Libri di Patricia Lurati
Animali maravigliosi. Orientalismo e animali esotici a Firenze in epoca tardogotica e rinascimentale: conoscenza, immaginario, simbologia
Patricia Lurati
Libro: Copertina morbida
editore: Casagrande
anno edizione: 2022
pagine: 328
A Firenze, città di mercanti che intrattenevano intensi scambi commerciali con l'Oriente, il gusto per l'esotico alimentato da viaggi, pellegrinaggi, delegazioni diplomatiche, diari odeporici, novelle e mappae mundi era particolarmente vivo. Questa ricerca a carattere interdisciplinare indaga il tema vasto e complesso degli scambi culturali tra la città del giglio e l'Oriente nell'arco cronologico compreso tra la seconda metà del XIV secolo e il 1492 - anno della morte di Lorenzo il Magnifico ma anche della scoperta del continente americano - gettando nuova luce sul ruolo svolto dai mercanti dotati di una forma mentis analitica nell'evoluzione della conoscenza della fauna esotica, le implicazioni artistiche e culturali connesse agli «animali maravigliosi» e l'affermarsi della loro raffigurazione "naturalistica".
Animalia fashion. Catalogo della mostra (Firenze, 8 gennaio-5 maggio 2019)
Libro
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 108
Abiti come sculture, stoffe e ricami come dipinti: tutto in questo volume concorre a ricreare una specie di passeggiata zoologica tra creazioni di stilisti contemporanei che evocano il mondo animale più inaspettato. Nel volume animalia fashion le più celebri Case di Moda e gli stilisti emergenti ‘mettono in mostra’ i loro abiti, accessori e gioielli delle sfilate più recenti, dal 2000 al 2018: l’abito nero ispirato al mondo dei ragni di John Galliano per la Maison Margiela, lo stile ‘surrealista’ dell’abito aragosta di Bertrand Guyon per Schiaparelli, la preziosa tela di Maria Grazia Chiuri per Dior, l’indimenticabile borsa di Karl Lagerfeld per Chanel (che sembra una teca della Specola), l’abito sirena di Roberto Cavalli e l’insuperabile giacca-marsina di Azzedine Alaïa; e ancora il soprabito di Ferragamo e la borsa che Miuccia Prada ha disegnato con Damien Hirst. Non solo, questo zoo di stoffe, piume e pellami è qui animato e interpretato dagli scatti del maestro Costantino Ruspoli le cui immagini trasformano abiti, borse, scarpe e gioielli in creature di un bestiario moderno e poetico. Edizione inglese.
Animalia fashion. Catalogo della mostra (Firenze, 8 gennaio-5 maggio 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2019
pagine: 159
Abiti come sculture, stoffe e ricami come dipinti: tutto in questo volume concorre a ricreare una specie di passeggiata zoologica tra creazioni di stilisti contemporanei che evocano il mondo animale più inaspettato. Nel volume animalia fashion le più celebri Case di Moda e gli stilisti emergenti ‘mettono in mostra’ i loro abiti, accessori e gioielli delle sfilate più recenti, dal 2000 al 2018: l’abito nero ispirato al mondo dei ragni di John Galliano per la Maison Margiela, lo stile ‘surrealista’ dell’abito aragosta di Bertrand Guyon per Schiaparelli, la preziosa tela di Maria Grazia Chiuri per Dior, l’indimenticabile borsa di Karl Lagerfeld per Chanel (che sembra una teca della Specola), l’abito sirena di Roberto Cavalli e l’insuperabile giacca-marsina di Azzedine Alaïa; e ancora il soprabito di Ferragamo e la borsa che Miuccia Prada ha disegnato con Damien Hirst. Non solo, questo zoo di stoffe, piume e pellami è qui animato e interpretato dagli scatti del maestro Costantino Ruspoli le cui immagini trasformano abiti, borse, scarpe e gioielli in creature di un bestiario moderno e poetico. Presentazioni di Eike D. Schmidt, Eva Desiderio e Olivier Saillard.
La chiesa di Sant'Antonio abate a Morcote
Patricia Lurati
Libro: Libro rilegato
editore: Casagrande
anno edizione: 2017
pagine: 133
Quando nella seconda metà del XV secolo santa Caterina da Genova esclamava: «Che gran cosa il Purgatorio!» doveva dare voce a un sentimento all'epoca molto diffuso. Tanto diffuso che sulla parete d'altare nella chiesa di Sant'Antonio abate a Morcote, con mezzo secolo di anticipo sul Trattato del Purgatorio scritto dalla santa, era stata affrescata una scena con anime impigliate in una rete tesa da diavoli in attesa di purificarsi prima di poter ascendere al Paradiso. Il restauro condotto nel 2008 per riportare all'antico splendore gli affreschi quattrocenteschi dipinti sulle pareti dell'edificio sacro, nel corso del tempo degradati o celati da scialbi, velature e depositi di polveri, ha consentito di formulare nuove ipotesi sull'origine e sulla funzione della chiesa di Sant'Antonio. Punto focale è la scena raffigurata sopra la mensa sacra, un unicum nel coevo panorama pittorico e dedicata all'eremita taumaturgo, guaritore dell'ignis sacer e per estensione del morbo pestilenziale, nella veste di intercessore tra le anime dei peccatori e Dio. Prendendo spunto dall'iconografia, il libro ripercorre, in una sorta di "viaggio nel tempo", le tappe fondamentali che hanno reso questa minuscola chiesa un importante luogo di culto per gli abitanti di Morcote: dal contesto storico e geografico del borgo lacustre, maggiore porto del Ceresio, esposto a epidemie di peste per il continuo transito di viaggiatori e pellegrini, all'arrivo dei frati antoniani per svolgervi l'attività ospedaliera e quella di intermediari, con la celebrazione di messe di suffragio in cambio di oblazioni, per abbreviare il lasso di tempo da trascorrere in Purgatorio. A completare la ricerca, la contestualizzazione dei maestri che si trovarono a lavorare nell'edificio con alcune proposte di datazione e attribuzione, e un testo sul recente intervento di restauro.