Libri di Maurizia Tazartes
Ludovico Mazzolino. Pittore eccentrico nella Ferrara estense (1480-1528 circa)
Maurizia Tazartes
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2025
pagine: 200
Ricordato da Vasari, sottratto alle nebbie dei secoli da Roberto Longhi nell’Officina ferrarese del 1934, Ludovico Mazzolino è uno dei pittori più affascinanti vissuti a Ferrara tra Quattro e Cinquecento. Dotato di una forte personalità, eccentrico, visionario, con quei suoi vecchi dalle grandi barbe, quei volti femminili subito riconoscibili, quelle composizioni estrose, quei paesaggi che sfiorano i nordici del Seicento, è un abile creatore di tavole dipinte, quasi un miniatore, dal linguaggio originale. Questo libro propone un percorso completo, dalla giovinezza alla maturità fino alla precoce fine, attraverso svolte culturali e nuove tematiche, dall’iniziale formazione su de’ Roberti, Costa, Boccaccino alle influenze di Dürer e Giorgione, dagli scambi con Dosso sino a Raffaello e oltre. Si colmano lacune, grazie a studi d’archivio e analisi di opere. Senza dimenticare il vivace contesto estense in cui il pittore lavora.
Piero di Cosimo «ingegno astratto e difforme»
Maurizia Tazartes
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2010
pagine: 160
Artista estroso, maestro di Pontormo, è autore di straordinarie tavole mitologiche e sacre, dalla fantastica iconografia e dalla problematica cronologia, che nel volume vengono ricostruite. La sua pittura - che ha creato non pochi problemi di attribuzione, data la scarsa abitudine a firmare e datare le proprie opere - è esaminata criticamente sulla traccia delle testimonianze del Vasari e trattata nell'ambito del mondo culturale e artistico fiorentino fra il Quattrocento e il Cinquecento.
Fucina lucchese. Maestri, botteghe, mercanti in una città del Quattrocento
Maurizia Tazartes
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2007
pagine: 240
Che cosa ha a che fare il pittore fiammingo Jan Van Eyck con Lucca? Molto. Amico di prestigiosi banchieri lucchesi attivi nei mercati del Nord, li ritrae nelle loro dimore di Bruges. È il caso di Giovanni Arnolfini, immortalato nel 1434 con la moglie Giovanna Cenami in un magnifico quadro. Non solo. Le sue tavole dipinte, e quelle di altri fiamminghi, arrivano nella città toscana e diventano modelli per la schiera di pittori cittadini. Nella solida repubblica di Lucca, stretta tra le sue mura nel cuore della Toscana occidentale, battono telai che producono seta e lavorano numerose botteghe di pittori, scultori, orafi. Personalità un tempo anonime, oggi identificate, che guardano al Nord, ma anche alle città vicine, Firenze, Siena e Pisa, sviluppando un linguaggio eclettico ed estroso, di grande fascino. E i committenti? Protagonisti della vita cittadina, mercanti, religiosi, ricche vedove, sono sempre alla ricerca di una bella tavola per adornare cappelle e altari. E qualche volta, tra le carte, si scoprono dei veri e propri gialli nascosti per secoli: il caso del priore Pasquino Cenami e del bolognese Amico Aspertini, una storia sorprendente. Con 138 pagine di tavole.
Il «ghiribizzoso» Pontormo
Maurizia Tazartes
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2009
pagine: 240
Jacopo Pontormo (Pontorme 1494 - Firenze 1557) è uno dei più originali e spregiudicati pittori toscani del Cinquecento. "Ghiribizzoso", nevrotico e solitario lo definisce Vasari, con un giudizio che influenzerà per secoli la valutazione dell'artista. Era davvero così? Da una sottile indagine nell'opera e nella vita, emerge un maestro scorbutico ma lucido, infaticabile sperimentatore di tecniche e stili, interprete geniale dell'anticlassicismo e della "maniera". Individualista e capriccioso, ma non misantropo, ha amici tra i maggiori intellettuali del tempo. Vive con parsimonia in una Firenze scossa da lotte politiche, intrighi di corte, liti tra gli artisti ed epidemie di peste. Lavora per i Medici ma anche per committenti repubblicani, con una tensione febbrile, che lo uccide poco più che sessantenne durante l'esecuzione nella chiesa di San Lorenzo di un grandioso ciclo di affreschi.
Dosso Dossi
Maurizia Tazartes
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2013
pagine: 48
Un dossier dedicato a Dosso Dossi (1490, San Giovanni del Dosso - 1542, Ferrara). In sommario: Alterna fortuna di un maestro del Cinquecento; Gli inizi tra Mantova e Ferrara; Tra miti e fantasie nel Castello; La svolta stilistica; Pesaro e Trento. Come tutte le monografie della collana Dossier d'art, una pubblicazione agile, ricca di belle riproduzioni a colori, completa di un utile quadro cronologico e di una ricca bibliografia.
Angelo Caroselli e compagni di strada. Arte, risse, streghe in Campo Marzio (1600-1650)
Maurizia Tazartes
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2024
pagine: 128
Roma, prima metà del ’600. Campo Marzio è un quartiere caotico e rissoso, un “tridente” di vie in cui palazzi signorili e tuguri respirano la stessa maleodorante aria. La città cresce senza regole ed è qui che Angelo Caroselli (1585-1652) vive la sua esperienza artistica, iniziata col lavoro di copista nella bottega del padre rigattiere. Descritto come “malvestito, trascurato, stoico e filosofo”, ben presto Caroselli riesce a far crescere il suo laboratorio, collaborando e coesistendo con altri pittori quali Pietro Paolini, Agostino Tassi, nonché gli artisti nordici trasferitisi proprio a Campo Marzio, tra cui Pieter van Lear e Claude Lorrain. L’autrice ci regala un saggio di ampio respiro, un lungo racconto di vita e arte ricco di vicende intriganti e basato su una attenta ricerca documentale.
Artemisia. Tintora romana
Maurizia Tazartes
Libro
editore: Sillabe
anno edizione: 2013
pagine: 128
In questa biografia l'autrice, Mauriza Tazartes, ricostruisce, a partire dai documenti dell'epoca, la vita e le opere della pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi. Il volume restituisce la figura di Artemisia, abile pittrice, originale e tecnicamente preparata, capace di adattare con duttilità il proprio linguaggio ai luoghi e i modelli culturali che di volta in volta le si presentavano, ma soprattutto una donna libera, coraggiosa, anticonvenzionale, pronta a giocarsi l'esistenza al di sopra di ogni condizionamento. Convinta, in quei secoli per tanti versi bui, che il valore di una donna sia esattamente eguale a quello di un uomo.
Orazio Gentileschi. «Astratto e superbo toscano»
Maurizia Tazartes
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2016
pagine: 176
Orazio Gentileschi, padre della più famosa pittrice Artemisia, è un artista di livello internazionale e caravaggesco sui generis. Fiorentino-pisano (Pisa 1562 - Londra 1640), formato a Roma, dopo un primo apprendistato presso la bottega di famiglia a Pisa si sposta tra varie città italiane ed europee, da Roma a Genova a Parigi sino a Londra, diventando uno dei pittori più importanti della corte inglese. Di carattere difficile, aspro e scontroso, lavora per committenti di prestigio e nobili famiglie, per la regina di Francia e il re di Inghilterra, con dipinti di grande raffinatezza intrisi di luce. Il libro, scritto in modo chiaro, quasi giornalistico, ripercorre e ricostruisce tutte le tappe della vita e dell'attività con novità documentarie, dalla formazione tra Pisa e Roma, sinora oscura, all'attività romana nei cantieri della capitale, a contatto con un mondo stimolante e cosmopolita. Dalla conoscenza e frequentazione di Caravaggio nel 1600-1603, che rivoluziona la sua pittura tardo-manieristica, alle esperienze genovesi, confermate da lettere e carteggi. Dall'attività presso la regina di Francia al suo ruolo di pittore e agente segreto presso Carlo I di Inghilterra.
Goya
Maurizia Tazartes
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2017
pagine: 48
Un dossier dedicato a Francisco Goya. In sommario: Da Saragozza a Madrid attraverso l'Italia; Nobiltà "fin-de-siècle"; "Pintor del rey"; Stregonerie e capricci; Primo pittore di camera; Disastri, follie e Pitture nere. Come tutte le monografie della collana Dossier d'art, una pubblicazione ricca di riproduzioni a colori, completa di un quadro cronologico e di una bibliografia.
Boldini
Maurizia Tazartes, Veronica Benetello
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 192
"Le donne di Boldini sono esili, eleganti, fruscianti di seta. La vita piccola, le ciglia folte e bistrate, i volti alteri, ironici, al pianoforte o in giardino, sedute su divani impero o sdraiate sensualmente in morbide alcove, sono donne moderne. Lui invece era piccolo e brutto, uno 'gnomo'. L'amico Georges Goursat detto Sem scriveva nell'llllustration' del 31 gennaio 1931 che il pittore, morto venti giorni prima, dipingeva belle donne come compenso alla sua bruttezza. Eppure quelle smilze e trasgressive signore della Belle epoque decretarono il suo successo presso contemporanei e posteri. Una fama meritata perché Boldini è stato un grande artista, eccellente ritrattista, pittore di interni e di paesaggio. Era nato il 31 dicembre 1842 a Ferrara da Benvenuta Caleffi e dal pittore Antonio Boldini. Undici i fratelli, tra maschi e femmine. Cresciuto in una famiglia colta, Giovanni disegna e dipinge sin da piccolo. Il padre, non avendo particolari problemi economici grazie ad alcune cospicue eredità, decide di lasciargli seguire la sua strada artistica."(Maurizia Tazartes). Presentazione di Filippo de Pisis.
Tra pittura e bordello. La vera vita di Agostino Tassi
Maurizia Tazartes
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2017
pagine: 120
Reso celebre dall'accusa di stupro nei confronti di Artemisia Gentileschi, Agostino Tassi è stato un eccezionale pittore di paesaggi, architetture e scenografie, uno dei migliori della Roma della prima metà del Seicento. Maestro di generazioni di artisti italiani e nordici e grande imprenditore dell'arte, Tassi era un tipo spregiudicato, frequentatore di cortigiane e prostitute, penalizzato da continui processi spesso pretestuosi. Il libro è scritto come un romanzo, ambientato nel contesto storico in cui il protagonista è vissuto: ma i fatti sono reali, ripresi da documenti del tempo, epistolari e carte d'archivio.
Picasso
Maurizia Tazartes, Francesca Toso
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 192
"'Quando ero bambino mia madre mi diceva: 'Se farai il soldato diventerai generale. Se farai il monaco diventerai papa'. Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso.' A ricordare questa orgogliosa affermazione dell'artista è Francoise Gilot ne 'La mia vita con Picasso', scritta con Carlton Lake e uscita nel 1965. Francoise, con altrettanta fierezza, dichiarava in un'intervista di essere 'l'unica amante che si è salvata da Picasso'. Nata nel 1921, pittrice di fama ancora oggi, era riuscita a fuggire da un compagno 'padrone', scappando in America con i due bambini avuti da lui. Tra le compagne importanti di Picasso, più giovane di circa quarant'anni, lo aveva conosciuto nel 1943 e lasciato dieci anni dopo. Si era salvata, mentre le altre, tutte innamoratissime di Pablo, erano finite male, suicide o depresse. A parlare di un padre 'padrone' sono anche figli e nipoti, che del suo ricordo e della sua enorme attività vivono, scrivendo biografie o curando collezioni. Un'eccezionale eredità non solo per la famiglia, ma per il mondo intero perché il genio-Picasso ha aperto alla modernità con nuove forme d'arte e movimenti destinati a ulteriori sviluppi nel XX secolo." (dal saggio di Maurizia Tazartes). Presentazione di Alberto Moravia.