Libri di Marco De Biasi
Dal Montello a Belluno con Gaetano Leali. 28 ottobre - 1 novembre 1918
Marco De Biasi, Sergio Leali
Libro: Libro in brossura
editore: De Bastiani
anno edizione: 2025
Le vicende di un giovane ragazzo mantovano si intrecciarono e si legano indissolubilmente con la città di Belluno. Ripercorreremo la strada verso la vittoria percorsa da Gaetano Leali, un giovane ufficiale classe ’99, catapultato dagli eventi in prima linea nel teatro di guerra del Montello.
Innovazione a misura di PMI. Digitale e intelligenza artificiale per una trasformazione sistemica
Marco De Biasi
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2025
pagine: 256
L’ondata di evoluzione tecnologica ci pone di fronte a una serie di scelte che dobbiamo affrontare nel nostro ruolo di professionisti, imprenditori ed esseri umani. Come tali dobbiamo essere consapevoli di due fatti: il primo è che nella maggior parte dei casi, prima di pensare a ciò che ci riserva la tecnologia del futuro, dobbiamo sapere che resta ancora molto da fare per catturare il valore che la tecnologia presente può portare oggi alle nostre imprese; il secondo è che per trarre beneficio da questa nuova ondata di innovazione dobbiamo esserci dotati delle competenze e delle tecnologie che hanno caratterizzato la precedente. Questo passaggio, prima ancora culturale che metodologico o tecnico, è alla base della systemic digital transformation che le imprese leader stanno affrontando con successo. L’idea di questo libro, in fondo, nasce proprio da qui: contribuire alla diffusione di una «cultura sistemica» del digitale e dell’innovazione nel panorama manageriale e imprenditoriale italiano e – grazie anche alla descrizione di oltre sessanta casi concreti – consentire alle imprese di dotarsi degli strumenti per la creazione di nuovo e persistente valore.
Vajont. La fine di un'epoca
Marco De Biasi
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 120
Con questo progetto fotografico dedicato alla tragedia del Vajont ho cercato di rappresentare un mondo irrecuperabile in cui il tempo non è stato vissuto, gli oggetti sono scomparsi, le vite sono andate perdute. Attraverso un’energia disumana che ha bruscamente annientato il passato e aperto un varco verso l’ignoto, in pochi istanti si è venuto a creare un salto dimensionale in cui vittime e sopravvissuti hanno visto concludersi un’epoca. Le foto, attraverso l’accompagnamento del testo narrativo, descrivono la diga come il limite, spaziale e temporale, al di là del quale tutto muta, cambiando significato e direzione. La diga viene rappresentata come confine tra gli opposti che governano l’esistenza. Il progresso diventa stento e disperazione, la forza cinetica si trasforma in tensione statica e disorientamento, tutto ciò che dovrebbe portare vita restituisce morte. Di fronte all’inevitabilità del Fato, non resta che sopportare il peso dell’esistenza, aggrappandosi a ciò che è possibile afferrare. Alcuni sono costretti a rimanere spettatori per sempre, altri riescono a trovare una nuova luce che aiuti i posteri a non commettere gli stessi irreparabili errori.

