Libri di Paola Cristalli
Quelli che fanno i re. Scritti su Orson Welles
Guido Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2025
pagine: 64
Diceva Orson Welles: «Nel teatro francese classico c’erano sempre gli attori che recitavano le parti dei re e quelli che non le recitavano mai: io sono uno di quelli che fanno i re. Lo devo fare, a causa della mia personalità» Questo piccolo libro nasce da una doppia occasione: i quarant’anni dalla morte di Orson Welles (1915-1985) e l’imprevedibile ritrovamento, tra le carte di Guido Fink, di una ‘elaborazione drammaturgica’ dedicata a Welles e intitolata Uno di quelli che fanno i re. Non datato, scritto probabilmente verso la fine degli anni Ottanta immaginando il palcoscenico e però chiamando in causa mezzi diversi (sequenze di cinema, registrazioni radiofoniche, pagine romanzesche ed epistolari), questo squisito gioco teatrale di un grande americanista e critico cinematografico è rimasto fino a oggi inedito. Lo presentiamo per la prima volta ai lettori insieme ad altri due testi finkiani più o meno coevi, un affilato Rapporto confidenziale su Orson Welles e la critica italiana e Invasione Usa, dove rievocando la celebre burla marziana che Welles mise in atto nel 1938 si aprono squarci di allarmante anticipazione sulla politica americana.
La doppia porta dei sogni. Scritti di cinema 1977-2001
Guido Fink
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2022
pagine: 404
Da Whitman a Griffith, incontrando sulla strada Allen Ginsberg; da Shakespeare alla sophisticated comedy, passando per Karen Blixen; da Antonioni a Gianni Celati a David Grossman; dalla lettera rubata di Poe alla lettera a tre mogli di Joseph Mankiewicz, con détour lacaniano; da Northrop Frye a Hitchcock, e a illuminare un tratto di strada sarà Maria Corti; da Tutti a casa a La vita è bella, seguendo il filo nascosto della presenza ebraica nel cinema italiano; da Paolo Stoppa a Woody Allen, via Delmore Schwartz e Charlie Chaplin... Questo libro, raccolta di saggi scritti tra la fine degli anni Settanta e l’inizio del Duemila, propone una ‘storia del cinema’ secondo Guido Fink. Una summa del suo stile irripetibile, del suo modo unico e radicale di fare critica e ricerca, nella luce di una cultura cosmopolita, capace di tessere relazioni insospettate e di sfidare serenamente ogni frontiera. Una raccolta di saggi che sono anche prodigiosi raffinatissimi racconti, perché nessun altro come Fink, nella sua epoca, ha praticato la critica cinematografi ca come genere letterario, con principesca (lubitschiana) naturalezza e ironico understatement.
Il lucernario dell'infinito. Nascita del linguaggio cinematografico
Noël Burch
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2021
pagine: 272
Secondo Burch, il linguaggio del cinema non è un mezzo ‘naturale’, da sempre implicito nella tecnologia della macchina da presa e, con il passare del tempo, scoperto e portato alla luce. Al contrario, il cinema ha una storia economica e sociale, ed è il prodotto di un momento storico e di un luogo ben precisi: le società occidentali capitalistiche in cui nacque alla fine del diciannovesimo secolo. L’autore prende in esame il cinema delle origini, nel quale le tecniche, come la posizione e i movimenti della macchina da presa, le luci, il montaggio, la sincronizzazione del suono, non erano ancora state perfezionate e traccia un profilo rigoroso e appassionante di questo linguaggio, mettendo in luce come l’illusione di realtà che ci dà il cinema sia ancora oggi raggiunta con gli stessi mezzi di cent’anni fa.
La commedia americana in 100 film
Paola Cristalli
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 512
Il lucernario dell'infinito. Nascita del linguaggio cinematografico
Noël Burch
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2001
pagine: 288
Victor Fleming. Via col vento
Paola Cristalli
Libro
editore: Lindau
anno edizione: 2001
pagine: 136
"Via col vento" è il film a più lungo sfruttamento commerciale della storia del cinema, è quintessenza ed exemplum dell'epoca d'oro dello studio system, è il più chimerico dei testi senza autore e per questo da sempre inviso alla critica alta, è woman's drama e racconto epico di Ricostruzione.

