Libri di Natale Zappalà
Il grande avversario. L’Anticristo. Pagine di letteratura sul mistero del male
Felice Lopresto, Natale Zappalà, Tina Maceri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2024
pagine: 354
Satana è una intelligenza orientata al male. Opera in modo discreto e collusivo, compiacente, apparentemente disinteressato. Satana è puro spirito. Ricorda Paolo: «La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti». Il lavoro proposto parte da questa evidenza, che inizia dalla creazione dell’uomo e continua fino all’escatologia finale. Il testo si inerpica sui sentieri impervi battuti dalla grande letteratura mondiale, che indaga nelle pieghe dell’animo umano dove si nascondono miserie e passioni, che il principe di questo mondo incoraggia per assumerne la signoria. Misticismo e abilità letteraria si combinano per accendere i riflettori sui pericoli che minacciano il cuore dell’uomo. Dostoevskij, Shakespeare, Mann, Wilde, Bulgakov e altri ancora definiscono il profilo del grande avversario. Solov’ëv, Benson, O’Brien e Roth ne tolgono la maschera. Dante lo relega nel luogo a lui congeniale.
Rhegina. Storie di Hippys reggino
Natale Zappalà
Libro: Libro in brossura
editore: Città del Sole Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 104
Un esperimento a metà strada fra la storia e la narrativa: raccontare il passato della città di Rhegion (Reggio Calabria) fingendo di aver ritrovato il primo libro dell'opera di uno scrittore reggino del V secolo a.C., Hyppis, realmente esistito, ricordato dagli autori antichi come il primo storiografo d'Occidente. Si tratta di una delle epoche più enigmatiche per la polis dello Stretto, che inizia con le origini stesse dell'apoikia calcidese e culmina nella vitalità politica e commerciale della tirannide di Anaxileos, intersecandosi con il coevo contesto politico del Mediterraneo greco. Lo scopo essenziale è quello di conoscere, riscoprire e valorizzare il plurimillenario passato dell'Area dello Stretto, coniugando l'austero rigore della ricerca scientifica con il piacere eretico della libertà creativa.