Libri di Manuela Manfredini
Dizionario italiano Sabatini Coletti
Francesco Sabatini, Vittorio Coletti, Manuela Manfredini
Libro: Libro rilegato
editore: Hoepli
anno edizione: 2024
pagine: XX-3080
Con oltre 3.000 pagine, 115.000 lemmi e varianti, 45.000 sinonimi, 156.000 accezioni, oltre 90.000 esempi e citazioni, 41.000 locuzioni e sinonimi, 83.000 etimologie e 82.000 datazioni, il Dizionario Italiano Sabatini Coletti definisce con chiarezza e precisione il lessico dell’italiano comune, specialistico e della tradizione letteraria, con particolare attenzione al dinamismo della lingua italiana. Interamente rivisto e aggiornato, il DISC è da oltre due decenni il punto di riferimento per chiunque voglia conoscere e comprendere le caratteristiche della lingua italiana e il suo funzionamento. Novità assoluta di questa edizione è l’indicazione a lemma della forma femminile per ciascun sostantivo e aggettivo, secondo una visione inclusiva e moderna della società e della lingua che la rappresenta.
L'aspra disarmonia. Lingua e scrittura in Edoardo Sanguineti
Manuela Manfredini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2021
pagine: 288
Poeta, romanziere, traduttore, drammaturgo, critico letterario, teatrale e musicale, critico dell'arte e del cinema, Edoardo Sanguineti (1930-2010) è stato uno dei maggiori intellettuali italiani del secondo Novecento. La sua vasta produzione, i molteplici campi di interesse, la presenza sulla scena culturale italiana ed europea ne fanno una figura particolarmente complessa e affascinante. Nei dieci saggi che compongono il volume, i principali ambiti della produzione di Sanguineti (poesia, romanzo, traduzione) vengono posti in dialogo e indagati con strumenti linguistici e letterari. Così, attraverso l'analisi puntuale dei testi e la verifica degli assunti teorici si entra nell'«aspra disarmonia» della scrittura sanguinetiana, nella sua ideologia e nel suo linguaggio. E dalle prospettive dei singoli saggi emerge, alla fine, il ritratto di un grande autore del nostro tempo. In Appendice al volume un importante scritto di Sanguineti sulla propria poesia.
Un Prometeo male incatenato. Gian Pietro Lucini, le opere, le carte
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 268
Nel gennaio del 1914, qualche mese prima di morire, Gian Pietro Lucini confessò di avere in sé un "Prometeo male incatenato", cui la sua opera era idealmente dedicata. Mito dell'antiveggenza e dell'assalto al cielo, Prometeo incarna bene, in emblema, la produzione luciniana, caratterizzata dal rovello perpetuo di progetti concepiti, modificati, abortiti, ma anche felicemente e pienamente realizzati. Presentate in diverse occasioni, a Genova, tra il 2015 e il 2016, nell'ambito del progetto di ricerca "Per una nuova lettura dell'opera di Gian Pietro Lucini", le indagini raccolte in questo volume muovono da un confronto serrato con l'opera e le carte d'archivio dello scrittore lariano, per approdare alla definizione di nuove e coerenti piste di ricerca. Dai saggi di Marco Berisso, Livia Cavaglieri, Lia Raffaella Cresci, Fausto Curi, Pier Luigi Ferro, Manuela Manfredini, Francesco Muzzioli, Gian Luca Picconi, Francesco Sberla-ti, Erminio Risso, Fabio Romanini e Franco Vazzoler emerge uno scrittore dal profilo complesso e multiforme, inquieto e fremente, ma anche razionale e analitico, che ha saputo oltrepassare la consuetudine.
Oltre la consuetudine. Studi su Gian Pietro Lucini
Manuela Manfredini
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2014
pagine: XI-149
"È un poeta minimo ed oscurato dalle effemeridi effervescenti, reclamate e poco stabili d'Italia nostra e modernissima; un poeta orgoglioso, certo non intonato al coro delle voci rigovernate, ingentilite e direttrici, mal notato per indisciplinatezza anche sui registri delle regie questure del regno, che torna a rappresentarsi anomalo e deciso a rimanerlo. Egli vi assicura che difficilmente potrà rimettersi nel gregge; anzi è più deliberato a combatterlo sopra qualunque prateria lo veda a brucare, [...] perché si pregia di aver 'oltrepassato la consuetudine'". Oltrepassare, sorpassare, andare "oltre la consuetudine": questo il programma poetico che Gian Pietro Lucini lancia dalle pagine del "Verso Libero" contro tutte le Accademie e contro il principio di autorità "delle leggi, delli altari, delle caserme, delle grammatiche, della prosodia"; un programma che, come testimoniano i saggi raccolti in questo volume, trova applicazione nelle sue opere su diversi piani (metrico, linguistico, tematico). Alieno dalla "tabula rasa" dei valori del passato, propugnata dal Futurismo e dal suo cantore Marinetti, Lucini procede lungo le vie dell'estenuazione interna dei generi e degli istituti letterari, dello straniamento e del paradosso, per denunciare l'assunzione acritica delle idee dominanti e per proporre una visione decentrata, emarginata ma libera e violentemente critica.