Libri di Serena Crespi
Poligoni a tutto tondo. Didattica della geometria nella scuola del primo ciclo
Laura Montagnoli, Serena Crespi, Maria Dal Fabbro, Claudia Panzeri
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2020
pagine: 240
Questo volume, rivolto agli insegnanti della scuola del primo ciclo, raccoglie molte proposte didattiche, di livelli e complessità differenti, adatte o adattabili sia alla primaria sia alla secondaria di primo grado ed esposte in modo dettagliato. Il tema è quello dei poligoni, centrale nell’apprendimento della geometria e spesso affrontato in modo stereotipato, con l’analisi dei soli “casi particolari” dei triangoli e dei quadrilateri e delle questioni metriche (perimetri e aree). Questo lavoro intende, invece, puntare sulle proprietà generali, che possono essere sperimentate dagli alunni anche a partire dall’osservazione della realtà, per poi dettagliare le proprietà specifiche di alcune classi di poligoni. Per rafforzare nell’alunno la comprensione degli enti geometrici e la capacità di riconoscere e descrivere raffigurazioni non standard il testo propone numerose attività, anche di movimento, e l’utilizzo di particolari carte da gioco (scaricabili online come tutti i materiali presentati nel volume) di forma circolare che presentano la raffigurazione dell’ente geometrico. Il testo è corredato di un glossario commentato, ad uso dell’insegnante che voglia chiarire anzitutto a se stesso i concetti fondamentali.
La mobilità delle società nell'Unione europea
Serena Crespi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: XIII-321
"La presente indagine mira a ricostruire le possibilità di mobilità nel mercato unico delle società europee, ossia degli enti costituiti in uno Stato membro in conformità al diritto di quest'ultimo e aventi la sede, statutaria e/o amministrativa, all'interno dell'Unione europea (art. 54 TFUE). Nonostante esse siano parificate, già nella versione originaria dei trattati istitutivi, alle persone fisiche quanto all'esercizio delle libertà di circolazione e possano, in linea di principio, operare in modo stabile e continuativo in altri Stati membri, ancora oggi è dubbio quali operazioni societarie siano effettivamente uno "stabilimento" ai sensi dell'art. 49 TFUE e dunque quale sia la reale portata di tale libertà quando è esercitata da siffatti soggetti. In particolare, pare necessario interrogarsi su se e in quale misura la libertà di stabilimento possa porre limiti all'applicazione delle legislazioni nazionali quando esse impediscano o rendano particolarmente difficile la partecipazione della società alla vita economica di un paese membro diverso da quello ove essa è costituita, imponendo di sciogliersi nello Stato di. costituzione o di ricostituirsi in quello ove essa voglia operare, in tal modo negando la continuità della personalità giuridica. L' obbligo imposto dai sistemi nazionali di sciogliersi all'uscita o ricostituirsi all'ingresso equivale, in altri termini, a rifiutare alle società, ancorché europee, la possibilità di operare in modo stabile e continuativo."