Libri di Sofocle
Edipo re-Edipo a Colono-Antigone. Testo greco a fronte
Sofocle
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 388
					"Edipo re" è uno dei momenti più alti del pensiero greco. Il re tebano che inconsciamente uccide il padre e sposa la madre, e che poi lentamente scopre i propri misfatti, non è solo il protagonista di un dramma scenico tecnicamente perfetto, ma altresì il simbolo dell'oscura vicenda dell'uomo, creatura di enorme e nessun valore. Ma quando poi "Edipo a Colono" riprende la storia e presenta il protagonista che, a distanza di anni, con l'unico sostegno della figlia Antigone, approda ad Atene per morirvi, il delitto e la sventura hanno trovato nella sofferenza la catarsi. Dopo la morte di Edipo, è Antigone a pagare il suo gesto di pietà nei confronti del fratello Polinice trasgredendo le leggi civili in nome di quelle divine. Completano il volume un'introduzione generale, un saggio esplicativo che precede ogni singola tragedia e un apparato di note.				
									Tutte le tragedie. Testo greco a fronte
Eschilo, Sofocle, Euripide
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2011
pagine: 3104
					Frutto di oltre dieci anni di lavoro, questa edizione di tutta la tragedia greca con testo a fronte, la prima a essere realizzata interamente da un unico curatore, insieme poeta e filologo, consente di cogliere con sguardo unificante la fulgida stagione della tragedia ellenica che vide fiorire il genio creativo di Eschilo, Sofocle ed Euripide. Viene così restituita al lettore moderno, in tutta la sua feconda inattualità, una delle culminazioni dell'arte sapienziale e iniziatica del nostro Occidente, capace di riverberare la spiritualità orfeodionisiaca eleusina nella sua dimensione essoterica: in maniera esplicita, attraverso tragedie vistosamente iniziatiche come Baccanti, Oresteo, Alcesti, Edipo re ed Edipo a Colono; e in maniera indiretta, grazie alla forma apollodionisiaca dell'opera drammatica nella sua espressione scritta. Forma che a sua volta rinvia alla struttura stessa del théatron, che è luogo sapienziale in cui si contempla (theàomai) il gioco delle passioni con empatia e distacco. Con il greco a fronte i capolavori dei tragediografi a noi pervenuti brillano nella lingua in cui furono composti, e consentono di restituire con sufficiente approssimazione la phoné originaria in cui furono pronunciati: nel rito consacrato a Dioniso, alla luce del sole ellenico, sotto lo sguardo della collettività riunita nel nome del dio dell'ebbrezza e della contemplazione.				
									Antigone
Sofocle
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: XIV-46
					"Il 'bando' di Antigone "condanna" Ismene all'ordine della pólis; solo lì potrà abitare, non importa sotto quali leggi, suddita per sempre. Nel tempo della pólis dovranno instancabilmente cercare occasionali compromessi la prudenza degli anziani e la volontà di potenza dei regnanti, la timorosa pietas di Ismene e la paura servile della prima guardia, immagine di quella del plethos, della plebe disprezzata da Antigone. Qui sarà chiamato a sopravvivere Creonte, sconfitto insieme al cieco Tiresia. Dura legge e dura prova, la cui necessità la parola tragica enuncia senza ombra di consolazione. E perciò il pathos che suscita fa sapere - e solo nel sapere 'guarisce'." (dall'introduzione di Massimo Cacciari)				
									Filottete. Testo greco a fronte
Sofocle
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2003
pagine: 358
					Con il Filottete, da molti considerata l'opera più significativa di Sofocle, ha inizio un progetto editoriale: la Fondazione Valla inaugura l'edizione completa delle opere del grande tragico ateniese. Il Filottete, per la prima volta rappresentato ad Atene nel 409 a.C., è un'opera della piena maturità del poeta. In essa la vicenda narrata (un episodio del mito che si colloca al termine della guerra di Troia) diviene emblematica per Sofocle, che ad essa prende spunto per indagare i misteri della provvidenza divina e quelli del dolore umano.				
									Edipo a Colono
Sofocle
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2008
pagine: LXXXIV-427
					Vecchio e cieco, Edipo giunge a Colono, poco fuori di Atene. È accompagnato dalla figlia Antigone e subito raggiunto dall'altra figlia, Ismene. Lui, il già potente "tiranno" di Tebe, uccisore del padre e marito della madre, non è più, ora, che un vagabondo, uno "straniero in terra straniera". Chiede agli abitanti di Colono e a Teseo ospitalità e protezione. E Atene, la città della legge, della "pietas" e della civiltà, gliele concede: in cambio della protezione che Edipo, dopo la morte, le garantirà. Invano Tebe lo reclama: con la forza del cognato Creonte, che ne rapisce le figlie, o con le implorazioni del primogenito Polinice perché prenda le sue parti contro il fratello Eteocle. Edipo non dimentica per un solo attimo le colpe orrende delle quali, senza saperlo, si è macchiato, e neppure il modo in cui Creonte e i figli lo hanno trattato. Ma guarda ormai oltre, alla morte imminente, al destino eterno di eroe che lo attende. Non a caso egli è giunto a Colono: il luogo dove era nato Sofocle costituisce una vera e propria soglia sacra, meravigliosa e inquietante, e prefigura, con il suo bosco delle Eumenidi, l'oscura vita dell'Ade.				
									Edipo re. Testo greco a fronte
Sofocle
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2016
pagine: 224
					"lo, Edipo: il mio nome è noto a tutti". Così si presenta sulla scena il protagonista del capolavoro sofocleo, andato in scena ad Atene nella seconda metà del V sec. a.C.; e anch'esso, come il suo protagonista, è noto a tutti: non solo perché - a partire da Aristotele - l'Edipo Re è considerato il più canonico prodotto del teatro antico, ma anche perché nella vicenda di Edipo Freud ha visto il massimo paradigma dell'esistenza umana, combattuta fra orgoglio intellettuale e forze irrazionali dell'inconscio. Individuo e famiglia, famiglia e polis, razionalità politica e potenze sovrumane: questi sono alcuni dei poli fra cui si svolge, esemplare, la vicenda del re tebano, che della classicità ateniese costituisce, più che il coronamento, il doloroso e tormentato congedo.				
									Antigone. Testo greco a fronte
Sofocle
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2020
pagine: 249
					Messa per la prima volta in scena alle Grandi Dionisie del 442-441 a.C., l'"Antigone" è una delle sette opere di Sofocle conservatesi integre nella tradizione manoscritta. Con l'"Edipo re" e l'"Edipo a Colono", fa parte del cosiddetto Ciclo tebano e narra la vicenda che conduce alla morte Antigone, nata dall'incesto tra Edipo e sua madre Giocasta, a causa del suo profondo amore fraterno nei confronti di Polinice.				
									Elettra. Testo greco a fronte
Sofocle
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 286
					Trattasi di un breve studio su Elettra e Oreste: per cinquant'anni esatti, dal 458 ("Coefore" di Eschilo) al 408 a. C. ("Oreste" di Euripide), passando attraverso le due "Elettra" di Euripide e di Sofocle, si è cercato di mettere in evidenza la diversità con cui vengono trattati i personaggi in ogni tragedia, le diversità drammaturgiche e stilistiche. Segue introduzione, testo a fronte, traduzione, note e commento di "Elettra" di Sofocle.				
									Antigone. Testo greco a fronte
Sofocle
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2017
pagine: XC-245
					L'“Antigone” andò in scena nel 442 a.C., l'anno precedente all'elezione del poeta a stratego, come collega di Pericle (441-440 a.C.). La tradizione testimonierebbe che Sofocle sia stato onorato della strategia a Samo in seguito alla fama riportata nella rappresentazione di questo dramma. La notizia, nella sua verosimiglianza, dimostra l'impatto sul pubblico che l'opera ebbe da subito, nonostante – e forse proprio perché – l'argomento ci risulti essere frutto dell'invenzione del poeta tragico ateniese. Gli epigoni del mito dei Labdacidi, infatti, erano già stati trattati da Eschilo nei “Sette a Tebe”, ma solo Sofocle pone al centro del testo l'azione di Antigone. Anzi, egli costruisce il dramma proprio intorno all'insanabile conflitto tra l'eroina e il sovrano Creonte sulla liceità di attribuire la stessa dignità di sepoltura a chi abbia combattuto a favore (Eteocle) e a chi contro (il fratello Polinice) alla propria città. Prefazione di Anna Giordano Rampini e introduzione e note di Giorgio Sandrolini.				
									
