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Libri di Luca Fezzi

La guerra di Catilina. Testo latino a fronte

La guerra di Catilina. Testo latino a fronte

Caio Crispo Sallustio

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2025

pagine: 384

Il bellum Catilinae, prima opera storica sallustiana, è una monografia sul progetto eversivo ordito da Catilina tra il 64 e il 63 a.C. e represso dai consoli del 63, in particolare Cicerone. Composta dopo l’assassinio di Cesare, risente del clima successivo alla congiura che portò alle Idi di marzo; è forse questa una delle ragioni che spinse Sallustio a dedicare la sua prima monografia a quella di Catilina. Nello scritto – la più completa testimonianza della meglio nota congiura del mondo antico – l’autore riflette a fondo sulla decadenza morale e politica, nonché sui rapporti tra potere repressivo e garanzie del cittadino, tanto da rendere l’opera un punto di riferimento del pensiero universale. Le riflessioni storiche e psicologiche si intrecciano con quelle politiche, giuridiche, economiche, filosofiche, facendo scomparire i confini tra prospettive. Di questo testo è qui proposto il primo commento storico in lingua italiana, con un apparato critico e una ricostruzione di taglio storico-giuridico che parte dal personaggio di Catilina per approdare alla congiura, alla sua repressione e agli strascichi che ne seguirono.
45,00

Morituri. La vera storia dei gladiatori

Morituri. La vera storia dei gladiatori

Luca Fezzi, Marco Rocco

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2024

pagine: 352

Nati da riti funebri antichissimi in onore degli uomini illustri, i giochi gladiatori si svilupparono come fenomeno di massa in grado di appassionare individui di ogni provenienza sociale. Tra il pubblico in delirio non mancavano senatori e imperatori, né donne dell'alta società disposte a elargire cifre cospicue pur di trascorrere una notte con i campioni. Alcuni di questi combattenti si resero protagonisti della storia di Roma: dalla figura quasi mitica di Spartaco a Birria, che uccise il candidato pretore Clodio accelerando l'inizio della guerra civile tra Cesare e Pompeo; e ancora Narcisso, prima allenatore dell'imperatore-gladiatore Commodo e poi suo assassino. Eppure, a eccezione di pochi casi, i gladiatori restano per noi folle anonime. In "Morituri" Luca Fezzi e Marco Rocco tentano di farli uscire dall'ombra attraverso una ricostruzione che unisce alle testimonianze storiografiche i mosaici, i graffiti e le incisioni realizzati sulle pareti di anfiteatri e palestre così come su oggetti di uso quotidiano. L'ultimo combattimento organizzato nel Colosseo risale a quasi milleseicento anni fa, eppure i gladiatori hanno vinto la loro sfida contro la morte: sono riusciti a sopravvivere nella letteratura, nelle arti figurative e nel cinema, fino ad approdare, oggi, anche nel mondo virtuale dei videogiochi.
19,00

Roma in bilico. Svolte e scenari alternativi di una storia millenaria

Roma in bilico. Svolte e scenari alternativi di una storia millenaria

Luca Fezzi

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 300

Cosa hanno in comune le mitiche vicende di Romolo, di Lucrezia e delle oche del Campidoglio, la precoce morte di Alessandro «il Grande», la titubanza di Annibale Barca dopo la clamorosa vittoria di Canne, la straordinaria vita di Gaio Giulio Cesare e il suo feroce assassinio, le decisive battaglie di Filippi, Azio, Teutoburgo, ponte Milvio e Adrianopoli? Si tratta di personaggi ed eventi, leggendari o reali, che hanno segnato vere e proprie svolte nella storia di Roma antica e che – per importanza e, spesso, imprevedibilità – hanno suggerito, già tra i contemporanei, interrogativi sui destini dell'uomo e del mondo, ispirando riflessioni ucroniche e controfattuali. Insomma, hanno generato quei famigerati «se» con i quali, ci è sempre stato insegnato, non bisognerebbe mai fare la storia. Ma quando a porseli sono uomini che la storia l'hanno fatta in prima persona, come Cesare, Napoleone o il generale Montgomery, o grandi intellettuali, quali Livio, Plutarco, Gibbon, Burckhardt o Toynbee, forse un'eccezione la meritano. Ne è convinto lo storico Luca Fezzi il quale, esplorando una dozzina di questi «se» – tutti rigorosamente «di autore» –, ci guida lungo il corso delle millenarie vicissitudini dell'Urbe, città «eterna» ma mai immobile, anzi, sempre «in bilico» tra scenari alternativi, spesso opposti. Potremo così chiederci se quanto avvenuto era già scritto, o se sussistevano invece, per Roma, altre possibilità e quali sarebbero state le eventuali conseguenze: per esempio, non nascere, non diventare repubblica, venire abbandonata per la vicina Veio, scontrarsi con Alessandro o soccombere ad Annibale, non conoscere le imprese di Cesare, le riforme di Augusto e di Costantino, resistere più a lungo alle pressioni dei popoli germanici. Con lo stesso spirito e grazie a una profonda conoscenza delle fonti, in questo percorso poco ortodosso ma assai intrigante tra momenti epocali della vicenda di Roma e del suo impero, l'autore ridà voce al controcanto delle narrazioni e testimonianze dissonanti, minoritarie, talvolta improbabili, eco lontane del perenne contrasto tra un passato irrevocabilmente unico e l'universo dei suoi infiniti ma irrealizzati possibili.
22,00

Insegnare il mondo antico

Insegnare il mondo antico

Luca Fezzi, Walter Panciera

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2021

pagine: 196

La più importante finalità del sapere storico e il suo imprescindibile significato civile risiedono nella comprensione dello spessore profondo del mondo in cui viviamo. Nel trasmettere agli allievi della scuola primaria i lineamenti fondamentali per la conoscenza di base della storia greca e romana è essenziale che i futuri maestri sappiano districarsi con sicurezza tra la realtà e il mito, nonché valutare l’offerta delle tante agenzie formative che oggi trattano questi temi, come i siti internet e i social network. Il volume offre agli studenti di Scienze della formazione primaria un manuale agile e aggiornato, frutto di una rigorosa ricostruzione storica, depurata di quegli aspetti mitici, religiosi e letterari qualche volta accettati anche nella tradizione divulgativa. Il percorso storiografico adottato è correlato a una precisa proposta metodologica volta all’acquisizione degli strumenti operativi per una didattica attiva di tipo laboratoriale. Gli esempi di unità didattiche di apprendimento offerti implicano quel forte aggancio a elementi della realtà esperibili dagli alunni previsto dalle Indicazioni nazionali in vigore.
19,00

Cesare. La giovinezza del grande condottiero

Cesare. La giovinezza del grande condottiero

Luca Fezzi

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2020

pagine: 215

Più di ogni altro suo contemporaneo Gaio Giulio Cesare riuscì a segnare le sorti e a indirizzare i destini di un'epoca di crisi. Non a caso giunse a meritare, nella più ampia interpretazione filosofica hegeliana, l'appellativo di «individuo della Storia mondiale». I giudizi sul grande condottiero e politico romano sono sempre stati però pesantemente condizionati da quelli maturati negli ultimi anni della sua vita e, soprattutto, dopo la sua tragica morte. Questa, infatti, aveva lasciato dietro di sé troppe speranze e troppi «eredi» per consentire una valutazione equanime e complessiva dell'uomo privato e del personaggio pubblico. Ma prima ancora del consolato popolare, della conquista delle Gallie, della vittoria nella guerra civile e della dittatura, chi era stato, nella sua inquieta e concreta singolarità, l'individuo Cesare? Un bambino patrizio di salute cagionevole, il nipote di Gaio Mario, un orfano di padre, un giovanissimo marito e un sacerdote mancato, un perseguitato politico, il presunto e chiacchierato amante di un anziano monarca orientale, una recluta coraggiosa, un temibile accusatore, un vendicativo ostaggio dei pirati, un misterioso tribuno militare, un questore ambizioso, un sospetto congiurato, un edile magnifico e carico di debiti, un giudice inflessibile, un pontefice massimo, un pretore accusato di complicità con Catilina ma paladino del garantismo, un padre affettuoso, un marito tradito, uno straordinario amante e tanto altro ancora. Ed è proprio di questo «giovane» Cesare, oscurato - anche nelle fonti antiche - dal fulgore della successiva grandezza, militare e politica, che Luca Fezzi traccia il profilo caratteriale e psicologico e ripercorre passo passo il cursus honorum , in un libro che è, insieme, una ricca e documentata ricostruzione biografica e la sintesi di un capitolo cruciale della storia repubblicana di Roma.
20,00

Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma

Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma

Luca Fezzi

Libro: Copertina rigida

editore: Laterza

anno edizione: 2019

Nel gennaio 49 a.C, Cesare, conquistatore delle Gallie, sfidò un ultimatum senatorio. Alla testa di alcune coorti legionarie varcò il Rubicone, pronunziando una celebre frase. Nello stesso giorno occupò Rimini, presidio strategico della terra Italia. Si spinse poi verso sud, minacciando la stessa Roma, cuore di una res publica ormai egemone sul Mediterraneo. Pompeo, incaricato di fermarlo, rispose con una mossa meno celebre ma altrettanto fatidica. Ordinò all'intera classe politica di abbandonare la città e di seguirlo, per contrattaccare dal meridione della Penisola o, addirittura, dai Balcani. Il panico fu inenarrabile. Mai i romani si erano trovati di fronte a una situazione del genere. L'Urbe, nella sua secolare storia, era stata sempre difesa, con alterne fortune, da nemici esterni e interni. A Cesare essa fu invece abbandonata, assieme al suo ricchissimo tesoro. Che cosa avvenne in quei terribili giorni? Come si giunse a una situazione tanto sconcertante? Roma era davvero indifendibile? Quali furono le conseguenze della fuga pompeiana? Per rispondere occorre ricostruire la temperie politica e istituzionale che aveva trasformato la gloriosa res publica in un sistema logoro e corrotto, nel quale ormai troppi non credevano più, e che Cesare riuscì a piegare con rapidità impressionante.
13,00

Pompeo

Pompeo

Luca Fezzi

Libro: Libro in brossura

editore: Salerno Editrice

anno edizione: 2019

pagine: 388

La parabola di Pompeo Magno: carnefice adolescente, re del mare, nuovo Alessandro, trionfatore su tre continenti, “triumviro” e infine inefficace difensore della res publica contro l’ex alleato Gaio Giulio Cesare. Sono queste le principali tappe della straordinaria esistenza di Gneo Pompeo Magno, per circa un ventennio l’uomo più potente di una Roma ormai padrona dell’intero Mediterraneo. Ucciso a tradimento per decisione dei consiglieri di un giovane re che proprio lui aveva posto sul trono, Pompeo ha ispirato le riflessioni dei contemporanei, della storiografia antica ma anche della critica moderna. Dopo la sconfitta di Farsalo fu idealizzato come eroe tragico. Ma chi era, veramente, Pompeo? Il presente volume si prefigge di seguirne l’inedita parabola politica, tanto ripida nell’ascesa quanto nella discesa, troppo improbabile per sembrare vera, cercando di fare luce su un personaggio giudicato riservato e misterioso anche da chi avrebbe dovuto invece conoscerlo molto bene. Il tragico destino dell’uomo che avrebbe potuto soggiogare l’Italia e concentrare nelle sue mani tutti i poteri di Roma. Ma non volle farlo.
25,00

Il corrotto. Un'inchiesta di Marco Tullio Cicerone

Il corrotto. Un'inchiesta di Marco Tullio Cicerone

Luca Fezzi

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2018

pagine: 237

Roma, agosto 70 a.C. In pieno Foro, nel corso di un processo destinato a fare epoca, l'accusatore Marco Tullio Cicerone lancia una fulminante requisitoria, seguita da una tempesta di testimonianze e prove. Tutte vertono sui gravi crimini commessi dall'imputato, Gaio Verre, ex governatore della Sicilia: concussione, peculato, appropriazione indebita, furto, vendita di sentenze, manipolazione di appalti, corruzione elettorale, sequestro di persona, frode, intimidazione, tortura, omicidio. Di fronte, una giuria sempre più attonita; attorno, un pubblico sempre più infiammato. Si tratta della prima delle Verrine, assurte poi a modello oratorio di ogni tempo. Quale lavoro d'inchiesta aveva reso possibile quella spettacolare accusa, capace d'intrattenere il popolo romano per giorni? Le imputazioni erano reali o si trattò invece di un processo politico? Seguiamo passo dopo passo Cicerone, instancabile, tenace ma non certo candido raccoglitore di prove e orchestratore di testimonianze.
11,00

Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma

Il dado è tratto. Cesare e la resa di Roma

Luca Fezzi

Libro: Copertina rigida

editore: Laterza

anno edizione: 2017

pagine: 374

Nel gennaio 49 a.C, Cesare, conquistatore delle Gallie, sfidò un ultimatum senatorio. Alla testa di alcune coorti legionarie varcò il Rubicone, pronunziando una celebre frase. Nello stesso giorno occupò Rimini, presidio strategico della terra Italia. Si spinse poi verso sud, minacciando la stessa Roma, cuore di una res publica ormai egemone sul Mediterraneo. Pompeo, incaricato di fermarlo, rispose con una mossa meno celebre ma altrettanto fatidica. Ordinò all'intera classe politica di abbandonare la città e di seguirlo, per contrattaccare dal meridione della Penisola o, addirittura, dai Balcani. Il panico fu inenarrabile. Mai i romani si erano trovati di fronte a una situazione del genere. L'Urbe, nella sua secolare storia, era stata sempre difesa, con alterne fortune, da nemici esterni e interni. A Cesare essa fu invece abbandonata, assieme al suo ricchissimo tesoro. Che cosa avvenne in quei terribili giorni? Come si giunse a una situazione tanto sconcertante? Roma era davvero indifendibile? Quali furono le conseguenze della fuga pompeiana? Per rispondere occorre ricostruire la temperie politica e istituzionale che aveva trasformato la gloriosa res publica in un sistema logoro e corrotto, nel quale ormai troppi non credevano più, e che Cesare riuscì a piegare con rapidità impressionante.
22,00

Modelli politici di Roma antica

Modelli politici di Roma antica

Luca Fezzi

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2015

pagine: 187

Quali istituzioni politiche hanno accompagnato e determinato la straordinaria vicenda storica di Roma antica? Che cosa conosciamo del loro funzionamento e della loro evoluzione? Quali sono stati i principali interrogativi della lunghissima tradizione esegetica della quale siamo debitori? In base a quali suggestioni, invece, per secoli si è reinterpretato, attualizzato e, non da ultimo, strumentalizzato il vincente - e avvincente - "modello romano" nelle sue varie declinazioni? Per quali ragioni la comprensione di concetti politici d'indubbia attualità non può prescindere dallo studio di Roma antica? Tenendo presenti questi interrogativi di fondo, l'autore propone una guida sintetica al complesso sistema politico-istituzionale romano: un sistema che, lungi dall'essere morto o troppo lontano, offre ancora molti spunti di riflessione.
17,50

Catilina. La guerra dentro Roma

Catilina. La guerra dentro Roma

Luca Fezzi

Libro: Libro in brossura

editore: Edises

anno edizione: 2013

pagine: 120

In linea con la collana che offre agili monografie biografiche, vivaci nell'esposizione e rigorose nel contenuto, il testo si rivolge sia allo studente universitario sia al lettore non-specialista appassionato di storia e attratto dal fascino dell'antichità.
9,80

Il rimpianto di Roma. Res publica, libertà «neoromane» e Benjamin Constant, agli inizi del terzo millennio

Il rimpianto di Roma. Res publica, libertà «neoromane» e Benjamin Constant, agli inizi del terzo millennio

Luca Fezzi

Libro

editore: Mondadori Education

anno edizione: 2012

pagine: 182

Rimpiangere la "res publica", tornare a Roma. In questo, alla fine del secondo millennio, gli studi antichistici e quelli teorico-politici sembrano trovare una convergenza. Se Fergus Millar evidenzia gli elementi "democratici" della tarda repubblica, Philip Pettit e Quentin Skinner individuano una libertà "neoromana", ideale civico applicabile anche al presente. Ciò si scontra, per molti versi, con la "cesura" tra antichità e modernità politica, fatta spesso coincidere con il celebre discorso di Benjamin Constant sulla "Libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni" (1819). A ben guardare, però, il padre svizzero del liberalismo costituzionale si concentra soprattutto sulla Grecia, scissa tra la "quasi moderna" Atene e l'arretrata Sparta. E Roma? È su questo che il presente volume indaga, prendendo anche in considerazione i più recenti dibattiti nell'antichistica e nella teoria politica; punti di riferimento sono il pensiero di Constant, a sua volta oggetto di reinterpretazione, e le sue innumerevoli "ricadute".
15,00

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