Libri di Margherita Guelfo
Il grande gruppo. Osservazione psicoanalitica di istituzioni e insiemi sociali ai margini del caos
Margherita Guelfo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Un Grande Gruppo nella sua oscillazione nel reale e nel mentale tra lo stato di massa e quello istituzionale si racconta non come oggetto di una ricerca ma come soggetto stesso della ricerca di cui i suoi studiosi, sul confine tra il loro Io e il Noi gruppale che li contiene, si fanno i corali portavoce. Questo insieme è qui esplorato ed espresso nei confini reali e immaginari (luoghi, dimensioni); nella complessità delle sue relazioni multilivello (individui, piccoli gruppi, istituzioni, società); nelle sue origini dal Caos e nei suoi costanti rapporti con esso (psicosi); nell’enorme carica energetica (assunti di base) che al suo interno lo coagula e lo frammenta in scismi, conflittualità, ideali, passioni; nelle parabole evolutive che tendono a definire e indirizzare i suoi percorsi processuali; nella fluttuazione tra una dimensione razionale, che origina gruppi di lavoro e istituzioni, e una affettiva che gestisce la sua sopravvivenza ed espansione come gruppo. Il materiale antropologico osservato è tratto da svariate condizioni gruppali (cliniche, didattiche, esperienziali di vario tipo) in Italia e all’estero, in diversi momenti della vita dell’autore stesso. Il Grande Gruppo è osservato, nelle sue parabole, attrattori strani e processi catamnestici, usando dispositivi psicoanalitici. Nella nuova situazione gruppale, diversa da quella classica, il setting diviene multistrato, il transfert è sincronico e l’interpretazione agìta in una forma più consona a esprimere gli stati di coscienza ed i linguaggi emozionali unitari e identitari della trasformazione da duale a plurale del Grande Gruppo.
Manicomio addio! Storia di un viaggio psicoanalitico dentro gli strumenti della psichiatria
Margherita Guelfo
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2017
pagine: 180
C’era una volta una combriccola di sub napoletani che rintracciò la triremi dei loro avi marinari adagiata su un fondale al largo nel golfo. Nelle sue anfore sigillate, un vino conteneva ancora un fuoco innovativo dal retrogusto amaro. Il precoce naufragio ne impedì la circolazione. Quel nettare depurato avrebbe potuto infondere nuovo coraggio ai prossimi argonauti della psichiatria? Il libro riunisce il lavoro di due gruppi separati dal tempo e da una significativa catastrofe trasformativa e risulta essere l’autobiografia complessa di un’entità che potremmo dire “postumana”: simultaneamente cioè di un individuo, di un gruppo, di un'ideologia, di un’epoca, scritta in un clima di nostalgia affettiva da un gruppo di discendenti. Il gruppo dei contadini e marinari è l'antenato di quello degli enologi e sub. Ciò che li accomuna è la curiosità passionale di studiare psicoanaliticamente le istituzioni utilizzando i loro insiemi gruppali, nella speranza di risvegliarle dal loro coma farmacologico o comportamentale. Una specie di second tought bioniano, in cui su vecchi testi rivoluzionari viene stratificata una rilettura attualizzante.