Libri di Marcello Gallo
Babbule
Marcello Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2025
pagine: 96
La scansione ritmico-poetica tratteggiata da Gallo è ampia e i suoi componimenti, sorretti dall'amore – che diventa fulcro, spiegazione e approdo – prendono corpo a partire dai resoconti esperienziali. Una delle scelte stilistiche della raccolta è quella di far leva pure sul dialetto, da intendere come vera e propria lingua a sé stante in grado di cogliere in modo più particolareggiato alcuni sentimenti e determinati scorci del vissuto.
Le formule assolutorie di merito. Art. 530 c.p.p.
Marcello Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 152
Lineare, nella sua complessità, la struttura della norma reale: racconto del fatto, della vicenda umana, da cui derivano certe conseguenze e, a far seguito, racconto di queste conseguenze. Se consideriamo la forma normativa presentata dagli ordinamenti moderni – come sempre, quando si parla di modernità dobbiamo fare i conti con il carattere assolutamente relativo del concetto: non ci stupiremo se nel nostro discorso la modernità coincide con quello che chiamiamo diritto della tarda Repubblica romana –, se guardiamo, dicevo, agli ordinamenti moderni, la sequenza “se” “allora” è realizzata dalle regole secondo le quali condizione ed effetti condizionati vanno la prima accertata, i secondi proclamati e applicati.
Appunti di diritto penale. Volume Vol. 2/2
Marcello Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2001
pagine: XII-248
Appunti di diritto penale. Volume Vol. 1
Marcello Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2002
pagine: XVIII-254
Appunti di diritto penale. Volume Vol. 3
Marcello Gallo
Libro
editore: Giappichelli
anno edizione: 2003
pagine: VIII-288
Appunti di diritto penale. Volume Vol. 4
Marcello Gallo
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2006
pagine: XI-247
Moralité
Marcello Gallo
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2011
pagine: 216
"Uno sguardo dal ponte. Gettato da Marcello Gallo, professore di diritto penale e avvocato: protagonista, da parlamentare, delle più importanti riforme di quel sistema di giustizia. Il ponte unisce due territori divisi, ma inseparabili: quello del diritto e quello dell'azione politica. Nella vita della Repubblica li attraversa, li bagna e ne conforma le rive, il fluido della esperienza giuridica che ha fonte nelle norme costituzionali. E dal ponte si coglie il progressivo mutamento della considerazione del ruolo che esse svolgono: norme di diritto, come le altre, all'apice dell'ordinamento, rispetto al quale si pongono a criterio di legittimità, ma con tutte le caratteristiche proprie delle proposizioni a cui attribuiamo qualifica di giuridicità. Questa la specola dalla quale l'autore guarda periodicamente, da più di un decennio, casi, questioni, manierismi e tic della nostra giustizia: su ogni tema la sintesi, la postilla, che dà ragione del criterio di osservazione e del titolo. Moralités." (Gaetano Insolera)
Appunti di diritto penale. Volume Vol. 5
Marcello Gallo
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: XII-139
Questo scarno libretto dice subito ciò che l'autore vuole che sia detto. Sin dalle prime righe ne è enunciato il filo conduttore: l'idea, anzi, per motivi etico-sociali, l'esigenza, di predicibilità del diritto. Come dire, la necessità di un scrittura delle regole che consenta, nei limiti del possibile, una sicura guida dell'azione: il diritto strutturalmente non identificabile con il comando diventa, in quanto realizzazione nei fatti di giustizia retributiva, comando. Su questa via si guarda all'istituto della capacità di intendere e di volere in diritto penale: certamente per quello che in proposito è espressamente sancito, andando però oltre il dictum. La ricognizione del reale non sembra sufficiente quando il reale non detta alla condotta tutti i canoni di riferimento: nel caso nostro più che alla condotta dei destinatari, alla condotta di quella particolare fascia di interpreti che sono i giudici. Con l'avvertenza che non si propongono soluzioni di merito; si formula solo l'istanza che l'ordinamento fornisca soluzioni "pubbliche" e, quindi, oggettive, sottraendo il discorso al privato, spesso quanto mai pregevole, ma sempre soggettivo.