opportunità, e New York rappresenta il nuovo corso. E all’interno di New York è l’isola di Manhattan che registra il maggior sviluppo, con la costruzione di nuovi ponti e grattacieli, edifici sempre più alti che sembrano testimoniare un progresso che non ha mai fine. Il progresso e la corsa allo sviluppo ossessivo ottengono il risultato di fagocitare tutto ciò che non si adegua, in primis l’uomo che non tiene il ritmo. L’uomo è spersonalizzato, perché se non vuole soccombere deve uniformarsi al comportamento collettivo. I personaggi di "Manhattan Transfer" sono protagonisti o testimoni della frenesia del progresso, sia che appartengano ai ceti più umili sia che facciano parte dell'alta borghesia, tutti infilati nel tritacarne della corsa al successo.