Libri di Maria Grazia Messina
Unica. Sei storie di artiste italiane. Catalogo della mostra (Nuoro, 4 maggio-1 settembre 2024)
Libro
editore: Ilisso
anno edizione: 2024
pagine: 144
Assomigliava a Bonaparte. Il diario parigino di Joseph Farington (1802) tra arte, politica e spettacolo
Claudia Corti, Maria Grazia Messina
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 184
Che cosa hanno in comune un futuro Imperatore (Bonaparte), un puntiglioso ma ironico cronista del confronto e scontro tra due culture in costante guerra (il pittore Joseph Farington), e un attore statuario (John Philip Kemble), nella resa del transito culturale tra Sette e Ottocento, connotato dalla inevitabile presenza napoleonica nel panorama antropologico, artistico e culturale in senso lato? Tutto questo è quanto questo volume si propone di indagare, a partire dal Diario della trasferta a Parigi, nel 1802, di Farington e di un gruppo di noti amici artisti, Füssli, Turner, Flaxman, West. Protagonista è l’effervescente Parigi del Consolato, su cui ancora gravano le ombre del Terrore rivoluzionario, scandagliata dagli inglesi, fra diuturne ispezioni ai musei, visite agli ateliers dei rivali francesi, David, Gérard o Guérin, e attrazioni di diverso tipo, dai teatri ai salotti, dai giardini ai caffé del Palais Royal, fino alle riviste militari. Vividi comprimari, figure come l’Abbé Talleyrand o Charles Fox o Madame Récamier. Il Diario registra le più che accanite discussioni suscitate da tale turbinio di suggestioni in un acceso dibattito fra esperienze politiche, istituzioni, mentalità e pratiche di vita, sistemi del mondo dell’arte e dello spettacolo, agli antipodi, quanto in reciproca fascinazione.
Prima e dopo
Paul Gauguin
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 191
Nel settembre 1901, Paul Gauguin s’imbarca per le Isole Marchesi, un remoto arcipelago a Nord Est di Tahiti. Approdato nell’isola di Hiva Oa, si stabilisce nel villaggio di Atuana, dove acquista un terreno e con l’aiuto degli indigeni vi costruisce una grande capanna. Dovrebbe essere un nuovo inizio, ma la salute sempre più precaria, le angustie materiali e la frustrazione per il cinismo del mondo dell’arte alimentano in lui un’inquietudine crescente. La situazione precipita quando nel 1903 viene incriminato perché, difendendo alcuni nativi, oltraggia un gendarme; multato e condannato a tre mesi di carcere, muore stroncato da alcol e sifilide. Scritto da Gauguin nei suoi ultimi drammatici mesi, Prima e dopo è l’estrema confessione di un uomo che vuole mettersi a nudo: un redde rationem in note sparse, nel quale si susseguono entusiasmi e sarcasmi, incanti e disillusioni. Pensieri e ricordi fluiscono rapsodici come nei sogni: la bellezza del popolo maori, le idee sull’arte e sulla religione, la brutalità e l’ipocrisia dei presunti civilizzatori… e poi Van Gogh, Manet, Cézanne, la Bretagna, Arles e altro ancora, perché sull’arte «ci sono molte cose da dire e bisogna dirle». Introduzione di Maria Grazia Messina.