Libri di Luca Pesini
Saggi aretini. Anatomia di un dialetto
Alberto Nocentini
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2020
pagine: 416
I venticinque saggi raccolti nel volume sono il frutto di più di trent'anni di ricerca dedicata alle parlate delle quattro vallate aretine e in particolare del Casentino e della Valdichiana. Poco trattata dai cultori della dialettologia italiana, l'area aretina, grazie alla sua posizione di confine fra Toscana e Umbria, offre spunti interessanti per saggiare gli strumenti interpretativi della geografia linguistica e il suo dialetto è una delle chiavi più penetranti per rileggere con altri occhi le vicende travagliate della sua storia. Lo scavo etimologico del suo lessico, deposito di arcaismi inediti e di creazioni originali, rivela aspetti della cultura materiale e spirituale che di solito sono appannaggio dell'etnologia e dell'antropologia, aprendo prospettive di mondi lontani dalla nicchia a prima vista ristretta del vernacolo. Infine lo studio stratigrafico dei toponimi permette di attraversare tutte le fasi storiche del territorio e dei popoli che lo hanno abitato fino a raggiungere le radici remote della preistoria.
La paraipotassi in italiano antico
Luca Pesini
Libro: Copertina morbida
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2019
pagine: 308
La linguistica genetica di Charles Bally. Gli appunti del manoscritto BGe Ms. fr. 5034. E. Ediz. francese e italiana
Charles Bally
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 272
Come nascono i segni? In che modo si passa dal monorema del linguaggio infantile alla frase bimembre e poi a costrutti sintattici più complessi? L’ontogenesi ricapitola davvero la filogenesi? In che senso si può parlare di “origine del linguaggio” e di “lingue primitive”? Sono questi i temi principali affrontati da Charles Bally nel corso di linguistica generale del semestre invernale 1923-24. Il volume presenta gli appunti del Ms. fr. 5034 (Bibliothèque de Genève), dove il problema semiologico della vita dei segni in seno alla vita sociale, già additato da Saussure nel Cours, è studiato in prospettiva “genetica”: alla luce dei processi di acquisizione del linguaggio e delle tendenze universali osservabili nell’evoluzione in diacronia, Bally sviluppa una teoria originale sulla genesi del segno. Forte del solido metodo storico-comparativo acquisito alla scuola saussuriana, il fondatore della “stilistica” esalta gli aspetti affettivi ed espressivi della lingua e propone un metodo di analisi aperto a discipline quali la psicologia, l’etnologia, l’antropologia e la sociologia.