Libri di Massimo Donini
Diritto penale parte generale. Volume Vol. 1
Massimo Donini
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XXXIII-1254
L'opera in tre volumi, dei quali si pubblica ora il primo, dedicata a una trattazione del sistema penale nella sua parte generale, è il frutto di molti anni di ricerca, ma anche di didattica, sia universitaria e sia post-laurea, nei corsi per le professioni legali o la formazione di avvocati e magistrati. Essa persegue l'obiettivo di realizzare un ponte fra legislazione, cultura accademica e diritto giurisprudenziale, trattandoli costantemente insieme, in un dialogo continuo. Più stili si alternano e più tipologie di lettori sono tenute presenti. I destinatari sono infatti plurimi: lo studioso, l'avvocato, il magistrato, e gli studenti impegnati in corsi superiori e concorsi post-universitari. Il taglio resta didattico, e la ricerca della chiarezza predomina, nelle parti a caratteri maggiori, ma anche di approfondimento critico, in quelle a caratteri ridotti. La giurisprudenza è trattata come dottrina: è spesso già nel testo, riprodotta dalle decisioni delle Corti maggiori, nazionali ed europee, e inserita nel dialogo dottrina-giurisprudenza. Il progetto rimette in campo per la formazione superiore la cultura penalistica o giuridica, ma anche quella generale, nel racconto del penale come legislazione e come diritto. Storia, filosofia, politica del diritto, comparazione sono dentro a un tecnicismo sempre aderente ai testi di legge, ma anche a quelli sovralegislativi, costituzionali ed europei. Numerose schede o excursus di approfondimento si inseriscono nel testo per accompagnare il lettore in approfondimenti culturali, storici o tecnici. L'ordine degli argomenti segue una logica precisa: nulla di ciò che viene dopo si trova per caso in quel luogo, secondo le intenzioni dell'autore. La sistematica è attualizzata, con influenze di common law e di cultura tedesca (molto oltre i favolosi anni della prima metà del Novecento), ma nella continuità con la tradizione italiana, da Beccaria e Carrara in avanti. L'Europa è ovunque e trasforma profondamente tanti istituti. La politicità del penale non è mai celata dietro formule appaganti. Il lettore è chiamato a riflettere sulle norme come esseri viventi, anziché meri strumenti di logica deduttiva, e sulla dialettica dei poteri che governa il penale quale mezzo di tutela, ma anche di oppressione, dei diritti fondamentali nel mondo. L'ispirazione garantista domina le soluzioni proposte, con attenzione peraltro alla responsabilità e all'equilibrio dell'interprete nella applicazione della legge.
Riforma Cartabia. La nuova giustizia penale
Donato Castronuovo, Massimo Donini, Enrico Maria Mancuso, Gianluca Varraso
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2023
pagine: 1024
RIFORMA CARTABIA - LA NUOVA GIUSTIZIA PENALE ricostruisce e analizza la riforma Cartabia per guidare il lettore nella prima applicazione. A tali fini, il volume pone in evidenza le profonde intersezioni tra la disciplina sostanziale e la dinamica processuale, intese dal d. lgs. n. 150 del 2022 come un sistema integrato. Il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 ha completato la Riforma “Cartabia”, attuando i criteri direttivi contenuti nella legge-delega 27 settembre 2021, n. 134. Si intende così realizzare l’obiettivo ambizioso del Piano nazionale di ripresa e resilienza (P.N.R.R.) di ridurre del 25% la durata dei procedimenti penali, mediante un recupero di efficienza del sistema di giustizia penale. Si tratta forse del più incisivo intervento legislativo dall’approvazione del Codice di procedura penale del 1988. Le novità investono, infatti, l’intera sequenza procedimentale, dall’iscrizione della notizia di reato, all’udienza preliminare, al giudizio, fino alle impugnazioni e alla fase esecutiva. In stretta correlazione, si incide anche sul sistema sanzionatorio del Codice penale, sulla depenalizzazione in concreto dei reati e si introduce la prima regolamentazione organica della giustizia riparativa, che, in virtù dei suggerimenti sovranazionali, si propone di implementare forme non tradizionali di risposta al reato mediante il dialogo tra vittima e persona alla quale il reato è attribuito. Il tentativo ambizioso e risalente di valorizzare la finalità rieducativa della pena si dovrà confrontare, in via inevitabile, con le consuete ragioni di deflazione prima del processo e poi della popolazione carceraria. La curatela del volume, affidata a docenti di diritto penale e di diritto processuale penale, ne garantisce la vocazione interdisciplinare. I contributi sono redatti da qualificati esponenti dell’accademia, della magistratura e dell’avvocatura, favorendo l’analisi completa degli istituti. Il testo si rivolge a tutta la comunità di studiosi del diritto e del processo penale, ai magistrati, alla classe forense e a tutti gli operatori del diritto. L’esaustiva analisi della disciplina lo rende, inoltre, un utile ausilio per lo studio universitario.
Preventing international terrorism. European models of rewarding measures for judicial cooperators
Libro: Libro in brossura
editore: Jovene
anno edizione: 2021
pagine: 480
Populismo e ragione pubblica. Il post-illuminismo penale tra lex e ius
Massimo Donini
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 80
Il costituzionalismo non ha offerto una soluzione sufficiente alla crisi delle democrazie. La risposta contemporanea a tale crisi è il populismo e la sua ragione pubblica è una comunicazione retorica, autocelebrativa, accanto alla democrazia giudiziaria. Tale fenomeno si manifesta con tratti nazionali specifici di azzeramento del passato e di elaborazione di riforme fondate sul dialogo massmediatico "diretto" tra il leader e il popolo, corpus mysticum della Nazione. Fuori di questi canali la ragione pubblica più influente è espressa dalle alte Corti, che illustrano le forme più mediatizzate del discorso giuridico. Separata e dispersa in mille voci la riflessione fra tecnici ed élites. Il saggio consta di una parte iniziale e finale su populismo e ragione pubblica, nei loro aspetti attuali di significato politico e giuridico. Speciale attenzione è rivolta alla declinazione pubblicistica e penalistica del populismo e al suo contributo ad alcuni tratti meno conformi al sistema delle garanzie di un'evoluzione postilluministica lentamente sviluppatasi dopo Norimberga...
La «materia penale» tra diritto nazionale ed europeo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XVII-492
Nell’esperienza penale europea e nazionale, il concetto di “materia penale” tocca oggi problemi penalistici centrali, tanto da essere divenuto espressione di un nodo fondamentale del diritto penale contemporaneo: l’identificazione, per il legislatore, ma poi anche per l’interprete e i tribunali, di ciò che è “sostanzialmente penale”, al di là delle forme e delle etichette, e altresì l’individuazione dei limiti che il diritto positivo ha, se non nella qualificazione dei fatti, comunque nell’attribuzione a essi di conseguenze penali tipiche. L’evoluzione della giurisprudenza europea (C. Edu e CGUE), più di recente allargatasi anche alla giurisprudenza della Corte costituzionale, sul tema della matière pénale e del ne bis in idem sostanziale, per l’estrema aleatorietà dei criteri di valutazione succedutisi nel tempo, doveva essere portata a coscienza collettiva attraverso un impegno ricostruttivo e critico il più possibile ampio e rappresentativo degli studiosi e addetti ai lavori, teorici e pratici. A tal fine sono raccolti in questo volume i lavori presentati al Convegno nazionale dell’AIDP, sezione italiana, svoltosi presso l’Università di Modena e Reggio Emilia nel 2017, poi rielaborati e aggiornati in vista della presente pubblicazione, alla luce dei più recenti sviluppi del dibattito e della prassi. Sono quindi affrontati nell’opera in prospettiva interdisciplinare, penale, processuale penale, civile, amministrativa, europea, internazionale, non solo il tema del ne bis in idem e del cumulo tra sanzioni penali e amministrative punitive nella giurisprudenza europea e nazionale, ma anche l’identità delle sanzioni punitive non penali, i profili dell’illecito para-penale, i danni punitivi e i loro rapporti con la depenalizzazione, la rilevanza probatoria e processuale delle diverse sanzioni nei rispettivi sistemi, la loro estensione nei settori della criminalità economica, dei mercati finanziari, del diritto del lavoro, in quello alimentare etc. Responsabilità degli enti, confisca, irretroattività, disciplina della prescrizione, nel loro dipendere dalla formale o illegittima qualificazione di una materia come penale o amministrativa, sono quindi affrontate nel quadro complessivo dei contributi. Il discorso si allarga quindi alla questione centrale del concorso di reati e di illeciti: quante sanzioni (pene principali, accessorie, misure preventive, di sicurezza, sanzioni patrimoniali riparatorie, risarcitorie e ripristinatorie, interdittive, cautelari, disciplinari etc.) si possono moltiplicare per uno stesso fatto e contro lo stesso autore, e quale è il costo complessivo di questo molteplice e non coordinato sistema sanzionatorio.
Il diritto penale come etica pubblica
Massimo Donini
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2014
pagine: 80
L'idea che l'etica pubblica sia oggi circoscritta al diritto penale può sembrare una provocazione che risente di una deformazione professionale nel punto di osservazione. Nondimeno, la permanente messa sotto accusa della classe politica, insieme a quella imprenditoriale, da parte della magistratura non è solo segno di una crisi della politica, ma anche espressione del controllo della sua moralità. In un contesto culturale dove ogni etica tradizionale (cattolici, laici, comunisti, socialisti, liberali eccetera) è ormai declassata a morale privata, e dove il pluralismo e il multiculturalismo impongono che solo il diritto, mediando tra stranieri morali, sia espressione di un'etica pubblica, che pure, finché giuridica, non obbliga in coscienza, il comando più autoritario ed espressivo di un prohibiting non riducibile a onere o a tassa, è quello penale. Senza nulla concedere al pensiero che se una condotta è penalmente irreprensibile sia politicamente corretta, occorre peraltro recuperare le virtù repubblicane senza le quali ogni legge è inerme, come regola senza costume.
Europeismo giudiziario e scienza penale. Dalla dogmatica classica alla giurisprudenza-fonte
Massimo Donini
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2011
pagine: XV-212
Dal tecnicismo giuridico all'approccio costituzionalistico, all'europeismo giudiziario: questi tre passaggi storici del metodo e della cultura penale sono analizzati in prospettiva comparata attraverso il punto di vista del giudice-interprete (disposizione e norma), del professore-studioso del diritto (dogmatica e costruzione sistematica) e del legislatore (integrazione con le altre scienze). La giurisprudenza fa dottrina e fa diritto, mentre la legge penale è considerata dai Parlamenti e dalle forze politiche un puro mezzo di contrasto contro fenomeni generali. I tempi di una simbiosi felice tra dogmatica (accademica) e politica criminale (legislativa, accademicamente ispirata) sono finiti. I mutamenti epocali in atto nei rapporti tra studio teorico e politica criminale applicata, oltre che nell'evoluzione delle fonti europee e nazionali, impongono oggi di rivedere anche la gerarchia tra funzioni e scopi della pena al cospetto di un ruolo sempre più marcato della giurisprudenza-fonte e dell'input sovranazionale e massmediatico verso un uso del diritto come efficiente strumento di lotta, anziché mera forma di giustizia.