Libri di Michele Squeglia
Istituzioni di diritto del lavoro. Rapporti di lavoro e relazioni sindacali nel settore privato
Armando Tursi, Pier Antonio Varesi, Michele Squeglia
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2023
pagine: 800
La nona edizione di Istituzioni di diritto del lavoro è aggiornata alla più recente legislazione in materia, tra cui il cd. decreto lavoro del Governo Meloni (d.l. n. 48/2023, conv. con modif. dalla l. n. 85/2023), e alle più recenti sentenze della Corte costituzionale. Il volume si rivolge principalmente agli studenti dei corsi universitari di diritto del lavoro, ma risponde anche alle esigenze di diverse categorie di lettori, dagli studenti di Master universitari alle figure professionali che si confrontano quotidianamente con il diritto del lavoro.
Manuale della previdenza complementare
Albina Candian, Michele Squeglia, Armando Tursi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 528
Il manuale offre un quadro sistematico ed aggiornato della previdenza complementare, in relazione sia all’attività sia all'organizzazione e ai controlli delle forme pensionistiche complementari (collettive e individuali), alla luce del diritto eurounitario e del diritto della sicurezza sociale, nonché degli approdi dottrinali e degli sviluppi giurisprudenziali più recenti. È un efficace strumento di apprendimento dei fondamenti della materia, tanto indispensabile per gli studenti di corsi di laurea, di perfezionamento e di master che si avvicinano per la prima volta allo studio della previdenza privata, quanto utile per gli operatori del diritto che ad ogni livello sono chiamati a confrontarsi con temi previdenziali complessi ed attuali, anche ai fini dell’acquisizione delle competenze richieste dal D.M. n. 108/2020. Le diverse letture consigliate ne fanno inoltre una solida base per ogni ulteriore approfondimento.
La «previdenza contrattuale». Un modello di nuova generazione per la tutela dei bisogni previdenziali socialmente rilevanti
Michele Squeglia
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: XVI-178
L'espressione "previdenza contrattuale" presenta una singolarità: al suo uso diffuso si contrappone uno scarsissimo approfondimento teorico-dottrinale; come se si trattasse di un sintagma a valenza esclusivamente pratica, incapace di esprimere un significato scientificamente convalidato e una precisa tassonomia. Ancora più singolare appare tale carenza, se si pone mente alla sua struttura apparentemente ossimorica (previdenza-bene pubblico vs contratto-bene privato), che contiene già i germi della questione poi approdata alla Corte costituzionale, dell'inquadramento della previdenza complementare nell'ambito della garanzia funzionale della previdenza sociale (art. 38, comma 2, Cost.), o della libertà dell'assistenza sociale (art. 38, comma 5, Cost.). L'opera di Squeglia si propone di porre le basi e offrire spunti utili a riempire la suddetta carenza, in una fase storica in cui mostrano la corda la nozione e la funzione della previdenza sociale, sfuma il confine non solo con quella privata, ma anche con l'assistenza sociale, con la stessa retribuzione, e perfino con il contenuto non economico della regolazione dei rapporti di lavoro (si pensi alla tematica della conciliazione dei tempi di lavoro, generalmente ricompresa nell'ampia e altrettanto indefinita nozione di welfare aziendale).
Lavoro a progetto, Co.co.co. e prestazioni occasionali dopo la Riforma Fornero
Michele Squeglia
Libro
editore: Edizioni Giuridiche Simone
anno edizione: 2013
pagine: 576
La L. 28-6-2012, n. 92 (cd. riforma Fornero) opera significative modifiche e circostanziate integrazioni sulle tipologie contrattuali del lavoro a progetto, delle collaborazioni coordinate e continuative e del lavoro occasionale accessorio, che si presentano finalizzate a disincentivarne l'impiego e a scongiurarne gli abusi, spingendo verso soluzioni occupazionali di natura subordinata a tempo indeterminato. La descrizione del progetto, con la relativa individuazione del suo contenuto caratterizzante, l'eliminazione del programma (o della fase di quest'ultimo) che ne costituiva l'oggetto, l'individuazione del risultato finale che si intende conseguire, l'aumento progressivo dell'aliquota previdenziale, il ricorso alla tecnica delle presunzioni in ambito sanzionatorio, l'esclusione dalla disciplina tipica delle prestazioni di elevata professionalità, l'eliminazione della facoltà di recesso prima della scadenza del termine o del completamento del progetto, la ridefinizione dei limiti di applicazione del lavoro accessorio, il ricorso a voucher orari, numerati progressivamente e datati, sono segnali di una significativa rigidità in entrata che riducono sul versante dell'autonomia lo spazio lasciato alle parti nella scelta degli schemi contrattuali.
Il welfare aziendale oggi: il dibattito de iure condendo. Atti delle Giornate di Studio della Sezione di diritto del lavoro e della previdenza sociale
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2019
pagine: X-278
Con l'espressione "welfare aziendale" si intende l'insieme delle iniziative del datore di lavoro, racchiuse nella multiforme strumentazione interdisciplinare dei cd. fringe benefits (e, dunque, della retribuzione in natura), riferibili ad una finalità di benessere collettivo dei lavoratori, che ecceda i livelli minimi di tutela della salute imposti dalla legge. Il tema del welfare aziendale ha assunto negli ultimi anni un'importanza sempre maggiore per i lavoratori e per le imprese, consapevoli che a far crescere un'azienda non sono solo i benefit monetari, ma anche quelli legati al benessere della persona in uno scenario come quello attuale, di parziale disimpegno dello Stato da compiti di welfare. Il volume raccoglie le relazioni e gli interventi presentati a due convegni tenuti nell'Università degli Studi di Milano. Se nel primo convegno il welfare aziendale è stato discusso come forma di compensazione non monetaria dei dipendenti ovvero come forma sussidiaria di protezione sociale dei lavoratori; nel secondo, il tema è stato trattato come vettore di un modo alternativo di intendere e concepire la finalità dell'impresa, in virtù del quale si tengono nella dovuta considerazione i lavoratori, gli individui e, in generale, i gruppi influenzati dalle decisioni aziendali. Il volume è diviso in due parti. Nella prima parte si offrono riflessioni, anche critiche, sui profili di diritto sostanziale, sull'operatività delle più diffuse misure welfaristiche, sul significato concreto che potrebbe rivestire declinare il welfare aziendale all'interno della responsabilità sociale delle imprese. Nella seconda sono invece riportate le testimonianze aziendali, di alcune tra le più importanti realtà imprenditoriali nel nostro paese, che hanno adottato pratiche di welfare aziendale al fine di migliorare la vita lavorativa, e non solo, del prestatore d'opere.
Lavoro a progetto e collaborazioni coordinate e continuative
Michele Squeglia
Libro: Copertina morbida
editore: Sistemi Editoriali
anno edizione: 2004
pagine: 400
L'introduzione nell'ordinamento civilistico del lavoro a progetto e del lavoro occasionale di "limitata portata" consente alle imprese importanti opportunità di flessibilità, per le quali è però necessario osservare tutti i limiti ed i requisiti imposti dalle nuove disposizioni. A ciò si aggiungo che non sono ancora "tramontate" le vecchie collaborazioni coordinate e continuative, che possono essere concluse nei settori espressamente esclusi dal D.Lgs. 276/2003 e nell'ambito delle Pubbliche Amministrazioni, ove costituiscono un fattore strategico di gestione delle risorse umane. Il volume offre un quadro organico del nuovo panorama contrattuale, esaminato sotto il profilo del rapporto di lavoro, previdenziale, assicurativo e fiscale.