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Libri di Maria Donzelli

L'algoritmo impertinente. Effetti delle tecnologie sulle società del XXI secolo

L'algoritmo impertinente. Effetti delle tecnologie sulle società del XXI secolo

Libro: Libro in brossura

editore: La valle del tempo

anno edizione: 2024

pagine: 140

L'umanità vive in un mondo altamente tecnologico, dovuto ai progressi scientifici e alle tecnologie informatiche, caratterizzato soprattutto dal cambiamento accellerato di tutto ciò che ci circonda e dalla necessità assoluta dell'efficienza. L'algoritmo pulsa ormai nelle vite di ognuno e l'"intelligenza artificiale", resa sempre più autonoma e "generativa", rischia di sostituire l'intelligenza umana, resa sempre più passiva. L'"impertinenza" con la quale l'algoritmo si insinua sempre più in ogni aspetto della realtà pone una serie di interrogativi: L'essere umano si prepara a questo mutamento radicale o ne è già travolto? La globalizzazione e l'utopia dell'avvento del digitale hanno favorito le condizioni economiche, sociali e umane dei popoli della terra? I cambiamenti in atto richiedono nuove prospettive, nuove visioni, nuovi paradigmi interpretativi. Siamo in grado di produrre questi nuovi strumenti per governare tali cambiamenti? Un gruppo di studiosi, che fanno parte dell'Associazione no-profit "Peripli. Culture e Società Euromediterranee", riflette in questo libro sugli effetti delle tecnologie nelle società del XXI secolo, a partire dalle competenze di ciascuno: filosofia, geopolitica, tecnologia, psicologia, biologia, cultura, arte, comunicazione. Nessuno di questi studiosi rigetta il progresso che le scienze e le tecnologie producono, ma tutti sono convinti della necessità di arginarne la deriva.
15,00

L'età dei barbari. Giambattista Vico e il nostro tempo

L'età dei barbari. Giambattista Vico e il nostro tempo

Maria Donzelli

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2019

pagine: 188

Il pensiero di Giambattista Vico è una pietra miliare sulla via di una riflessione della filosofia europea attorno all'idea di modernità. La sua Scienza nuova volle proclamare, alle soglie dell'Illuminismo, una discontinuità, una svolta, un aspro confronto con le filosofie a lui contemporanee, un recupero delle origini, un modo per fare i conti con la storia e con il presente, una consapevolezza del proprio tempo. Il libro ricostruisce l'intensità di queste interazioni tra il filosofo e il suo contesto. Il rapporto di Vico con Cartesio e il cartesianesimo ci conduce nel clima culturale della Napoli tra Seicento e Settecento, mentre il percorso dalla sagesse dei moderni al concetto di «sapienza» permette di collocare la proposta vichiana nello spazio filosofico europeo che in quel momento si va determinando. La riflessione sul corso della storia, tra storia delle nazioni e storia ideale eterna, rivela l'importanza dell'immaginazione e della corporeità nel rapporto imprescindibile tra le diverse culture dei popoli mediterranei, così potentemente cantate e rappresentate dall'epica di Omero. Ed è proprio il tema della modernità in Vico e della modernità di Vico al centro di questa indagine, ricca di implicazioni e di spunti di riflessione per i nostri tempi. La questione della «barbarie ritornata», frutto della degenerazione della ragione storica, e della crisi profonda che essa determina, si rivela così come il terreno più fertile per dialogare con Vico sul disagio della contemporaneità. Il testo dell'introduzione alla Scienza nuova, con la traduzione in italiano moderno a fronte, completa il volume, aiutando il lettore a entrare nelle complessità e nelle suggestioni del grande edificio teorico vichiano.
25,00

Comparatismi e filosofia

Comparatismi e filosofia

Libro: Libro in brossura

editore: Liguori

anno edizione: 2006

pagine: 320

La comparazione è un'attività fondamentale della mente umana: seleziona rendendo possibile l'apprendimento del nuovo e creando schemi di rappresentazione sempre in movimento. La varietà dell'approccio metodologico comparativo è infinita, ma l'individuazione del tipo di comparazione adottata dalle varie discipline è determinante per comprendere la portata, oltre che i limiti, dei molteplici studi comparatistici. L'epistemologia della comparazione è dunque fondamentalmente dialettica: in virtù di essa la negazione del Sé in rapporto all'altro è un percorso privilegiato che consente di pervenire alla conoscenza più perfetta di Sé, dell'Altro e della loro relazione, che viene creata nell'atto stesso della comparazione, promettendo possibili trasformazioni.
29,99

Origini e declino del positivismo. Saggio su Auguste Comte in Italia
23,99

Natura e humanitas nel giovane Vico

Natura e humanitas nel giovane Vico

Maria Donzelli

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1992

12,91

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