Libri di Marco Ercolani
Sindrome del ritorno
Marco Ercolani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Convivio
anno edizione: 2025
pagine: 104
"In una collana composta da perle, Ercolani è il diamante che sigilla il cerchio col suo ritorno". (Paolo Castronuovo)
Anime strane
Marco Ercolani, Lucetta Frisa
Libro: Libro in brossura
editore: Greco e Greco
anno edizione: 2006
pagine: 160
Perturbamento
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2016
pagine: 228
Come scrive Baudelaire: «L’arte è essenzialmente demoniaca». Nel senso che ipotizziamo, "demoniaco" significa "perturbante": qualcosa che irrompe, intruso e inatteso, a sovvertire i canoni noti. L’arte, non conciliante e non prevedibile, ci fa correre il rischio della follia, per eccesso di utopie, progetti, emozioni, dolori, e ci porta a fallire. Ma esiste un’"altra follia" che consente, come direbbe Andrei Tarkovskij, il compito impossibile: «scolpire il tempo». Dare forma, non effimera, a qualcosa che traversa, ammutolisce e toglie la ragione. Non la "follia della forma" ma la "forma che la follia detta" – scarabocchio stravagante e adeguato, pericoloso “perturbamento”, così come Thomas Bernhard descrive e spalanca questo concetto: «in ogni testa d’uomo è insita una catastrofe commisurata a quella testa». Questo volume collettivo di traduzioni, saggi, poesie, prose sulla musica e sull'arte visiva, vuole essere una scia di perturbamenti diversi che minacciano la ragione, la percezione, l’emozione – minacce che rendono fragile e potente l’individuo offrendogli nuove architetture di pensiero.
Paesaggio con viandanti
Marco Ercolani, Massimo Barbaro
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2015
pagine: 86
Un'amicizia eretica. Riconoscersi in un amico, in un suo gesto. Con le parole e con la negazione delle stesse, come se l'altro fosse sempre lì, a prendere il senso nel momento stesso in cui uno lo lascia andare. Eppure ad ogni sosta, ogni contemplazione, ogni tentativo di azzeramento, di tensione verso l'orizzonte, la vita erompe, eccede, con i suoi gesti, i suoi desideri, i rumori. L'aforisma diventa la forma in equilibrio, tra il dire tutto e il non dire niente, quella centratura che tiene il passo. Una lettura che scaraventa sui muri della stanza, in continua opposizione tra la stanza e il fuori. Tra la stanza, la pagina, il chiuso, un osso dove sbattere le mani. E la natura che spalanca e respira, il sole il bosco il cielo il vento. Non un'opposizione, un ossimoro perfetto. Come il dentro e il fuori, il muro e lo specchio, la luce e l'ombra, l'infinito e il limite. Il silenzio e la parola. Sono ossimori che ci definiscono: solo su entrambi gli estremi, possiamo muoverci e pensare.
Preferisco sparire. Dialoghi con Robert Walser (1954-1956)
Marco Ercolani
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 144
In "Passeggiate con Robert Walser" il critico Carl Seelig descrive vent'anni di incontri e di colloqui con il grande scrittore di Biel. In "Preferisco sparire" il vecchio scrittore, degente dell'ospedale psichiatrico di Herisau, conversa con lo psichiatra ventottenne Karl Weiss, allora tirocinante di quell'istituto. La conversazione è, in realtà, un lungo monologo, che Ercolani immagina svolgersi fra il giugno del 1954 e il dicembre del 1956, e rispecchia il pensiero dell'ultimo Walser sul segreto della scrittura. Il titolo del libro deriva da una frase che lo scrittore ripete, come ossessivo refrain, nei momenti di estrema malinconia.
Il muro dove volano gli uccelli
Marco Ercolani, Lucetta Frisa
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arcolaio
anno edizione: 2013
pagine: 187
Turno di guardia
Marco Ercolani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Canneto Editore
anno edizione: 2012
pagine: 120
Si minore
Marco Ercolani
Libro: Libro in brossura
editore: Smasher
anno edizione: 2012
pagine: 92
Da dove provengono le visioni che ci consegnano questi nuovi versi di Marco Ercolani? Esse sembrano venirci incontro un attimo prima del loro dissolvimento, colte nel loro passaggio segreto, in quella zona di confine, prossima e familiare insieme, in cui poesia ed esistenza si sfiorano e poi si tramutano l'una nell'altra, per dileguarsi infine nell'ombra totale.
L'opera non perfetta
Marco Ercolani
Libro: Libro in brossura
editore: Nicomp Laboratorio Editoriale
anno edizione: 2010
pagine: 124
Nessuna follia, in sé, produce nessuna opera: ne è però il substrato, il materiale primario. E l'artista è il cavo conduttore attraverso cui l'energia dell'atto creativo può tradursi in forme intelligibili. Certi eccentrici destini di artisti, che culminano nella malinconia, nella schizofrenia o nella morte violenta, sono comprensibili nel momento in cui l'arte è vissuta come un "pensare oltre", che provoca la vita oltre i limiti della sua percezione.
A schermo nero
Marco Ercolani
Libro: Copertina rigida
editore: QuiEdit
anno edizione: 2010
pagine: 314
L'universo del cinema, l'arte più giovane dello scorso millennio, è un universo ipnotico che stimola l'immaginazione a creare, ricreare, montare e smontare nuovi e antichi sogni. Intorno alle diverse anime del cinema questo libro intreccia un caleidoscopio di poetiche, appunti, lettere, interviste, confessioni, che registi, attori, produttori, direttori della fotografia, dagli anni del muto fino ai nostri giorni, potrebbero avere scritto o pensato. A schermo nero, come suggerisce il titolo, viene dall'oscurità di una visione interiore che riflette le sue tenebre per illuminarle. Nel film "Io sono un evaso", un'amica chiede a Paul Muni, ex galeotto, vittima di soprusi e ingiustizie: "Come vivi?". Pochi secondi dopo lo schermo si fa nero e la voce dell'attore sibila, pianissimo, la risposta: "Rubo". L'augurio è che il cinema contemporaneo (e la letteratura, e l'arte in generale), non dimentichi il misterioso silenzio, la zona d'ombra iniziale da cui ha preso origine, e da lì ricavi la linfa di un futuro sempre e ancora da inventare.
Discorso contro la morte
Marco Ercolani
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2008
pagine: 114
Esistono nodi irrisolti e dolenti, nella vita e nell'opera di un artista, che non invitano a spiegare o a capire ma ad indagare ancora, come se certe domande esigessero sempre, dal mondo dei vivi, una risposta. A partire da tracce reali e indizi verosimili - frammenti di lettere, aneddoti, cronache, taccuini - è un gioco perturbante reinventare, reimmaginare, entrare di nuovo in quelle vite e in quelle opere. Chiedere a certi destini, consegnati alle cronache della storia, di tornare "incompiuti", di esibirsi sul palcoscenico di un racconto fantastico per svelare ancora il loro segreto. Pur restando tale, quel segreto ci parlerà di come, fin dall'inizio, l'arte non sia stata che un lungo combattimento per la ricerca di una verità poetica, intima e assoluta, da conquistare attraverso le meraviglie della finzione.