Libri di Maria Rosa Giacon
A Fiume con d'Annunzio, in Spagna contro Franco
Maria Rosa Giacon
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2023
pagine: 248
Una donna racconta: tra la Grande Guerra e l'alba del secondo conflitto, Aurora, su cui grava il peso d'una nascita illegittima, vive le avventure più diverse mossa da costante amore della libertà. Allevata in terra trentina, trova dapprima conforto nell'opera del difensore degli irredenti, il poeta-soldato Gabriele d'Annunzio, subendone il fascino al punto da raggiungerlo in seguito a Fiume. Nel frattempo però si è legata a Giacomo, un alpino del corpo degli Arditi, con cui ha concepito un bimbo, Franco. Tuttavia, impossibilitati a contrarre matrimonio, i due si separano intraprendendo strade diverse. Giacomo diviene un attivo seguace di Mussolini, Aurora, sempre più avversa al Fascismo, fugge con Franco trovando riparo a Barcellona, nel clima effervescente della neo-nata II Repubblica spagnola. Qui infine vivrà tutte le gioie dell'amore e dell'amicizia, ma anche tutti gli eventi d'una guerra fratricida tra le più feroci che la storia ricordi...
L'Innocente
Gabriele D'Annunzio
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 336
Pubblicato nel 1892 e subito oggetto di numerose critiche, varie nell'intonazione ma generalmente concordi nell'accusa di immoralità, "L'Innocente" narra la storia di un reciproco adulterio e di un assassinio. Se da un punto di vista tematico i modelli sono ancora quelli dei narratori russi, in particolare Tolstòj e Dostoevskij, è soprattutto sul piano stilistico che traspare una più matura consapevolezza di D'Annunzio: la sua prosa, infatti, si arricchisce qui di una notevole capacità inventiva ed evocativa che restituisce alla parola la tensione musicale e poetica delle primissime esperienze.
«Cara Nerissa...». Lettere di Gabriele d'Annunzio a Zina Hohenlohe Waldenburg (1907-1921)
Maria Rosa Giacon
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2019
pagine: 210
Muovendo dalle lettere di Gabriele d’Annunzio a Zina Hohenlohe, dal poeta ribattezzata Nerissa, il saggio lascia intravedere nuovi “frammenti” di vita dannunziana, l’ufficiale quanto la privata, lungo il periodo compreso tra il 1907-1908, quando lo scrittore dimorava alla Capponcina, e il 1921, anno del doloroso rientro da Fiume. Nel mezzo, il cruciale 1915 che vede d’Annunzio prender stanza a Venezia e installarsi alla Casetta rossa, l’affascinante dimora sul Canal Grande degli amici Zina e Friedrich Hohenlohe Waldenburg Schillingsfürst, ora esuli a Lugano. All’interno d’una tipologia d’analisi incrociata, il saggio si è avvalso di tutte le fonti utili a ricostruire la vicenda del poeta e tanto bene quella dei proprietari della Casetta rossa.
D'Annunzio e Fortuny. Lettere veneziane (1901-1930)
Maria Rosa Giacon
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2017
pagine: 170
Fine principale del saggio è quello di fornire una cronologia ragionata delle carte di Gabriele d’Annunzio a Mariano Fortuny, conservate a Venezia presso il "Fondo Mariutti Fortuny" della Biblioteca Nazionale Marciana: 13 lettere, cui si aggiunge un telegramma, stese tra il 1901 e il 1930, quasi tutte non datate e verosimilmente pervenute alla rinfusa. La silloge principalmente riguarda la tragedia "Francesca da Rimini", per il cui allestimento scenico d’Annunzio s’era rivolto all’artista catalano nella primavera del 1901. La ricostruzione storico-critica muove, pertanto, dal contributo di Gino Damerini, il primo a pubblicare le carte dannunziane rendendo nota l’intricata vicenda della "Francesca", che infine vide la cooperazione naufragare e il poeta rivolgersi allo scenografo Odoardo Rovescalli.
«Il suo nome è Gabriele». Le vere lettere di Barbara Leoni (1887-1889)
Maria Rosa Giacon
Libro: Libro rilegato
editore: Ianieri
anno edizione: 2013
pagine: 288
Un grande amore di Gabriele d'Annunzio - forse davvero il più grande che lo coinvolse - ha in questo epistolario il suo risvolto segreto, ma proprio per ciò più avvincente e più vero. Elvira, ma nel vortice amoroso chiamata dal poeta Barbara e Barbarella, scrive alla sorella Teresa di questa sua esperienza di vita, confidando le gioie e sempre più spesso le pene di una rapinosa passione, che segnerà per sempre la sua esistenza. È una testimonianza coinvolgente quella che Maria Rosa Giacon, già esperta dannunzista e autrice di ricerche critiche sulla letteratura tra Otto e Novecento, offre non solo ai cultori dell'opera e della vita del Vate, ma anche a chiunque sappia apprezzare i seducenti riverberi di una passionale storia d'amore.
L'Innocente
Gabriele D'Annunzio
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 250
"'L'Innocente' fotografa la crisi di una società, che, eticamente sguarnita, si avviava confusamente verso la belle epoque e il successivo disastro dell'inutile strage. E quel tanto di rimorso o di smarrimento che sopravvive in Tullio-Gabriele, e che sparirà nel futuro Vate e Comandante, ci rende 'L'Innocente' più avvincente e meno lontano." (dalla prefazuione di Pietro Gibellini)
I voli dell'arcangelo. Studi su D'Annunzio, Venezia ed altro
Maria Rosa Giacon
Libro
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 360
Lavorare sulle fonti di un autore è accedere alla sua "officina": là dove, se l'autore è un grande, i vari metalli vengono sottoposti a rifusione seguendo i percorsi di affascinanti strategie inventive. Nei cinque saggi che compongono questo volume, Gabriele d'Annunzio, forse il più noto "plagiario" della nostra letteratura, viene osservato trasvolare fra i tanti generi e stili della materia da cui trae spunto la sua ispirazione: guide didattiche e trattati d'estetica, saggistica letteraria e storia del costume, giornali di viaggio e cesellata poesia. In simile varietà, costante resta tuttavia la singolare reattività poietica che investe la fruizione del grande "rielaboratore". Registrando, dunque, i diversi apporti delle fonti, le intenzioni di questo studio sono in realtà mirate a porre in rilievo le modalità struttive dalle quali discende la creazione di d'Annunzio. E, fra i teatri prediletti dell'invenzione dannunziana, prima è la città di Venezia. Irresistibile sorcière, la Città-Donna del Fuoco è anche una potente alleata, che, per più d'un ventennio, dalla giovanile ispirazione libresca al concreto vissuto del periodo bellico, accompagnerà di volo in volo l'arte dell'"Arcangelo".