Libri di Luigi Baldacci
Malombra
Antonio Fogazzaro
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: XIX-448
La giovane Marina di Malombra, donna irrequieta e incline all'esaltazione morbosa, ritrova nella villa dello zio una ciocca di capelli e un breve scritto di una sua antenata morta tragicamente, e si convince di esserne la reincarnazione. Da questo spunto, che asseconda il gusto dell'autore e dell'epoca per l'occulto e il soprannaturale, si dipana l'esordio narrativo di Fogazzaro pubblicato nel 1881 alle soglie dei quarant'anni. Considerato il capolavoro del romanzo gotico in Italia, Malombra ruota attorno al male e al suo fascino misterioso: l'attrazione che esso esercita è all'origine della sensualità perversa e del cupio dissolvi sia della protagonista sia del suo spasimante, Corrado Silla, trascinato via via nel folle delirio di Marina. Fogazzaro riversa nell'opera la sensibilità ombrosa e decadente di interprete tra i più acuti della crisi dei valori etici e civili che avevano sorretto la borghesia italiana nel processo di formazione dello stato unitario, insieme ai turbamenti dell'intellettuale cattolico che si confronta con il sentimento del peccato e dell'assenza di Dio. Introduzione di Luigi Baldacci.
Bestie
Federigo Tozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: XLVIII-112
In "Bestie", uscito nel 1917 per Treves in seguito all’interessamento di Borgese, Federigo Tozzi sperimenta un genere letterario inusuale: in sessantotto brevi prose di argomento vario, personaggi, situazioni e atmosfere si accostano e si avvicendano legate da un unico filo conduttore, la presenza animale. Vipere, lumache, formiche e cardellini si affacciano e assistono silenziosi alla scena, facendo da cornice e allo stesso tempo entrando a far parte della composizione. Si tratta di vere e proprie apparizioni, nelle quali Vincenzo Cerami, autore della prefazione a questa nuova edizione del testo, vede affiorare le memorie personali di Tozzi, che nel mondo animale ritrova quella «logica misteriosa» che è anche la «stravagante preistoria di ogni uomo». Accanto ai più noti "Tre croci", "Con gli occhi chiusi" e "Il podere", "Bestie" offre l’occasione di riscoprire l’opera di un grandissimo autore del Novecento italiano. Introduzione di Luigi Baldacci. Prefazione di Vincenzo Cerami.
Poesie
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: 784
Scelta dei testi e introduzione di Luigi Baldacci. Note di Maurizio Cucchi. Dall'impressionismo paesaggistico all'evocazione memoriale, fino alla reinterpretazione in chiave simbolica del mondo classico e al tentativo di una lirica patriottica e civile, la poesia di Pascoli si conserva nel suo sviluppo singolarmente fedele a sé stessa. La suggestione del dato biografico, la forza del mito familiare, l'intima consonanza con la natura come rifugio, il senso doloroso della vita come mistero e un elegiaco amor mortis sono i temi attraverso i quali il poeta ricerca l'autentico e l'incontaminato in un continuo sforzo di adesione al reale, fra stupore e sgomento. Per la raffinata sensibilità e le sperimentazioni stilistiche e metriche, Pascoli si avvicina al decadentismo europeo e anticipa in molte sue liriche contenuti e forme della poesia del Novecento, dalle esperienze crepuscolari a certi tratti dell'ermetismo.
La melodia della purificazione
Luigi Baldacci
Libro: Copertina morbida
editore: Tracce
anno edizione: 2007
pagine: 108
I quadri da vicino
Luigi Baldacci
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2004
pagine: 260
Una raccolta dei saggi sull'arte di uno dei più importanti critici letterari del Novecento. La sua critica si distingue per un eclettismo svolto in una molteplicità d'approcci: dall'analisi filologica di autori singoli l'amatissimo Cecco Bravo, Gustave Moreau, Giovanni Fattori - ai quadri generali di epoche e movimenti - il Seicento fiorentino, la pittura di macchia, il futurismo - all'esame dei problemi teorici più scottanti -la morte dell'arte dopo la fioritura delle avanguardie, la polemica su arte e kitsch in dialettica con Eco e Broch - per giungere alla discussione del destino dell'arte nel nostro tempo.
Ottocento come noi. Saggi e pretesti italiani
Luigi Baldacci
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2003
pagine: 445
L'Ottocento è tutto e il contrario di tutto. È Verdi e Wagner. Ora si nasconde in una foresta di simboli, ora porta in luce la lotta per la vita e il progresso. Per Luigi Baldacci è il secolo che non è mai finito. I suoi miti, le sue ideologie, la ricerca di un linguaggio medio e la spinta avanguardistica sono ancor oggi moneta in corso. Detto questo, il titolo del libro, "Ottocento come noi", ha il carattere di una conseguenza. Già il pezzo d'apertura, "Il nulla secondo Leopardi", sta a indicare una linea che toccherà Verga e Pascoli per continuare nel Novecento, senza pretendere di esaurire il discorso sull'Ottocento, che fu anche il secolo dell'idillio sociale e dell'arroccamento su posizioni di strenua conservazione.
Trasferte. Narratori stranieri del Novecento
Luigi Baldacci
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 313
Dopo "Novecento passato remoto" restava da misurare un lettore di professione qual è Baldacci sul banco di prova delle letterature del mondo. Anche nel nuovo libro andrebbe bene il sottotitolo "Pagine di critica militante", che definiva il precedente; ma neppure in questa occasione l'autore ha rinunciato a un'idea centrale: se "Novecento passato remoto" puntava sullo straordinario primo trentennio del secolo scorso in Italia, la presente raccolta indica nel decennio Sessanta-Settanta il momento in cui la crisi di legittimità del romanzo europeo (esplosa già da tempo) raggiunse la sua massima ampiezza coinvolgendo il nostro paese.
Novecento passato remoto. Pagine di critica militante
Luigi Baldacci
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2000
pagine: 520
"Un Novecento alla rovescia", così potrebbe essere definito un libro che non si preoccupa di stabilire il canone del secolo a norma, fissando graduatorie e record. Un Novecento che è tutto il contrario di una "storia" (l'autore non crede alle storie letterarie), ma è piuttosto una presa di coscienza. E questo comporta una reazione al sistema delle idee ricevute, siano esse di carattere politico o tecnico-formale o astratto e combinatorio. Ne emerge un profilo di lettore inquieto ma non instabile, bizzarro e inventivo, oggi quasi unico testimone di una critica svincolata dalle ideologie anche se "militante".