Libri di Luigi Garbini
La vera storia del Requiem di Verdi 22 Maggio 1874
Matteo Marni
Libro: Libro in brossura
editore: Giampiero Casagrande editore
anno edizione: 2024
pagine: 136
Una musica tutta per sé. La musica sacra non esiste
Luigi Garbini
Libro: Copertina morbida
editore: Giampiero Casagrande editore
anno edizione: 2021
pagine: 88
Al buio si ascolta meglio. La musica nelle orecchie degli scrittori
Luigi Garbini
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2014
pagine: 132
In che modo gli scrittori parlano di musica? Che farne dei "precipitati" musicali che troviamo tra le pagine di un libro? La relazione che intercorre tra la scrittura letteraria e quella musicale, mentre mette in luce i malintesi dell'orecchio, mostra nel contempo una via per l'ingresso nel mondo dei suoni. In specie quel mondo che si è aperto con l'irruzione nel panorama della musica di Ludwig van Beethoven. Da quel momento - sembrano dire gli scrittori - la musica ha cominciato ad intrattenere una relazione privilegiata con l'oscurità, e da allora al buio si ascolta meglio.
Breve storia della musica sacra. Dal canto sinagogale a Stockhausen
Luigi Garbini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2012
pagine: 511
Se in ogni tempo e luogo l'afflato religioso ha trovato espressione privilegiata nel ritmo e nel suono, la musica che ha accompagnato le sorti della civiltà cristiana presenta una ricchezza di forme unica. Nel corso di due millenni l'eredità ebraica, i documenti conciliari, l'opera dei Padri della Chiesa, l'intervento dei pontefici hanno plasmato un corpus di generi musicali di grande raffinatezza, che nel canto gregoriano ha il suo esempio più celebre e nell'organo lo strumento elettivo. A partire dall'età moderna, a questo canone che annovera inni, salmi, oratori si sono aggiunte opere di grandi compositori ispirate alla storia religiosa o ai generi destinati al culto - come la "messa" - con le quali la musica sacra non è più associata in modo esclusivo ai luoghi consacrati e diventa parte della "grande musica". In nome di una maggiore accessibilità delle pratiche rituali, la riforma liturgica sancita dal Concilio Vaticano il ha sostituito il latino con le lingue nazionali, consegnando alla storia questo prezioso patrimonio estetico e spirituale, che oggi vive per lo più nella forma del concerto. E questo, probabilmente, il motivo dell'oblio dei musicologi italiani, che con questa breve storia Luigi Garbini interrompe dopo decenni.
Lorenzo Perosi. Tutti, o quasi, i malintesi raccolti attorno a un nome
Luigi Garbini
Libro: Libro in brossura
editore: Bam Music Italia
anno edizione: 2022
pagine: 144
In occasione delle celebrazioni per i centocinquant’anni dalla nascita del presbitero, musicista e compositore piemontese don Lorenzo Perosi (1872-1956), il libro si propone di fare il punto su uno dei protagonisti indiscussi della storia della musica, non solo sacra. Oltre che direttore della Cappella Musicale “Sistina” durante il pontificato di cinque papi (Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI, Pio XII), Perosi attraverso lo strumento degli Oratori musicali ha occupato in maniera significativa le pagine dei giornali dell’epoca e rilanciato un genere musicale in declino, raccogliendo il consenso del medesimo pubblico che amava Puccini, Mascagni e Leoncavallo. Dopo un’introduzione sintetica sulla figura del compositore alla luce della recezione della sua musica e del mutamento del gusto, Garbini illustra nel primo capitolo la comparsa di Perosi nel contesto culturale e sociale dell’Italia umbertina (Perosi antiborghese), nel successivo lo sforzo di smarcamento dalla tradizione imponendo un suo proprio stile compositivo (Contro il potere paralizzante della storia), nel terzo il mondo culturale e spirituale entro cui Perosi decide di concentrarsi sul genere oratoriale, mostrando come la scelta sacerdotale sia tutt’uno con quella artistico-musicale (Un solo Perosi), per giungere nel capitolo conclusivo ad affrontare da una parte i nodi critici legati alla sua tipica e riconoscibile modalità compositiva, dall’altra invece la specifica produzione strumentale, con un attenzione particolare ai quartetti dove invece appare il lato di un musicista imprevedibile e ancora oggi parzialmente sconosciuto (Postmoderno ante litteram?). Corredato di un prezioso apparato critico che fornisce non solo i riferimenti ma anche i brani direttamente interessati all’illustrazione del pensiero, il libro si pone l’obiettivo di avviare uno studio più approfondito nei confronti di un personaggio controverso e spesso malinteso.
Breve storia della musica sacra. Dal canto sinagogale a Stockhausen
Luigi Garbini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2005
pagine: 511
Se in ogni tempo e luogo l'afflato religioso ha trovato espressione privilegiata nel ritmo e nel suono, la musica che ha accompagnato le sorti della civiltà cristiana presenta una ricchezza di forme unica. Nel corso di due millenni l'eredità ebraica, i documenti conciliari, l'opera dei Padri della Chiesa, l'intervento dei pontefici hanno plasmato un corpus di generi musicali di grande raffinatezza, che nel canto gregoriano ha il suo esempio più celebre e nell'organo lo strumento elettivo. A partire dall'età moderna, a questo canone che annovera inni, salmi, oratori si sono aggiunte opere di grandi compositori ispirate alla storia religiosa o ai generi destinati al culto - come la "messa" - con le quali la musica sacra non è più associata in modo esclusivo ai luoghi consacrati e diventa parte della "grande musica". In nome di una maggiore accessibilità delle pratiche rituali, la riforma liturgica sancita dal Concilio Vaticano il ha sostituito il latino con le lingue nazionali, consegnando alla storia questo prezioso patrimonio estetico e spirituale, che oggi vive per lo più nella forma del concerto. E questo, probabilmente, il motivo dell'oblio dei musicologi italiani, che con questa breve storia Luigi Garbini interrompe dopo decenni.