Libri di Marco Bazzini
Daniel Spoerri. Riordinare il mondo. Ediz. italiana e inglese
Marco Bazzini
Libro: Libro rilegato
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 136
"Il Quadro-trappola rappresenta per me il momento in cui ho trovato la mia vera strada, in cui, per così dire, ho preso in mano il filo di Arianna, che non mi portò fuori dal labirinto, ma almeno mi diede qualcosa cui potermi aggrappare, nel mio procedere a tentoni". (Daniel Spoerri)
Abitanti. Arte in relazione. Catalogo della mostra (Pistoia)
Bruno Corà, Marco Bazzini, Mauro Panzera
Libro
editore: Gli Ori
anno edizione: 2001
pagine: 96
Mauro Staccioli. All'origine del fare. Ediz. italiana e inglese
Gillo Dorfles, Luca Massimo Barbero, Marco Bazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Corraini
anno edizione: 2008
pagine: 240
Questo volume è dedicato in modo particolare alla metodologia progettuale di Mauro Staccioli, al suo modo di produrre idee e svilupparle creando installazioni e opere. Dalle prime ricognizioni fotografiche in situ ai primi disegni, ai fotomontaggi fino ai progetti esecutivi e alla fase di costruzione. Una panoramica sulle installazioni di Staccioli è presentata da accurate schede (compilate da Maria Laura Gelmini usando testi dello stesso Staccioli) e un ricco apparato iconografico comprendente disegni, schizzi e fotografie di Mauro Staccioli.
Luciano Ori. Visita al museo
Marco Bazzini, Lucilla Saccà
Libro
editore: Centro Luigi Pecci
anno edizione: 2009
pagine: 127
Gianni Ruffi. Richiami
Marco Bazzini
Libro: Copertina rigida
editore: Gli Ori
anno edizione: 2012
pagine: 48
Chiara Dynys. Poisoned flowers
Marco Bazzini
Libro: Copertina rigida
editore: Prearo
anno edizione: 2015
Andrea Mastrovito. Here the dreamers sleep. Ediz. italiana e inglese
Matilde Amaturo, Marco Bazzini, Eugenio Viola
Libro: Libro in brossura
editore: Maretti Editore
anno edizione: 2015
pagine: 104
La mostra di Andrea Mastrovito Here the dreamers sleep prende spunto dalla storia della famiglia Andersen e dal progetto futuristico di Hendrik Christian riguardante il World Center of communication, arrivando ad affrontare il tema universale dell'utopia, come chiarisce Eugenio Viola nel testo critico in catalogo. "Questa mostra essenzialmente declina un percorso sull'utopia, Hendrik Christian Andersen era un eccentrico sognatore. Allo slancio utopico del modello di partenza, declinato in tutta la sua classica magniloquenza, Mastrovito aggiunge il contrappunto distopico del presente, cui fa riferimento lo stesso titolo della mostra, preso in prestito dalla frase incisa sulla tomba di famiglia degli Andersen, al cimitero acattolico di Roma: Here The Dreamers Sleep". Nelle cinque stanze della casa-museo, l'artista riporta in vita l'epopea familiare dello scultore Hendrik, della madre Helene, del fratello pittore Andreas, con la moglie e mecenate Olivia Cushing, evocandoli attraverso riproduzioni da giardino di capolavori scultorei, che diventano personificazioni allegoriche dei quattro membri della famiglia.