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Libri di Loris Mazzetti

I quattordici mesi. La mia resistenza

I quattordici mesi. La mia resistenza

Enzo Biagi

Libro: Libro in brossura

editore: Chiarelettere

anno edizione: 2025

pagine: 288

All'inizio del 1944, quando si rifugiò sulle montagne per aderire alla Resistenza nella brigata Giustizia e Libertà, Enzo Biagi aveva ventitré anni. Soltanto pochi mesi prima era convolato a nozze con Lucia Ghetti, maestra di scuola elementare, donna che avrebbe amato per tutta la vita. Ed ecco che già si trovava di fronte a un bivio: da una parte l'adesione alla Repubblica sociale nell'ora più buia del fascismo, dall'altra la scelta della clandestinità e della lotta partigiana. Si decise per quest'ultima. «Quei quattordici mesi con la brigata Giustizia e Libertà sono stati i più belli della mia vita», avrebbe raccontato più tardi: mesi vissuti in sella a una bicicletta, passando le notti nei fienili o sotto gli alberi; soprattutto, mesi di coraggio e di speranze durante i quali imparò sulla propria pelle che cosa significhi rimanere fedeli ai propri princìpi e ai propri valori. Grazie al lavoro dell'amico e collaboratore Loris Mazzetti, I 14 mesi raccoglie i ricordi di quel periodo, delle figure quasi mitiche che insieme a Biagi presero parte alla Resistenza – l'Alpino, il partigiano Checco Berti, il capitano Pietro Pandiani –, nonché dell'esperienza di «Patrioti», il giornale per cui lavorò in pratica come unico redattore e del quale uscirono soltanto tre numeri, prima che i nazisti ne individuassero la tipografia e la distruggessero. Oggi che Enzo Biagi è entrato nella memoria collettiva come uno dei nomi più prestigiosi e autorevoli del giornalismo italiano, sul quale ha lasciato il segno con uno stile inconfondibile, questa nuova edizione dei 14 mesi rende omaggio a lui e a tutti coloro che con lui hanno combattuto per la Liberazione.
18,00

La profezia del don. Quella di Francesco è la Chiesa che sognavo

La profezia del don. Quella di Francesco è la Chiesa che sognavo

Andrea Gallo, Loris Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: PaperFIRST

anno edizione: 2017

pagine: 188

Un testamento spirituale che spazia dal Vangelo alle politiche sociali, alla giustizia uguale per tutti, in cui il Don confida anche le sue ultime impressioni riguardo il nuovo pontefice: «Papa Bergoglio ha riempito il vuoto lasciato da Giovanni XXIII, la Chiesa ora non è più sede vacante». Proprio per questo l’ambizione del libro è che Francesco, come è successo con don Lorenzo Milani e don Primo Mazzolari, possa presto riconoscere pubblicamente l’impegno di Andrea Gallo per gli ultimi. Quel riconoscimento che la gerarchia ecclesiastica non ha mai voluto rendergli nonostante abbia trascorso la vita mettendo in pratica gli insegnamenti di Gesù, partendo dalla virtù che dovrebbe essere alla base di un uomo di chiesa: la povertà. In questo documento, che raccoglie le ultime parole del prete di strada che ci ha lasciati nel maggio 2013, don Gallo affronta, tra le altre cose, anche il tema della morte, che «non va intesa come la fine dell’uomo, ma come l’uomo che diventa invisibile e con occhi pieni di gioia guarda i nostri pieni di lacrime».
12,00

Enzo Biagi. Non perdiamoci di vista. Un racconto attraverso le interviste che hanno segnato un'epoca

Enzo Biagi. Non perdiamoci di vista. Un racconto attraverso le interviste che hanno segnato un'epoca

Loris Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Compagnia Editoriale Aliberti

anno edizione: 2017

pagine: 601

I protagonisti del nostro tempo nei ritratti di Enzo Biagi. A dieci anni dalla sua scomparsa, questo volume curato da Loris Mazzetti — storico collaboratore di Biagi: da "Il Fatto" a "Cara Italia", da "Giro del mondo" a "Rt Rotocalco televisivo" -raccoglie più di cinquanta interviste del grande giornalista realizzate nell'arco di tutta la sua carriera, sia su carta stampata che con il mezzo radiotelevisivo. Molte di queste Biagi le realizzò per Rai 1 prima del famoso "editto bulgaro" del 2002, che decretò la chiusura de "Il Fatto", trasmissione che una giuria di critici TV ritenne la migliore dei primi cinquant'anni della Rai. Si può dire che “Non perdiamoci di vista” più che di giornalismo, sia un libro che racconta la storia. Enzo Biagi è stato un vero e proprio testimone del Novecento, capace di creare con il suo dialogo asciutto, pacato ma inflessibile, dei ritratti umani spesso definitivi sui protagonisti della politica, della vita sociale, dello spettacolo, dello sport. È la nostra Storia, raccontata a due voci: quella di coloro che l'hanno fatta, nel bene e nel male, e quella di un testimone eccezionale per acutezza e sensibilità, capace di dar voce alle domande, agli interrogativi, alla curiosità di tutti noi. Il nostro portavoce quindi. Anche questo è stato Enzo Biagi.
19,50

Assedio alla toga. Un magistrato tra mafia, politica e Stato

Assedio alla toga. Un magistrato tra mafia, politica e Stato

Nino Di Matteo, Loris Mazzetti

Libro: Libro rilegato

editore: Aliberti

anno edizione: 2013

pagine: 189

"Ci sono dei momenti in cui non ci si può rassegnare all'andazzo delle cose, alla legge del più forte: bisogna trovare il coraggio di esporsi e denunciare" dichiara Nino Di Matteo a Loris Mazzetti, spiegando in questo modo la sua decisione di rompere un silenzio che per tutta la durata della sua carriera di pm antimafia lo ha tenuto lontano dai microfoni e dai riflettori. In un'intervista che si delinea piuttosto come un dialogo, un accorato sforzo di capire come e perché la riforma costituzionale della Giustizia, la legge bavaglio, il processo breve metterebbero a rischio la democrazia. Di Matteo arriva fino al cuore del problema per farci capire come bloccare questa deriva, che sopravvive a qualunque tipo di esecutivo. Con il coraggio che lo ha contraddistinto in questi anni smaschera le false motivazioni, le ipocrisie e le demagogie nascoste dietro la riforma, e ne svela gli inquietanti parallelismi con il Piano di rinascita democratica della P2. Ma non solo: le sue parole ci spiegano a che punto si trovano le indagini sulla "trattativa" tra Stato e mafia, sulla strage di via D'Amelio, e su personaggi discussi e discutibili che ancora oggi tengono in mano le redini del potere, dopo le rivelazioni del pentito di mafia Gaspare Spatuzza. Il tutto con lo sguardo rivolto al suo grande maestro di lotta antimafia e di coraggio: il giudice Paolo Borsellino.
17,00

TAV. Il treno della discordia. Conoscere le ragioni della controversia che dalla val di Susa ha invaso l'Italia

TAV. Il treno della discordia. Conoscere le ragioni della controversia che dalla val di Susa ha invaso l'Italia

Loris Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2012

pagine: 155

Questo libro non è pro o contro il Tav. Questo libro spiega la "questione Tav". Da anni sentiamo parlare del treno ad alta velocità destinato a collegare Torino a Lione. Negli ultimi mesi ne abbiamo conosciuto gli esiti più esasperati, che hanno portato il movimento No Tav al presidio permanente della valle. Da che parte stare? Il Tav è un'opera necessaria, senza la quale l'Italia rimarrebbe tagliata fuori dai flussi europei, o si tratta di un inutile spreco di denaro e di un incalcolabile danno ambientale che non apporterà alcun beneficio effettivo, realizzato solo per favorire gli interessi economici di alcuni? Attraverso la storia del progetto, i suoi dati tecnici e istituzionali e il confronto delle differenti opinioni, Loris Mazzetti in questo libro fa chiarezza su una vicenda di cui tanti parlano senza averne una precisa cognizione. Contiene le interviste ad Andrea Debernardi, rappresentante del comune di Sant'Antonio di Susa presso l'Osservatorio Torino-Lione, e Luca Mercalli, climatologo, presidente della Società metereologica italiana.
14,00

Assedio alla toga. Un magistrato tra mafia, politica e Stato

Assedio alla toga. Un magistrato tra mafia, politica e Stato

Nino Di Matteo, Loris Mazzetti

Libro: Libro rilegato

editore: Aliberti

anno edizione: 2011

pagine: 189

"Ci sono dei momenti in cui non ci si può rassegnare all'andazzo delle cose, alla legge del più forte: bisogna trovare il coraggio di esporsi e denunciare" dichiara Nino Di Matteo a Loris Mazzetti, spiegando in questo modo la sua decisione di rompere un silenzio che per tutta la durata della sua carriera di pm antimafia lo ha tenuto lontano dai microfoni e dai riflettori. In un'intervista che si delinea piuttosto come un dialogo, un accorato sforzo di capire come e perché la riforma costituzionale della Giustizia, la legge bavaglio, il processo breve metterebbero a rischio la democrazia. Di Matteo arriva fino al cuore del problema per farci capire come bloccare questa deriva, che sopravvive a qualunque tipo di esecutivo. Con il coraggio che lo ha contraddistinto in questi anni smaschera le false motivazioni, le ipocrisie e le demagogie nascoste dietro la riforma, e ne svela gli inquietanti parallelismi con il Piano di rinascita democratica della P2. Ma non solo: le sue parole ci spiegano a che punto si trovano le indagini sulla "trattativa" tra Stato e mafia, sulla strage di via D'Amelio, e su personaggi discussi e discutibili che ancora oggi tengono in mano le redini del potere, dopo le rivelazioni del pentito di mafia Gaspare Spatuzza. Il tutto con lo sguardo rivolto al suo grande maestro di lotta antimafia e di coraggio: il giudice Paolo Borsellino.
17,00

Sono venuto per servire

Sono venuto per servire

Andrea Gallo, Loris Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Aliberti

anno edizione: 2011

pagine: 153

"Drogati di merda". Così Don saluta i suoi ragazzi che gestiscono l'osteria marinara A' Lanterna in via Milano dove si mangia un pesce da favola. "Solo io li posso chiamare così". Nel saluto c'è tutto l'affetto del mondo per i suoi giovani, per i tanti che sono passati dalla comunità di San Benedetto al Porto, che lui ha aiutato a uscire dal tunnel della droga e del malaffare. Don lo avevo incontrato altre volte, durante un dibattito o un suo intervento in qualche mia trasmissione. Le sue parole mi hanno sempre affascinato, non sono mai buttate al vento, hanno sempre un senso, ti rimangono dentro, ti fanno pensare. Quando è stato ospite a Che tempo che fa, mentre Fazio lo intervistava, io ero seduto dietro la scena, seguivo la ripresa attraverso un monitor di servizio, ascoltandolo pensavo: "Peccato che Don sia un prete, se fosse un politico, avremmo trovato il nostro leader". È facile fare il rivoluzionario con il fucile in mano, anche se a volte è inevitabile, soprattutto quando si lotta contro il dittatore o l'usurpatore. Di Andrea Gallo conosco quasi tutto e mi sono reso conto, studiando la sua vita, che è quella di un grande rivoluzionario non solo per il bene che fa, ma per la forza della sua parola, l'esempio dato dal suo modo di vivere, per la capacità di rendere semplice tutto quello che è complicato.
10,00

Sono venuto per servire

Sono venuto per servire

Andrea Gallo, Loris Mazzetti

Libro: Libro rilegato

editore: Aliberti

anno edizione: 2010

pagine: 171

"Drogati di merda". Così Don saluta i suoi ragazzi che gestiscono l'osteria marinara A' Lanterna in via Milano dove si mangia un pesce da favola. "Solo io li posso chiamare così". Nel saluto c'è tutto l'affetto del mondo per i suoi giovani, per i tanti che sono passati dalla comunità di San Benedetto al Porto, che lui ha aiutato a uscire dal tunnel della droga e del malaffare. Don lo avevo incontrato altre volte, durante un dibattito o un suo intervento in qualche mia trasmissione. Le sue parole mi hanno sempre affascinato, non sono mai buttate al vento, hanno sempre un senso, ti rimangono dentro, ti fanno pensare. Quando è stato ospite a Che tempo che fa, mentre Fazio lo intervistava, io ero seduto dietro la scena, seguivo la ripresa attraverso un monitor di servizio, ascoltandolo pensavo: "Peccato che Don sia un prete, se fosse un politico, avremmo trovato il nostro leader". È facile fare il rivoluzionario con il fucile in mano, anche se a volte è inevitabile, soprattutto quando si lotta contro il dittatore o l'usurpatore. Di Andrea Gallo conosco quasi tutto e mi sono reso conto, studiando la sua vita, che è quella di un grande rivoluzionario non solo per il bene che fa, ma per la forza della sua parola, l'esempio dato dal suo modo di vivere, per la capacità di rendere semplice tutto quello che è complicato.
17,00

I quattordici mesi. La mia resistenza

I quattordici mesi. La mia resistenza

Enzo Biagi

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2009

pagine: VI-268

Il giovane Enzo era fresco di matrimonio quando si rifugiò sulle montagne per aderire alla Resistenza nelle brigate di Giustizia e Libertà. Giudicato troppo gracile per combattere, il suo comandante pensò che il partigiano Biagi avrebbe servito meglio la lotta antifascista facendo il suo mestiere: così gli venne affidata la stesura del giornale "Patrioti", del quale era in pratica l'unico redattore. Del giornale uscirono tre numeri, fino a quando i nazisti non individuarono la tipografia e la distrussero. Appena tre numeri, eppure Biagi considererà sempre quell'anno di clandestinità, quei "quattordici mesi" da partigiano, come il momento più importante della sua vita, alla base della sua etica, nel lavoro come nella vita. Progetto sempre cullato e mai ultimato, "I quattordici mesi" è un libro che ripercorre l'intera opera di Biagi, raccogliendone memorie e brani d'epoca oggi introvabili. Un testo che ci riporta indietro nel tempo per raccontarci la storia di un giornalista clandestino che si rifugiò sulle montagne. Lo stesso giornalista che, un anno dopo quel fatidico viaggio in bicicletta, annuncerà alla radio della quinta armata la liberazione di Bologna.
18,50

La macchina delle bugie

La macchina delle bugie

Loris Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2008

pagine: 366

Se di un evento non si parla in tv è come se non esistesse. Ma quando se ne parla, spesso viene manipolato, usato, distorto. In altre parole, bruciato. Il mondo dell'informazione non conosce mezze misure, e macina la realtà senza risparmiare niente e nessuno. Loris Mazzetti, che quel mondo conosce dall'interno, ci conduce tra i fatti e i misfatti dell'Italia di oggi attraverso il filtro deviante e deviato della comunicazione. Dopo "Il libro nero della RAI", un'inchiesta ad ampio raggio che è anche una bussola per orientarsi in un mondo dove il potere economico detta legge e si maschera da editore. Un'incitazione, per chi ci lavora, a resistere e a tener la schiena dritta. E a ricordarsi che l'unico vero padrone è il pubblico. Di fronte al rumore dei media, alla costruzione artificiosa degli scandali, a processi fatti in tv, occorre che chi vuole informarsi continui a cercare le notizie. Che, nonostante tutto, non si possono nascondere.
10,00

Il libro nero della RAI

Il libro nero della RAI

Loris Mazzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2007

pagine: 420

Che fine ha fatto la Rai di cinquant'anni fa? Quella dei grandi sceneggiati, delle commedie musicali di Garinei e Giovannini, di Canzonissima, quella delle grandi inchieste e della Tv dei ragazzi, quella di Carosello e poi i bimbi tutti a letto? Che fine ha fatto quella Rai che, prima di tutto, era e si sentiva servizio pubblico? Per capire che cosa è diventata oggi la televisione di Stato, Loris Mazzetti si interroga su chi comanda davvero, chi prende le decisioni e chi preferisce non prenderle. Si chiede che rapporto ci sia tra il potere e l'informazione. E perché in questi ultimi anni la politica si sia fatta così invadente, occupando tutti gli angoli di uno spazio non suo. Un viaggio per i corridoi della grande mamma, tra editti bulgari, valzer di poltrone, oscuramenti ed epurazioni, al cuore di un mondo sempre più immobile e opaco. Per i contribuenti, e per porre un freno alla cattiva qualità dei programmi, bisogna lasciar fare la televisione a chi la sa fare, con rispetto e senza demagogia, con la consapevolezza che ci si rivolge a milioni di persone. E che, come dice Enzo Biagi, l'unico vero padrone è quello che paga il canone.
10,50

Quello che non si doveva dire

Quello che non si doveva dire

Enzo Biagi, Loris Mazzetti

Libro

editore: Libri Oro RCS

anno edizione: 2007

Quello che non si doveva dire è quello che Enzo Biagi non ha potuto dire in televisione negli ultimi cinque anni, da quando è stato bandito dagli schermi dopo l'"editto bulgaro" di Berlusconi. Questo libro è dunque una sorta di rivincita: un viaggio attraverso i temi dell'attualità che Biagi e Loris Mazzetti avrebbero trattato nella fortunata rubrica "Il fatto". Un incontro con i ragazzi di Locri il giorno dopo l'omicidio di Francesco Fortugno. Un'inchiesta sulla criminalità organizzata che dal Sud ha portato i suoi affari al Nord, mentre la parola "mafia" è sparita dal tavolo della politica per riapparire solo con l'arresto del boss Bernardo Provenzano. Una commossa riflessione sull'omicidio del piccolo Tommaso, ucciso da una banda di balordi e sepolto sulle rive del fiume Enza. Un itinerario nelle sofferenze dell'Africa, dalle bidonville di Nairobi ai malati di Aids, dalla schiavitù del Sudan ai bambini soldato. I massacri in Iraq: bambini, donne e uomini, vittime innocenti, i morti di Nassjiria, le due Simone, Enzo Baldoni, Giuliana Sgrena e la responsabilità della morte di Nicola Calipari. E la politica, con la sconfitta elettorale di Berlusconi e l'arrivo di Prodi a Palazzo Chigi, con un'eredità molto pesante e un paese spaccato in due. Per finire, Biagi regala ai lettori un viaggio nel suo passato, "prendendo ad esempio, per farmi capire meglio, alcune parole che nella mia vita hanno avuto un senso: coraggio, coerenza, umiltà, libertà, rispetto, giustizia, tolleranza, solidarietà".
6,00

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