Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Cierre edizioni

I Pretto. Una famiglia veneto-ligure alla conquista del mercato globale (1826-1961)

Antonio Fabris

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 136

La sede comunale di Cornedo Vicentino è collocata nell’incantevole villa Pretto, circondata da un bellissimo parco. Tutti in paese conoscono la villa, ma dei proprietari si sa molto poco, solo che erano ricchi e che venivano da Genova. Questo libro colma ora un vuoto portando alla luce l’avvincente storia di una famiglia di imprenditori che rischiava di rimanere nell’oblio senza l’accurata ricerca di Antonio Fabris. Il capostipite, Eugenio Pretto, nasce nel 1826: la sua è una famiglia numerosa del Veneto rurale. Nel 1848 partecipa ai moti risorgimentali combattendo contro gli austriaci a Vicenza. Per sottrarsi alla leva emigra prima in Svizzera e poi a Genova, nel Regno di Sardegna. Nel giro di pochi anni si inserisce nel settore agroalimentare divenendo uno dei più importanti imprenditori italiani dell’epoca. Introduce per primo in Italia il metodo Appert per la conservazione degli alimenti e partecipa a Esposizioni mondiali, vincendo la medaglia d’oro nel 1873 a Vienna e quella d’argento nel 1880 a Berlino. Avvia uno stabilimento per l’inscatolamento degli alimenti a Genova e poi un altro a Chioggia e, nel 1872, insieme ad altri soci, rileva la Tonnara Saline di Stintino in Sardegna. In seguito, nel 1873, avvia uno stabilimento per la conservazione del pesce a Favignana, ma dopo pochi anni lo cede alla potente famiglia Florio. Espande l’attività di pesca anche in Spagna, divenendo socio della tonnara di Torregorda. Durante la guerra di Cuba rifornisce di carne in scatola l’armata spagnola. In seguito diventa un importante fornitore della Marina italiana. Alla morte gli succede il figlio Giuseppe Alberto, che prosegue l’espansione aziendale avviando uno stabilimento a Candas e in altre località dei Paesi Baschi spagnoli. Successivamente, insieme ad altri imprenditori, acquisisce la Florio Tonnare di Favignana. Accanto ad Alberto va ricordata la moglie Maria Cassanello con i fratelli, che collaborano all’attività imprenditoriale. Purtroppo però la vita di questa coppia è stravolta dalla morte prematura dei due figli Pierino, a soli 14 anni, ed Eugenio, a 41. Il loro ricordo permane grazie alla Fondazione Pretto Cassanello che elargisce borse di studio a studenti di Genova e Cornedo Vicentino.
22,00

Guida di Vicenza. Ediz. anastatica

Franco Barbieri, Renato Cevese, Licisco Magagnato

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 624

Nel lungo itinerario delle guide di città, la Guida di Vicenza di Barbieri, Cevese e Magagnato rappresenta per la città berica un’autentica pietra miliare. Data alle stampe in prima edizione nel 1953 e riedita, ampliata, nel 1956 (la versione che qui si propone), essa ha saputo fondere l’idea tradizionale della guida con un’impostazione metodologica innovativa e moderna, in grado di registrare non solo l’essenza più genuina della Vicenza storica, ma anche il ruolo in divenire di una città che nei primi anni Cinquanta, dopo le dolorose ferite inferte dalla guerra, era in lenta, progressiva rinascita e trasformazione. Dar conto della facies urbana e, contestualmente, della storia secolare del territorio berico rappresentava pertanto una sfida che i tre giovani studiosi hanno saputo non solo cogliere, ma anche sviluppare nel migliore dei modi. La Guida di Vicenza di Barbieri, Cevese e Magagnato è a tutt’oggi “la” guida di riferimento: uno strumento imprescindibile per quanti si occupino di arte e architettura vicentine. Fortemente voluta dai figli dei tre studiosi, questa edizione anastatica – aperta da un’introduzione critica di Luca Trevisan – è dunque preziosa e necessaria.
24,00

Raccontare la tragedia del Vajont. Da Tina Merlin a Dino Buzzati, tra inchieste, polemiche e memoria

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 88

Il famoso articolo che Dino Buzzati scrisse, per il «Corriere della Sera», subito dopo la tragedia del Vajont è un tema spinoso che da sempre ha infastidito e turbato i bellunesi. Perché quell’articolo non piacque a molti? Perché a distanza di anni le critiche e il malumore serpeggiano ancora? Perché lo scrittore, bellunese di nascita e milanese di adozione, non venne capito? Quali gli scenari del tempo? Queste e molte altre sono le domande alla base della scelta di andare a fondo sull’argomento, cercando di tornare indietro nel tempo, confrontando e studiando le diverse voci, prima su tutte quella di Tina Merlin, la giornalista che più di chiunque altro seppe raccontare la verità di quei terribili giorni. Ne è nato un convegno, organizzato dall’Associazione culturale Villa Buzzati San Pellegrino-Il Granaio, che mirava non tanto a riabilitare Buzzati, quanto piuttosto ad aprire un dialogo fra realtà diverse che potesse aiutare a capire come i giornalisti dell’epoca si confrontarono con il momento storico e politico italiano.
12,00

Flora Euganea

Rizzieri Masin, Adriano Camuffo, Graziano Favaro, Leonardo Filesi, Cesare Lasen, Bruno Pellegrini, Silvio Scortegagna, Mariacristina Villani

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 848

La flora dei Colli Euganei, con 1652 piante vascolari e 188 briofite, rappresenta uno straordinario patrimonio di biodiversità, racchiuso in meno di 200 Km2. Per tutte le tracheofite vengono indicati il nome scientifico, l'autore, la forma biologica, la corologia, i sinonimi, il nome volgare, il nome in dialetto padovano quando possibile, la frequenza, la distribuzione nel territorio, l'ecologia, l'epoca di fioritura o di sporificazione, il primo scopritore a partire dal secolo XVI e il grado di rischio in base alla Lista rossa dei Colli Euganei e alla Lista rossa del Veneto. Per tutte le briofite vengono indicati il nome scientifico riferito, l'ecologia, la frequenza e la distribuzione nel territorio. Un migliaio di entità viene accuratamente descritto attraverso apposite schede accompagnate da un'adeguata documentazione fotografica. L'opera contiene anche alcune unità riguardanti il clima, la geologia, la vegetazione e gli habitat, utili a comprendere la specificità della flora euganea. Si configura, quindi, come un manuale adatto non solo agli esperti, ma anche a tutti coloro che desiderano conoscere meglio un territorio unico in Italia.
40,00

Quei de la bola. Il gergo della vecchia mala veronese

Alfredo Nicoletti

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 120

Quando Quéi de la bòla, così si chiamavano i vecchi malavitosi veronesi, volevano celare il loro dire alla gente comune o a Quéi de la giùsta, le forze dell’ordine e i giudici, usavano un gergo caratteristico, l’Amaro, un linguaggio criptico con lontane radici nell’antico Furbesco, la parlata oscura dei malandrini e dei vagabondi medievali. Un linguaggio che nel corso degli anni si era arricchito di parole trasformate nella forma e mutate nel significato, prese a volte da altri dialetti o da altre lingue come il tedesco, il francese, l’ebraico, il romi. Una lingua difficilmente codificabile, sfuggente, misteriosa per chi a quei mondi criminali non apparteneva, nemica di ogni regola come nemici delle regole erano Quéi de la bòla, le vecchie canaglie che la conoscevano e la parlavano.
11,50

La Resistenza vicentina. Studi e ricerche

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 976

Frutto di un ampio progetto di ricerca promosso da Istrevi, questo volume offre un’analisi corale, multidisciplinare e aggiornata della Resistenza nella provincia di Vicenza: una storia “magnifica” e sanguinosa, ancora ricca di aspetti inesplorati. Gli studi raccolti spaziano dall’organizzazione militare delle formazioni partigiane alle operazioni di controguerriglia nazifasciste. La Resistenza viene indagata nei suoi luoghi simbolo – da Schio e Thiene, all’Altopiano di Asiago e al Monte Grappa – e nei suoi temi fondamentali: il ruolo vitale delle donne vicentine, il coinvolgimento del mondo cattolico, la deportazione nei lager nazisti e le operazioni di salvataggio di oppositori ed ebrei, il ruolo delle commissioni interne nelle fabbriche e dell’organizzazione Todt, i rapporti con gli Alleati. Arricchiscono il quadro i profili di figure emblematiche e una sezione dedicata alla rappresentazione della Resistenza nella letteratura e nel cinema, con riferimenti ad autori come Meneghello e Rigoni Stern. Un’opera di riferimento indispensabile per gli studiosi e per quanti vogliono comprendere a fondo la complessità della lotta che ha fondato la democrazia italiana.
38,00

Ricettario di Anonimo padovano. Secolo XV

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 384

Il ricettario manoscritto di Anonimo Padovano, compilato sullo scorcio del XV secolo e qui integralmente trascritto nella sua versione originale, rappresenta il momento finale di un percorso culinario che riassume la gastronomia medievale a partire dalle prime compilazioni del XIII secolo. Il codice contiene un corposo nucleo di ricette copiate dalle raccolte allora circolanti e compendia la cucina praticata alla fine del Quattrocento a Padova, verosimilmente comune a tutta l’area veneta. Ma, del tutto inaspettatamente, l’anonimo autore ci consegna anche inedite testimonianze di sfarzosi conviti e la possibilità di conoscere nel dettaglio rari aspetti culinari legati a questo territorio. Le descrizioni di banchetti, di liste di pranzi e di eventi conviviali rimandano a nomi noti dell’ambiente accademico cittadino. Il manoscritto sembra anticipare le pubblicazioni a stampa che circoleranno nella prima metà del Cinquecento. Per questo motivo, alla specifica forma letteraria “macaronica” è dedicato il contributo di Otello Fabris che indaga, in modo approfondito e originale, la cucina veneta da cui trae ispirazione Teofilo Folengo, il celebre Merlin Cocai.
24,00

L'amor xe come el vento... Proverbi e saggezza popolare del Veneto

Ilia Sillo

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 180

Questa vasta raccolta di proverbi veneti trae spunto dal desiderio di rileggere e confrontare l’antica saggezza popolare con quella attuale, per ritrovarne corrispondenze o anche differenze, ma soprattutto l’universalità. I detti sono suddivisi per argomenti secondo lo schema suggerito da Dino Coltro nel suo libro "Dio non paga il sabato", e commentati tenendo conto dell’evoluzione della cultura e della società contemporanea. Attraverso questo lavoro si colgono le differenze dei valori e della mentalità rispetto al passato, ma anche il permanere di ciò che caratterizza l’umanità intera, come i sentimenti, e un certo modo di leggere la realtà, dove passato e presente convivono in un divenire senza fine.
13,50

Memorie di una partigiana. La liberazione di Giovanni di Roveda a Verona negli scritti di Concetta Fiorio

Memorie di una partigiana. La liberazione di Giovanni di Roveda a Verona negli scritti di Concetta Fiorio

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 236

Nel 1984 Concetta Fiorio redige un memoriale su ispirazione del marito Emilio Moretto, che in quel periodo la incoraggiava a parlare e a scrivere anche a nome suo. Il testo mette in risalto le figure dei gappisti che, nel pomeriggio del 17 luglio 1944, attuano la liberazione del noto antifascista Giovanni Roveda dal carcere degli Scalzi di Verona. Nell’azione muore Danilo Preto mentre Lorenzo Fava, catturato gravemente ferito, sarà trucidato un mese dopo a Forte San Procolo. Gli altri “Cavalieri dell’ideale” che partecipano all’assalto sono Emilio Moretto, Aldo Petacchi, Vittorio Ugolini e Berto Zampieri. Dal memoriale di Concetta Fiorio emergono le figure di tanti patrioti che non esitarono a mettere a repentaglio la loro vita per aiutare, curare e proteggere gli autori di una tra le più significative imprese della Resistenza italiana. A Danilo Preto e a Lorenzo Fava verrà concessa, non a caso, la medaglia d’oro al valor militare.
16,00

Un prete visionario. Don Antonio Sperti e l'orfanotrofio di Belluno

Un prete visionario. Don Antonio Sperti e l'orfanotrofio di Belluno

Leopoldo A. Cafaro

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 224

Nel 1855 il Bellunese fu colpito da una grave epidemia di colera e tra le vittime ci furono molti genitori che lasciarono i loro figli soli al mondo. Il bellunese don Antonio Sperti (1821-1898) ne fu colpito a tal punto che decise di abbandonare l’incarico di direttore del Ginnasio Gregoriano per dedicarsi ai “poveri orfanelli”. Nel dicembre 1855 prese in affitto alcune stanze dell’ex convento dei Cappuccini nella centrale piazza Campitello a Belluno e vi portò 14 ragazzi: nasceva così l’Orfanotrofio Sperti. Dopo soli tre anni don Antonio poté aprire una nuova sede più accogliente e spaziosa e in seguito, non contento, volle risanare e riaprire al culto la vicina chiesa di San Rocco, allora abbandonata. Per tutta la vita dovette far fronte ai debiti, nonché alle critiche, legati alle numerose iniziative, ma forte della sua incrollabile fede riuscì a superare tutte le difficoltà, anche in modi creativi. Sorprendenti furono le “pellegrinazioni”, vere e proprie tournée con la “fanfara” dell’orfanotrofio che percorreva, a piedi, le province del Nord Italia. Nel 1861 la fanfara arrivò (stavolta in treno) a Torino, dove don Sperti incontrò il “collega” e mentore don Giovanni Bosco.
16,00

Il Parco Valpolicella. Alla scoperta della biodiversità nelle ex cave

Il Parco Valpolicella. Alla scoperta della biodiversità nelle ex cave

Raffaele Barbetta

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 144

Il Parco Valpolicella si estende su una superficie di circa 50 ettari a cavallo dei Comuni di Fumane e di Marano di Valpolicella, in provincia di Verona. Prende origine dagli interventi di recupero ambientale dei cantieri minerari da cui l’industria Cementirossi traeva la marna e il calcare necessari a produrre il cemento nel suo stabilimento di Fumane. È chiamato anche “Parco della Biodiversità” per l’eccezionale presenza di habitat e microhabitat diversi che hanno reso possibile la diffusione di numerose specie animali e vegetali in un ambito territoriale relativamente ristretto, creando le condizioni per interessanti attività didattiche e di studio ambientale. L’autore descrive nel dettaglio i percorsi a fruizione libera all’interno del parco e i loro collegamenti con la più ampia rete di sentieri nel territorio circostante, soffermandosi a evidenziare gli aspetti ecologici e naturalistici degli ambienti attraversati. Racconta, inoltre, il processo di recupero ambientale che, in vent’anni di interventi coordinati, ha portato alla creazione degli ambienti naturaliformi che ora caratterizzano l’area.
15,00

Il campo di concentramento di Chiesanuova. L’internamento degli «slavi» a Padova durante la Seconda guerra mondiale

Il campo di concentramento di Chiesanuova. L’internamento degli «slavi» a Padova durante la Seconda guerra mondiale

Antonio Spinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 608

Per troppo tempo, nell’immaginario collettivo, i campi di concentramento sono stati associati esclusivamente all’operato tedesco, oscurando le responsabilità italiane. Quest’opera si propone di restituire la memoria del campo di concentramento di Chiesanuova a Padova, sfidando la rimozione storica e offrendo una base scientifica per la riflessione e lo studio. Grazie a un’accurata ricerca archivistica condotta in Italia e nell’ex Jugoslavia, arricchita da testi, fotografie e documenti d’epoca, il libro analizza in dettaglio la struttura, l’organizzazione e il funzionamento del campo. Getta luce inoltre sulle difficili condizioni di vita e sulla quotidianità degli internati, confrontando le visioni edulcorate dei rapporti ufficiali italiani con le dure testimonianze slovene, che denunciano fame, maltrattamenti e condizioni igieniche precarie. Il libro non si limita a descrivere il campo di Chiesanuova nel periodo di apertura tra il 1942 e il 1943, ma ne traccia anche le successive funzioni dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, dalla sua trasformazione in “transit camp” per ebrei a campo di accoglienza per i profughi giuliani, dimostrando la sua complessa evoluzione storica.
29,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.