Libri di L. Lomiento
Enjambement. Teoria e tecniche dagli antichi al Novecento
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2008
pagine: 260
Metrica e ritmica. Storia delle forme poetiche nella Grecia antica
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2004
pagine: 352
Elettra
Sofocle
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 415
L'"Elettra" di Sofocle ha sempre goduto, nei duemila-cinquecento anni dalla sua comparsa, di una popolarità eccezionale, tanto da conoscere numerosissime riscritture sino all'Elektra di Hofmannsthal (poi trasformata in memorabile opera in musica da Richard Strauss), a O'Neill, Giraudoux e Sartre. La personalità della protagonista vi campeggia assoluta. La trama si svolge con rapidità stupefacente, ma con una quantità di svolte e raddoppiamenti sensazionali. Il tessuto lirico, drammatico e melodrammatico è teso come la corda di una lira. In questa edizione si dà una lettura nuova della protagonista: Elettra vi è interpretata come un "problema" «in quanto ostacola i cospiratori e ruba la scena ai loro piani»; il dramma stesso si configura come "problema", «perché è privo del normale meccanismo che serve a portare avanti la trama». Davanti alla sconfitta ateniese nella guerra contro Sparta, Sofocle sceglie di «sondare più da vicino l'individuo drammatico», ma anche qui sorgono questioni non indifferenti: per esempio, «può un individuo eroico essere esemplare se la forza della sua personalità non è diretta contro potenti antagonisti ma resta un'esibizione largamente inefficace da parte di una persona», come Elettra, «posta ai margini»? E ancora: perché Sofocle complica la trama del riconoscimento tra Elettra e Oreste già resa celebre dalla versione di Eschilo? Nell'Elettra sofoclea tale intreccio si sviluppa in una serie di scene di finzione che vedono il Precettore narrare la morte di Oreste; poi la sorella Crisotemi annunciare che è vivo e raccontare una replica dell'episodio, ben noto dalle Coefore, presso la tomba di Agamennone; quindi la comparsa dell'urna, portata da Oreste stesso, che ne conterrebbe le ceneri, e l'esibizione dell'anello paterno come prova definitiva. «Sì, proprio l'unico che viene a soffrire dei tuoi mali», dice Oreste di sé stesso un attimo prima, in un verso denso di compassione. «Oreste è qui morto per finzione, e ora per quella finzione sano e salvo», esclama Elettra, convinta dall'anello. Quella «finzione» è la chiave di volta dell'emozione intensa che ancora oggi suscita l'"Elettra" di Sofocle.
I ritorni di Odisseo. Colonizzazione e identità etnica nella Grecia antica
Irad Malkin
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 326
Un'originale, a tratti provocatoria, revisione del ruolo dei miti e della nozione di etnicità nelle società antiche. Il tema del "ritorno" - il "nostos" - di Odisseo, l'eroe per eccellenza, diventa il modo per analizzare la nascita del paradigma di esploratore e proto-colono, la cui influenza oltrepassa i confini del mondo greco. Da Itaca all'Epiro, da Napoli agli Etruschi, sino a Roma, il mito di Odisseo, pervasivo e vitale, sembra farsi strumento, nel periodo arcaico, di mediazione d'incontri protocoloniali tra i Greci e i popoli d'Occidente e di espressione di etnicità e di identità di gruppo. Questa ricostruzione fornisce un contributo esemplare al dibattito sulla natura e la funzione della rappresentazione etnica nell'antica Grecia.