Libri di Maurizio Sabini
Ernesto N. Rogers
Maurizio Sabini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 152
Ernesto Nathan Rogers (1909-1969) è stato tra le figure più influenti del dibattito architettonico italiano e internazionale del secondo dopoguerra. Attraverso l'attività professionale con lo studio BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti e Rogers), la partecipazione ai Congressi Internazionali di Architettura Moderna, la direzione di riviste come “Domus” (1946-47) e “Casabella” (1953-65), l'insegnamento al Politecnico di Milano e, come visiting, in numerose facoltà straniere, e grazie al suo intenso e articolato impegno intellettuale, Rogers ha contribuito in modo decisivo a guidare l'evoluzione dell'architettura moderna oltre gli stilemi del Modernismo. Il volume riassume, per un vasto pubblico, i concetti fondamentali della sua teoria per un'architettura della modernità, fondata sul metodo critico e un preciso impegno etico e civile.
Living Chicago. Housing projects on the Chicago River for post-pandemic times
Maurizio Sabini
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2022
pagine: 208
Imparare da Las Vegas. Il simbolismo dimenticato della forma architettonica
Robert Venturi, Denise Scott Brown, Steven Izenour
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 226
Quando questo libro venne pubblicato nel 1972 scatenò immediatamente un vero e proprio putiferio: che cosa mai si può imparare da Las Vegas, la valvola di sfogo organica al puritanesimo americano nonché il territorio legalizzato gestito per anni dalle peggiori mafie del paese? Forse a giocare d'azzardo, frequentare prostitute e gigolò, a bere, mangiare e fumare smodatamente magari ascoltando canzonette come Viva Las Vegas di Elvis Presley? Venturi, Scott Brown e Izenour decisero semplicemente di studiare da vicino una città che era cresciuta a una velocità mai vista prima nel bel mezzo del deserto del Mojave come una "città-miraggio". I cartelloni pubblicitari illuminati dal neon e la sua bassissima densità urbana lasciavano immaginare che Las Vegas fosse il primo esemplare di città virtuale - specie di notte - tanto che Tom Wolfe, in uno dei suoi primi reportage, scrisse che "le insegne sono diventate l'architettura di Las Vegas" anticipando di fatto la teoria progettuale del "decorated shed" qui avanzata dalla coppia di Filadelfia. In realtà in pochi decenni la capitale del vizio, nota anche come Sin City, si trasformerà in una città molto più tradizionale circondata da campi da golf, ma questo studio resta paradigmatico perché gli autori hanno avuto il coraggio di guardare negli occhi il drago del capitalismo trionfante a scala urbana, gettando luce su alcune delle forze che sono alla base delle trasformazioni più dirompenti anche delle vecchie città europee, dallo sprawl al junkspace, dimostrando peraltro che la creatività può esprimersi anche solo osservando attentamente ciò che ci circonda: l'uso di massa dell'automobile, della cartellonistica pubblicitaria a neon, l'uso commerciale di nuove tipologie architettoniche come il fast food, il drive-in, lo shopping mail ecc. Giancarlo De Carlo, con un intuito fuori dal comune, ha scritto poco prima della pubblicazione di questo libro che la scoperta di Las Vegas e la sua interpretazione in chiave pop sono due fatti che hanno «allargato lo spettro della comunicazione umana perché hanno introdotto nell'uso comune alcune forme di espressione che sino ad allora erano state considerate irrilevanti o addirittura esecrabili. [...] La scoperta della trivialità, d'altra parte, rappresenta soprattutto un'ultima scrollata dissacrante al vecchio principio secondo il quale l'Arte è rappresentazione del Bello».
Imparare da Las Vegas. Il simbolismo dimenticato della forma architettonica
Robert Venturi, Denise Scott Brown, Steven Izenour
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 230
Quando questo libro venne pubblicato nel 1972 scatenò immediatamente un vero e proprio putiferio: che cosa mai si può imparare da Las Vegas, la valvola di sfogo organica al puritanesimo americano nonché il territorio legalizzato gestito per anni dalle peggiori mafie del paese? Forse a giocare d'azzardo, frequentare prostitute e gigolò, a bere, mangiare e fumare smodatamente magari ascoltando canzonette come Viva Las Vegas di Elvis Presley? Venturi, Scott Brown e Izenour decisero semplicemente di studiare da vicino una città che era cresciuta a una velocità mai vista prima nel bel mezzo del deserto del Mojave come una "città-miraggio". I cartelloni pubblicitari illuminati dal neon e la sua bassissima densità urbana lasciavano immaginare che Las Vegas fosse il primo esemplare di città virtuale - specie di notte - tanto che Tom Wolfe, in uno dei suoi primi reportage, scrisse che "le insegne sono diventate l'architettura di Las Vegas" anticipando di fatto la teoria progettuale del "decorated shed" qui avanzata dalla coppia di Filadelfia. In realtà in pochi decenni la capitale del vizio, nota anche come Sin City, si trasformerà in una città molto più tradizionale circondata da campi da golf, ma questo studio resta paradigmatico perché gli autori hanno avuto il coraggio di guardare negli occhi il drago del capitalismo trionfante a scala urbana, gettando luce su alcune delle forze che sono alla base delle trasformazioni più dirompenti anche delle vecchie città europee
Piccole storie con grandi maestri
Claudio Aldegheri
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2023
pagine: 100
Carlo Aymonino, Daniele Del Giudice, Guido Guidi, Vittorio Gregotti, Alessandro Mendini, Paolo Portoghesi, Aldo Rossi, Carlo Scarpa, Gino Valle, Robert Venturi, sono i maestri di queste piccole storie. "Il libro poi ci invita a riflettere anche sulla nozione vera e propria di “maestro”, che, nella continua e quotidiana valanga di informazioni e proliferazione esponenziale delle fonti di conoscenza, si va un po’ perdendo. Eppure, credo che la figura del maestro svolga ancora un ruolo fondamentale per la crescita di artisti, professionisti e intellettuali, e rimanga importante e valida proprio perché ci consente di inserirci in una tradizione culturale (scegliendola, quale che sia), in uno di quei solchi, di quelle “tendenze” di cui ci parlava Rogers. Quindi Aldegheri va ringraziato anche per farci riflettere ancora su questo tema, attraverso la sua ricca e articolata esperienza diretta con questi giganti." Dalla prefazione di Maurizio Sabini Claudio Aldegheri Architetto professionista. Ha al suo attivo molte pubblicazioni, come lo studio su paesaggio e urbanistica, An Urban/Landscape Project for the Venice Lagoon (The Plan Journal – Vol. 3 - Issue 1 – 2018) e opere di architettura, tra le quali l’Ampliamento del cimitero di Roncaglia-Rio - Padova (I Guardiani della Dormiente) inserito nel catalogo del Ministero della Cultura tra le opere significative del ‘900.