Libri di Lorenzo Mari
Mio zio l'impiegato
Ramón Meza
Libro: Libro in brossura
editore: Arkadia
anno edizione: 2025
pagine: 320
Considerato il più importante romanzo cubano del XIX secolo dopo Cecilia Valdés e tradotto per la prima volta in Italia, il racconto di Meza narra le avventure di Manuel e di suo zio Vicente Cuevas, dal momento del loro arrivo in nave fino al momento in cui Vicente riesce a ottenere il titolo nobiliare di conte. Il testo ritrae una Cuba grigia e grottesca, in cui l’amministrazione ha raggiunto livelli inverosimili di corruzione, gestita da persone avide e poco istruite. Mostra un Paese governato da interessi personali e, come farà il drammaturgo Ramón del Valle-Inclán, offre al lettore un’immagine deforme ma paradossalmente vera della società locale sul finire del XIX secolo. Con questi e altri espedienti, l'autore insinua un messaggio di liberazione dal giogo coloniale, aprendo la strada alle rivendicazioni che saranno ampiamente raccolte dai rivoluzionari del secolo successivo.
Trust this book. Un gioco sulla fiducia di Ecolojoy. Ediz. italiana e inglese
Anna Carla Scesi, Lorenzo Cimmino
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova S1
anno edizione: 2019
pagine: 32
Questo libro è un gioco collaborativo e un esperimento sociale ispirato a un principio di fisica quantistica. Il proprietario scrive o disegna un pensiero sulla fiducia nella prima pagina e, successivamente, affida il libro a una persona che sceglie con cura. Questa compirà le stesse azioni, dando il via a un virtuoso passamano che si ripeterà fino al completamento dell'ultima pagina. La persona che termina il libro, provvederà quindi a restituirlo al legittimo proprietario, carico di pensieri, energia e suggestioni. Può un'intenzione diffondere la fiducia tra le persone? Lo scopriremo solo giocando.
Minuta di silenzio
Lorenzo Mari
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arcolaio
anno edizione: 2009
pagine: 65
Nel debito di affiliazione
Lorenzo Mari
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arcolaio
anno edizione: 2013
pagine: 53
Forme dell'interregno. Past Imperfect di Nuruddin Farah tra letteratura post-coloniale e world literature. Testo inglese a fronte
Lorenzo Mari
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 200
Ambientata durante la guerra civile somala, iniziata negli anni Novanta del secolo scorso e ancora fonte di instabilità e insicurezza in tutto il paese, la trilogia di romanzi "Past Imperfect" (2003-2011) di Nuruddin Farah si colloca in un interregno dove, secondo la definizione gramsciana, «il vecchio non muore, il nuovo non può nascere» e «si verificano i fenomeni morbosi più svariati». L'analisi della trilogia consente quindi un'ampia riflessione che verte, da un lato, sulle complesse relazioni tra istituzioni post-coloniali e processi neo-coloniali e, dall'altro, sull'odierno campo di transizione e transazione tra critica della letteratura post-coloniale e critica della world literature.
Zurita. Quattro poemi. Testo spagnolo a fronte
Raúl Zurita
Libro
editore: Valigie Rosse
anno edizione: 2019
pagine: 160
I quattro poemi raccolti in questa antologia sono stati scelti direttamente dall'autore, con l'intento di rimarcare, all'interno della sua vasta e multiforme opera poetica, alcuni punti di snodo decisivi nella sua storia di artista e intellettuale. Una raccolta autonoma che si propone come una sorta di catabasi nella storia del Cile al tempo della dittatura di Pinochet.
Il taccuino dell'intellettuale. Disegno e narrazione nell'opera di John Berger
Lorenzo Mari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 192
Tra le varie arti esplorate dal "talento plurale" di John Berger nel secondo Novecento e nei primi anni del nuovo millennio, il disegno occupa sicuramente un posto di rilievo. Da sempre presente nella poetica dell'autore, il rapporto tra disegno e narrazione emerge con particolare forza nell'ultima fase della sua produzione, in Why Look at Animals?, From A to X e Bento's Sketchbook. Questo intreccio intermediale permette non soltanto di rilevare come la pratica del disegno sia stata parte costitutiva della questione dello sguardo che ha appassionato John Berger e il suo pubblico da Ways of Seeing (1972) in poi, ma anche di approfondire la portata specifica dell'intervento culturale e politico dell'autore. Nel riflettere sulla sua figura di artista e storyteller, non ci si può dunque esimere dal pensare a John Berger nei termini di un "intellettuale con il taccuino", quale rappresentazione emblematica di un laboratorio critico e creativo che è sempre stato e resta a tutt'oggi aperto.
Una cantada
Alberto Masala, Lorenzo Mari, David Eloy Rodriguez, Josè Maria Gomez Valero
Libro: Libro in brossura
editore: Catartica Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 56
Una Cantada nasce dal dialogo di diversi autori che abitano tra l'Italia e la Spagna e trovano le radici della loro produzione poetica nelle forme della poesia e della musica popolare dell'Andalusia, della Sardegna e dell'Emilia-Romagna. Attraversare forme di poesia popolare (letras flamencas, poesia logudorese, zirudele bolognesi) è un gesto che non si risolve in un semplice esercizio retorico di “andata al popolo” o di riproposizione della tradizione. La voce critica in tutte queste tradizioni poetiche oggi è spesso colpevolmente evitata o taciuta per l'adesione a un certo conformismo sociale o a quella forma di autoesotismo funzionale alla promozione commerciale e turistica. Ma è proprio questa voce critica che la poesia non può trascurare.
Distraidos venceremos. Distratti vinceremo
Paulo Leminski
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arcolaio
anno edizione: 2022
pagine: 155
Paulo Leminski (Curitiba, 1944-1989), poeta, romanziere, traduttore, compositore di canzoni, biografo e saggista – oltre che fascia nera di judo. Uomo e intellettuale estremamente colto (conosceva sei lingue fra cui ebraico, latino e greco antico), è oggi considerato una figura di riferimento per la poesia brasiliana della seconda metà del '900. Inserito sommariamente fra gli esponenti della cosiddetta "poesia marginale" degli anni '70, pur essendo fino in fondo uomo del suo tempo, con tutti gli aneliti e le contraddizioni che questo comporta, prende le distanze da qualsiasi inquadramento e/o definizione in virtù della propria unicità sia come poeta che come acutissimo intellettuale. A differenza di molti poeti della stessa generazione, Leminski fa della ricerca della forma e della poesia pura il proprio fine artistico, coniugando il percorso "alternativo" degli anni '70 con una instancabile ricerca avanguardistica che, come risultato, riesce a co-niugare la "forma" più pura con l'esigenza di comunicare. Fin da giovane si caratterizza come poeta fortemente sperimentale e a 19 anni pubblica i suoi primi testi sulla rivista "Invenção", organo ufficiale del movimento "Concretista" di San Paolo, dove è subito accolto dai fratelli Campos e Décio Pignatari. Instancabile "ricercatore" di forme, presto giunge a una poesia assolutamente unica il cui apice sono le raccolte Distraídos venceremos (1987) e La vie en rose (postuma, 1990).