Libri di Pierluigi Leone De Castris
Giotto a Napoli
Pierluigi Leone De Castris
Libro: Copertina morbida
editore: Electa Napoli
anno edizione: 2007
pagine: 264
"Per una storia dell'arte come quella a cui penso e in cui credo, capace di svelare in profondità non solo le singole congiunture, le dinamiche dei rapporti economici, lo sviluppo dei ceti e dei gruppi sociali, l'organizzazione del lavoro o gli aspetti materiali della produzione, ma anche il dibattito delle idee, il ruolo degli artisti stessi, la loro capacità e il loro modo di rispondere ai bisogni di rappresentazione e promozione dei singoli committenti, il soggiorno di Giotto a Napoli, la sua lunga attività al servizio del "re saggio", Roberto d'Angiò, e le opere di grande impegno da lui intraprese in città, oggi in gran parte perdute, rappresentano e configurano una sorta di caso campione, una sfida e insieme un paradigma." (Pier Luigi Leone de Castris)
Disegni dalla belle Époque. Pietro Scoppetta tra Napoli e Parigi nella collezione di Rocco Pagliara. Catalogo della mostra (Napoli, 16 dicembre 2019-31 marzo 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2019
pagine: 160
"L'incontro tra due sensibilità meridionali, quella di Rocco Pagliara e quella di Pietro Scoppetta… Un pugno di foglietti, schizzi a penna, personaggi teatrali, macchiette, affidato alla cura di un collezionista raffinato, attento alla storia di Napoli e alla musica, bibliotecario al Conservatorio di San Pietro a Majella dal 1889 fino alla morte, sopraggiunta nel 1914, un micro-esempio di come l'immagine dei napoletani si presenti alla ribalta del nuovo secolo". (Maria Antonella Fusco)
Donnaregina Vecchia a Napoli. La Chiesa della regina
Pierluigi Leone De Castris
Libro: Libro rilegato
editore: De Rosa
anno edizione: 2018
pagine: 160
La chiesa vecchia di Santa Maria Donnaregina a Napoli, eretta per volontà di Maria d'Ungheria, regina consorte di Carlo II d’Angiò, è l'esempio meglio conservato e meno modificato di un organismo ecclesiale di età angioina. Storia, origini e trasformazioni della chiesa e del monastero; la figura della regina Maria e il suo sepolcro scolpito dal senese Tino di Camaino; e poi l'originale architettura di questa chiesa monastica e la pittura napoletana del Trecento; la decorazione a fresco che ricopre le pareti e le opere d'arte che l’arricchirono nel corso dei secoli, prima della costruzione della nuova chiesa barocca che l'avrebbe sostituita; il magnifico soffitto rinascimentale in legno intagliato, dipinto e dorato e i pavimenti maiolicati, gli affreschi e le sepolture che non più soltanto la regina, ma ormai le varie badesse e i vari membri di alcune famiglie nobili napoletane vollero far realizzare nell'antica “chiesa della regina”. A conclusione un’ampia bibliografia.
Sculture in legno medioevali nella penisola sorrentino-amalfitana
Pierluigi Leone De Castris
Libro: Libro in brossura
editore: Longobardi
anno edizione: 2018
pagine: 146
"La Campania è una regione ricchissima di sculture in legno d'età medioevale; forse persino più dell'Abruzzo – la cui produzione di statue lignee intagliate è per altro molto meglio nota e studiata – e per certo assai più di tutte le altre regioni (...) La ricerca che qui si propone non è certo la risposta a queste lacune; piuttosto un'altra tappa di questo percorso. Si è scelto di lavorare su un territorio abbastanza circoscritto, non su tutta la regione, e nemmeno su Napoli – che fra tutti i centri è quello più indagato –, ma invece su un'area molto vicina a Napoli e insieme a Salerno, che è ancora molto ricca – lo vedremo – di sculture in legno e che sin qui non è stata però ancora indagata come invece meriterebbe, l'area della Costiera, sia nel suo versante sorrentino, sia in quello amalfitano (…). Le sculture in legno intagliato e dipinto – sebbene nel recente passato e ancor oggi talora trascurate nel loro valore storico e culturale per la loro conclamata e prevalente natura di simulacri della devozione – possono contribuire, insieme con le architetture, i dipinti, le oreficerie o le sculture in pietra o in marmo, a restituirci questo spaccato così lacunoso e però così ricco di vita religiosa, sociale, e allo stesso tempo di vita artistica e produttiva, che dové animare i centri della Costiera in età sveva ed angioina. Lo scopo dei capitoli che seguono è quello di recuperarne – luogo per luogo – gli esempi ancora esistenti e di ricostruirne i caratteri ed eventualmente i legami reciproci dentro il quadro più complessivo della scultura lignea campana e meridionale."
Andrea Sabatini da Salerno. Il Raffaello di Napoli
Pierluigi Leone De Castris
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2017
pagine: 240
"Il biografo settecentesco Bernardo De Dominici dedicò ad Andrea Sabatini da Salerno una lunga e dettagliata biografia ad apertura del secondo tomo delle sue 'Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani'. Assurto dapprima a "condiscepolo" e poi ad allievo diretto del Sanzio –, la sua canonizzazione dunque a vero "Raffaello" di Napoli nelle parole del biografo settecentesco, e ancora il suo precoce recupero critico nel secondo Ottocento (...) fanno di Andrea un caso a sé stante dentro quella che Giovanni Previtali definiva la 'questione meridionale', dentro cioè a quell’ombra lunga di appannamento, svalutazione e ignoranza che ha coperto sino ad anni recenti, e in parte ancora copre, le vicende artistiche del secolo forse più sfortunato nella conoscenza della storia dell’arte del meridione d’Italia." (L'autore)
Jacomart. Una Crocifissione tra Valencia e Napoli. Ediz. italiana e inglese
Pierluigi Leone De Castris
Libro: Copertina morbida
editore: Frascione Arte
anno edizione: 2012
pagine: 64
La pittura del Quattrocento a Napoli 1400-1458. Da Ladislao d'Angiò-Durazzo ad Alfonso d'Aragona
Pierluigi Leone De Castris
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2021
pagine: 304
La storia, per molti versi ancora sconosciuta, di un'altra Italia e di un altro Rinascimento rispetto al modello egemone e caratterizzante di quello toscano e centro italiano, sin da Vasari visto ed esaltato come la necessaria premessa alla perfezione della maniera moderna, di Raffaello e di Michelangelo. Un'altra Italia non solo sotto il profilo culturale, ma anche politico, distinta dai comuni e le signorie del resto della penisola dall'essere intanto un Regno, l'unico Regno d'Italia, e poi dal fatto d'essere retta da una dinastia dapprima franco-provenzale, gli Angiò, e poi iberica, gli Aragona, e d'essere dunque parte integrante, nell'uno e nell'altro caso, d'un più vasto dominio d'ampiezza mediterranea ed europea. Questa dimensione politica e culturale più europea che italiana e questa natura mediterranea e prevalentemente marittima delle rotte culturali sono particolarmente evidenti - più ancora che non negli aspetti linguistici o letterari - proprio nella produzione figurativa, e in particolar modo nella pittura del primo sessantennio del secolo, cui è dedicato il primo dei due volumi di un'opera che ambisce a fornire un quadro nuovo, aggiornato ed esauriente della produzione dell'intero secolo. [Pierluigi Leone de Castris]
Confronto. Studi e ricerche di storia dell’arte europea. Nuova serie. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2020
pagine: 312
Editori Paparo riprende le pubblicazioni della rivista fondata nel 2002 da Ferdinando Bologna, che ha animato il dibattito e l’approfondimento sui temi della storia dell’arte per circa 10 anni.
Confronto. Studi e ricerche di storia dell’arte europea. Nuova serie. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Paparo
anno edizione: 2021
pagine: 248
Editori Paparo riprende le pubblicazioni della rivista fondata nel 2002 da Ferdinando Bologna, che ha animato il dibattito e l’approfondimento sui temi della storia dell’arte per circa 10 anni. La nuova edizione è diretta da Pierluigi Leone de Castris.
Botticelli a Donnaregina. L'Adorazione dei Magi
Libro: Libro rilegato
editore: De Rosa
anno edizione: 2024
pagine: 60
La collaborazione stretta in occasione delle ultime mostre coi maggiori musei italiani, e in particolare quella con gli Uffizi di Firenze e col suo Direttore Generale Eike Schmidt, consente oggi – grazie a un prestito generoso ed eccezionale – di presentare a Napoli, per il Natale 2023, un dipinto straordinario già appartenuto alla famiglia dei Medici ed oggi “gemma” del Museo degli Uffizi, e cioè l’Adorazione dei Magi di Sandro Botticelli proveniente in origine dalla chiesa di Santa Maria Novella, uno dei maggiori capolavori di questo celebre artista del Quattrocento che è considerato forse il pittore più rappresentativo del Rinascimento toscano ed italiano, l’esponente di una pittura – si pensi alla Primavera o alla Nascita di Venere – colta e poetica, basata sul mito della bellezza e sulla conoscenza dell’antichità classica, una pittura tipica della Firenze di Lorenzo il Magnifico, di Marsilio Ficino e di Poliziano. L’Adorazione dei Magi degli Uffizi, databile intorno al 1475 e mai vista sinora a Napoli, è tra i dipinti più affascinanti e tra i capolavori assoluti di Botticelli, ricchissima non solo – come un po’ tutti i quadri dell’artista – di colori e di ornamenti, ma anche di ritratti di personaggi contemporanei raffigurati nelle spoglie dei Magi o del loro corteo che rende omaggio al Bambin Gesù, da quelli di Lorenzo il Magnifico e di altri membri della famiglia Medici, a quelli del committente Gaspare Lama e dello stesso Botticelli, che qui volle raffigurarsi con spicco, eleganza e senso di sè. In questo catalogo alcuni brevi ma importanti saggi sul dipinto, sul suo committente e sul suo soggetto, per mano di affermati studiosi dell’arte del Quattrocento fiorentino ed italiano, come Alessandro Cecchi, direttore del Museo di Casa Buonarroti a Firenze, Cecilia Frosinini, dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Daniela Parenti, della Galleria degli Uffizi, o lo stesso Pierluigi Leone de Castris, professore ordinario di storia dell’arte moderna dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
I figurini teatrali della Collezione Pagliara
Pierluigi Leone De Castris, Francesca De Ruvo, Alessandra Monica Mazzaro
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 336
Testimoni della grande stagione del melodramma europeo, i figurini teatrali della collezione Pagliara costituiscono una vetrina ideale dei costumi che, indossati da ballerini e artisti di canto, animarono le musiche di compositori come Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti e Saverio Mercadante, e abitarono gli spazi ideati da scenografi quali Antonio Niccolini, Pasquale Canna e Pietro Venier, sulle scene ottocentesche del Real Teatro di San Carlo, del Real Teatro del Fondo (oggi Mercadante) e di alcuni dei più importanti teatri italiani ed europei. Ispirati alla storia, alla letteratura, al mito o frutto di pura invenzione, questi disegni, rifiniti a grafite o a china, colorati a tempera o ad acquerello, delineano i principali filoni tematici del melodramma ottocentesco, consentendo un viaggio lungo quasi un secolo nel panorama musicale e teatrale europeo che proprio a Napoli, e in particolare al San Carlo, trovò uno dei suoi momenti più alti. Il prezioso materiale grafico proviene dalla raccolta di oltre 1.280 costumi teatrali appartenuta a Carlo Guillaume, impresario dei Reali teatri di Napoli nella seconda metà del XIX secolo, acquisita nel 1896 da Rocco Pagliara. La meticolosa catalogazione del materiale, con l’aiuto di musicologi ed esperti di storia della scenografia e del costume, ha permesso inoltre di ricostruire o identificare spettacoli dei quali nelle fonti documentarie si erano perse le tracce. [dal saggio di Francesca De Ruvo e Alessandra Monica Mazzaro, curatrici della mostra]
Francesco Laurana
Pierluigi Leone De Castris
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 376
Il titolo di questa monografia su Francesco Laurana potrebbe a tutti gli effetti essere - parafrasando quello di un celebre libro di Ferdinando Bologna - Napoli e le rotte mediterranee della scultura, da Alfonso il Magnanimo a Ferdinando il Cattolico. La figura dello zaratino Laurana rappresenta infatti una sorta di antidoto al rischio ricorrente di leggere gli sviluppi della scultura nella Napoli aragonese dentro lo schema di una progressiva anche se faticosa adesione alle conquiste del Rinascimento toscano e centro-italiano. Le sue opere e i suoi spostamenti tracciano piuttosto un itinerario fisico e culturale tutto mediterraneo, che collega la sua formazione e le sue origini "adriatiche", tra Zara, Venezia e Ragusa, alla sua crescita e maturazione nel Meridione aragonese, poi nella Provenza angioina, nella Sicilia anch'essa aragonese, e di nuovo a Napoli e in Provenza, pur senza mai trascurare il confronto con le esperienze centroitaliane e il contatto con l' Urbino dei Montefeltro, di Luciano Laurana e di Piero della Francesca. Un viaggio magistrale, profondo nella scultura del Rinascimento mediterraneo della Corte di Aragona, tra Napoli, Sicilia, Adriatico, Provenza Angioina, Urbino dei Montefeltro, oltre i confini del modello toscano