Libri di Matteo Favaro

Nel cuore della Transilvania si estende la foresta di Hoia, un luogo carico di misteri, leggende e sparizioni inspiegabili. Quando il corpo di un giovane viene ritrovato in una messa in scena tanto inquietante quanto rituale, il caso viene affidato al capitano Eva Badea, profiler esperta trasferita da Bucarest dopo un’indagine controversa. Eva non è nuova agli abissi della mente criminale, ma questa volta si trova davanti a un enigma che intreccia ferocia, simbolismo e messaggi criptici. Le indagini la conducono tra i sentieri oscuri della foresta, ma anche dentro gli intrecci politici e religiosi di una Romania ferita, dove il passato può trasformarsi in un’arma micidiale. Intanto, da un’altra parte d’Europa, una donna dal passato tormentato intraprende un viaggio verso una Kiev sotto assedio, alla ricerca di risposte che nessuno sembra disposto a darle. Due percorsi distanti, destinati a sfiorarsi in un crescendo di tensione. Tra superstizioni popolari, conflitti religiosi e verità indicibili, "La foresta del diavolo" è un thriller potente e immersivo che scava nella parte più buia dell’animo umano.

Nel cuore delle Alpi svizzere, una rinomata località turistica si trasforma in uno scenario di puro terrore quando viene scoperto il cadavere di un uomo. Il killer, un maestro del deep web, sfida la polizia e l’intera comunità mettendo in rete il filmato dell’esecuzione. È solo l’inizio di un gioco perverso orchestrato da una mente astuta e spietata. Clementine Lopez, l’esperta informatica della Polizia Cantonale, viene chiamata a risolvere il caso. Ben presto, si renderà conto che la sfida del killer è personale. Qual è il legame che unisce il killer e Clementine? In un crescendo di tensione e colpi di scena, il lettore verrà trascinato in un vortice di segreti e traumi nascosti. Un thriller avvincente che esplora i meandri del deep web e le ombre della psiche umana.

Chi si cela dietro i fantomatici esperimenti sulla programmazione mentale condotti sui bambini, allo scopo di creare dei killer a comando? Gli orrori di un oscuro passato si ripresenteranno in un enigmatico presente, quando qualcuno cercherà di porre in atto la sua sete di vendetta... Un thriller psicologico ambientato in Romania e calato nel suggestivo scenario della Transilvania, che ispirandosi ai molteplici viaggi intrapresi dall'autore nell'Europa continentale, può essere visto anche come un personale tributo ad una terra seducente, quanto ricca di leggende e folklore. Dipanandosi in una trama che si snoda su una scansione temporale alternata, pregno di tenebrosi risvolti che verranno rivelati gradualmente, Il progetto Valhalla scava nei meandri segreti della Storia, immergendo il lettore in un incubo da cui sarà impossibile risvegliarsi.

È una sorta di autobiografia romanzata, un diario dei primi quarant’anni circa di vita dell’autore, che ripercorre le tappe salienti della propria crescita culturale, professionale, e umana, rimembra gli errori e le scelte azzeccate, gli impedimenti fastidiosi e gli ostacoli superati, dalle prime esperienze scolastiche fino ai seguenti successi in ambito universitario e professionale. Ma è anche, questa, una testimonianza della società attuale, una fotografia dei sentimenti e dei credo che animano parte della popolazione italiana. Raccontando gli aneddoti e le peripezie della propria vita, infatti, l’autore si lancia in digressioni su politica interna e internazionale, su società, religione e storia, dando il proprio parere su determinati eventi, accadimenti e fenomeni che stiamo vivendo in questo determinato periodo storico.

Quella che doveva essere una tranquilla weekend escape nella folkloristica Transilvania per il protagonista si trasformerà in un inquietante viaggio alla riscoperta delle proprie origini. Un roadbook romanzato nell’antica città di Sibiu, ovvero la città dai tetti che guardano. Osservano. Non si può sfuggire agli Occhi di Sibiu, testimoni di lunghi secoli di orrori. Nessuno giunge per puro caso nella città maledetta che si nutre di odio e di sangue: lo sfortunato turista scoprirà che il proprio destino è legato agli oscuri segreti che si celano tra le mura fortificate dell’antica città con gli occhi.

Un ragazzino molto timido e introverso. A scuola era considerato una nullità, un povero figlio di operai che nella vita non sarebbe mai diventato nessuno. Quindi perché perdere tempo con gli ultimi della classe anziché dedicarsi ai più bravi che un giorno avrebbero frequentato il liceo? Vittima di bullismo da parte non solo dei compagni suoi pari, spesso discriminato anche per la sua visione politica divergente, questa è la storia di un "outsider" che a scapito della mancata stima da parte degli insegnanti a scuola un giorno si sarebbe addirittura plurilaureato e avrebbe anche intrapreso una inaspettata carriera professionale in ascesa. La rivincita di uno sfigato da una parte è un po' una critica a un sistema che funziona male – o meglio, che forse non funziona affatto. Perché quando si cade vittima di insegnanti che classificano lo studente sulla base di schemi mentali o pregiudizi la vita scolastica può anche trasformarsi in una tragedia. Dall'altra parte La rivincita di uno sfigato, col sottotitolo cronache di un mondo in declino, intende spiegare la chiave di lettura politico-economica per mezzo della quale l'Autore tenta di interpretare alcuni avvenimenti cruciali che hanno segnato la storia contemporanea.