Libri di Pier Vittorio Aureli
Peter Eisenman. Tutte le opere
Pier Vittorio Aureli, Marco Biraghi, Franco Purini
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2007
pagine: 382
I saggi di Pier Vittorio Aureli, Marco Biraghi e Franco Purini introducono il volume sull'attività di progettista e teorico di Peter Eisenman e guidano alla lettura della complessa e controversa opera dell'architetto americano. Il catalogo dei progetti, che costituisce il nucleo centrale del volume, ripercorre dagli anni sessanta ad oggi oltre sessant'anni di lavoro; dalle prime case unifamiliari elaborate come una sorta di dichiarazioni teorico-architettoniche, numerate come quadri o sculture astratte, alle opere plastiche di oggi. La sequenza di architetture documenta attraverso fotografie di grande formato e disegni le diverse fasi che nel corso degli anni hanno caratterizzato il lavoro di Eisenman, a partire da una approfondita rivisitazione delle lezioni delle avanguardie radicali europee per poi approdare alla esperienze del decostruttivismo.
Il progetto dell'autonomia. Politica e architettura dentro e contro il capitalismo
Pier Vittorio Aureli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 192
Questo saggio uscito dapprima negli Stati Uniti nel 2008, rilegge in parallelo alcuni testi di Raniero Panzieri, Mario Tronti, Massimo Cacciari, Manfredo Tafuri, Aldo Rossi e Archizoom, comparsi circa mezzo secolo prima in un contesto segnato dallo sviluppo economico e da intensi conflitti politici, che l'autore non esita a definire "irripetibile" e dunque senza nessuna volontà di revival o di "critica operativa". Pier Vittorio Aureli fornisce piuttosto una nuova chiave interpretativa agonista, per molti versi revisionista, di alcuni contributi al pensiero politico e architettonico che sono qui montati insieme come tessere di un unico - seppur composito e a tratti perfino contraddittorio - progetto dell'autonomia. L'autore restituisce qui valore alla ricerca teorica in architettura che non deve essere intesa come un pensiero ancillare e tantomeno propedeutico alla professione in sé. Il progetto dell'autonomia non fu infatti la rivendicazione di identità disciplinari, quanto il tentativo di mettere a tema il conflitto come anima della città moderna e del suo progetto. A cinquant'anni esatti di distanza dalla pubblicazione dell'"Architettura della città" di Rossi e della fondazione dei collettivi fiorentini come Superstudio e Archizoom, avvenute entrambe nel 1966 durante la fioritura coeva dell'operaismo e delle neoavanguardie, Aureli osserva come "La lezione che oggi possiamo trarre dal lavoro di Tafuri, Rossi e Archizoom va al di là di facili repechage..."