Libri di Mariagrazia Portera
Aisthesis. Pratiche, linguaggi e saperi dell'estetico. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 362
Gli esseri umani e le loro immagini. Fondamenti immaginari e performativi degli studi culturali
Christoph Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 342
Che cos’è un’immagine? Qual è il rapporto tra immagine e immaginazione? In che modo si distinguono tra loro immaginazione come facoltà umana e immaginario come bagaglio o deposito mobile di immagini? Nel tentativo di fornire una risposta, il volume esplora in maniera accurata e convincente l’ampia questione del ruolo delle immagini nella vita umana, mettendo a fuoco modi, forme e dinamiche della loro produzione, trasmissione, sedimentazione e trasformazione a livello sia individuale sia collettivo e comunitario. Frutto di oltre un quarantennio di ricerche teoriche e sul campo, l’approccio antropologico di Christoph Wulf garantisce un respiro interdisciplinare all’indagine, che tocca una varietà di ambiti di ricerca: dall’antropologia alla filosofia, dalla storia dell’arte alla psicoanalisi, dalla letteratura alle arti performative, ai rituali e alla storia evolutiva. Le immagini sono legate profondamente alla costituzione stessa del mondo e ancor più dei mondi umani, entrando in gioco in maniera strutturale nello sviluppo delle culture. Lo sguardo rigoroso, analitico e al tempo stesso appassionato dell’autore consente così di cogliere le ragioni che stanno alla base tanto della nostra fascinazione estetico-magica per le immagini – di qualunque natura esse siano – quanto delle differenze culturali proprie dei diversi modi storici di guardare alle immagini. Prefazione di Chiara Simonigh.
La bellezza è un'abitudine. Come si sviluppa l'estetico
Mariagrazia Portera
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 164
La bellezza è un’abitudine? Veniamo al mondo già dotati di competenza estetica, cioè della capacità di “sentire” il bello e di apprezzare esteticamente oggetti ed eventi o, piuttosto, ce ne formiamo l’abito gradualmente? Questo libro, con un approccio interdisciplinare al confine tra storia della filosofia, arti, biologia e scienze cognitive, mette a fuoco il “tempo lungo” dell’aisthesis: quello del suo sviluppo nella vita individuale, tra vincoli biologici e routine specifiche della nicchia entro cui siamo inseriti. L’autrice, indagando la complessa famiglia di concetti che fa capo a quello di “abito” (habit, hexis, ethos, habitude, coutume), mostra come, da un lato, l’essere umano – anche per ragioni biologiche – non possa prescindere dall’acquisizione di habits in grado di dare forma al suo esperire (soprattutto estetico); dall’altro lato, come la contemporaneità iperestetizzata sembri oggi esigere, anziché una paziente formazione di abiti, l’adozione di labili, incostanti e volubili “belle” abitudini. Attraverso un’esplorazione appassionante che muove dal pensiero aristotelico per spingersi sino alle scienze cognitive e alle neuroscienze contemporanee, il volume sottolinea il valore della condivisione d’esperienza, dell’educazione estetica sin dall’infanzia, della curiosità e dell’“apertura alle cose” come vie possibili per la coltivazione della hexis aisthetikè.
Homo imaginationis. Le radici estetiche dell'antropologia storico-culturale
Christoph Wulf
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 245
Il volume offre una selezione di saggi relativi a temi cardine della riflessione antropologico-filosofica di Christoph Wulf, sviluppata nell'arco di oltre un trentennio: le nozioni di mimesis e di processo mimetico, l'intreccio di emozione e rituale all'interno delle comunità culturali, l'educazione interculturale nella società globale, il concetto di performatività, il ruolo dell'immaginazione nella costruzione dell'umano. Intento del lavoro è far emergere in maniera sistematica il tenore profondamente estetico della prospettiva di antropologia storico-culturale sviluppata da Wulf, mostrando - attraverso gli scritti dell'autore e in sede di introduzione e prefazione ai saggi - l'importante ruolo giocato dalla dimensione estetica nella costituzione e sviluppo delle comunità culturali, nei processi di trasmissione dei contenuti culturali attraverso le generazioni e nelle relazioni educative tra adulto e bambino.
L'infanzia dell'estetica. L'origine evolutiva delle pratiche artistiche
Ellen Dissanayake
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 202
Perché "facciamo" arte? Qual è il motivo per cui le arti e i comportamenti artistici risultano così universalmente diffusi in tutte le popolazioni umane? Qual è, in termini darwiniani, il "vantaggio" che le arti assicurano (o hanno assicurato), nella storia evolutiva della nostra specie? Muovendosi con rara abilità al confine tra numerosi ambiti disciplinari, dalla psicologia dello sviluppo all'antropologia, dalla teoria evoluzionistica alle neuroscienze, dalla paleoantropologia alla storia dell'estetica, Ellen Dissanayake delinea nei saggi qui raccolti e tradotti per la prima volta in italiano una coerente ipotesi interpretativa sull'evoluzione e sviluppo delle pratiche e dei comportamenti artistici. L'origine delle arti - definite da Dissanayake making special behaviours, cioè comportamenti "che rendono speciale" il mondo intorno a noi - è nell'età infantile: siamo Homines aesthetici, già nei sorrisi, gesti e scambi pre-linguistici che ci legano, da bambini, alla madre.
Autonomia personale e dignità personale nel contesto dell'etica biomedica
Michael Quante
Libro: Libro in brossura
editore: Consorzio Festivalfilosofia
anno edizione: 2019
pagine: 28
L’identità personale in quanto personalità è un elemento essenziale alla base della bioetica medica nella sua interezza: in quali termini è possibile ridefinire la questione dell’autonomia personale?
Congetture sull'illusione. Annotazioni sul cinismo contemporaneo dalla prospettiva della storia delle idee
Peter Sloterdijk
Libro: Libro in brossura
editore: Consorzio Festivalfilosofia
anno edizione: 2019
pagine: 30
In che modo cinismo moderno e cinismo antico sono contrapposti? Invece di deridere la moralità della società, il cinismo equivale a una massa anonima incentrata sull’auto-conservazione e, di conseguenza, sull’autoinganno.