Libri di Silvia Acocella
Fatti e finzioni. Atti del XXIII Convegno Internazionale della MOD (Napoli, 15-17 giugno 2022). Volume Vol. 1
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
Sono qui raccolti gli Atti del Convegno internazionale della MOD Fatti e finzioni, svoltosi a Napoli dal 15 al 17 giugno 2022, presso le sedi della "Federico II", del "Suor Orsola Benincasa", dell'"Orientale". Il titolo rinvia a questioni cruciali, persino politiche: interrogarsi sulla frontiera tra fatti e finzioni (sempre mobile e permeabile, e variamente, a seconda delle epoche) ha un senso nuovo e urgente oggi che si pongono in dubbio la sua rilevanza e la sua stessa esistenza, nel nostro tempo di finzionalità diffusa, d'illusionismo digitale, di confusione e ibridazione tra la realtà e i simulacri. Il binomio, in molti degli interventi qui confluiti, è chiave d'accesso alla letteratura dei due secoli che hanno preceduto il nostro, un modo di metterla in prospettiva. In altri interventi si è prestata un'attenzione speciale agli ultimi decenni, scenario di un'interdiscorsività formidabile, consentita dal potenziamento dei media elettrici ed elettronici. L'universo della finzione si è dilatato, il nostro quotidiano è invaso dalle storie; ognuno, poi, può produrre a sua volta narrazioni, agirle in testi (l'odierna ubiquità della parola scritta) in cui il confine tra fatto e finzione si fa poroso, equivoco: autorialità diffusa, una marea di soggetti che sulla ribalta dei social s'incontrano, si raccontano, s'inventano. Il narcisismo delle vite particolari può ribaltare il rapporto tra fatti e finzioni, confondere la frontiera. E si può arguire un nesso tra le disposizioni confusive dell'autorialità molteplice e informale e i generi di confine, contaminanti, che più fanno tendenza nell'attuale spazio letterario: la biofiction, il non fiction novel, l'autofiction. Su tutto ciò questi Atti invitano a riflettere, come sulle ricadute, nelle invenzioni della letteratura, già dagli anni '90, degli altri fattori traumatici e fantasmagorici della socialità contemporanea: la telecrazia e, prima ancora delle realtà immersive del digitale, l'imperio, in tutte le forme, dell'immaginario.
Effetto Nordau. Figure della degenerazione nella letteratura italiana tra Otto e Novecento
Silvia Acocella
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2012
pagine: XII-149
Con la sua vasta inchiesta Max Nordau fa della "Degenerazione" una categoria estetica, diagnosticando i movimenti artistici di fine Ottocento come patologie. Le ampie citazioni di Tolstoj, Wilde, Ibsen, Nietzsche, Zola trasformano il suo sondaggio in un immenso repertorio di modelli letterari: un canone involontario del modernismo e della civiltà occidentale al suo tramonto. L'opera di Nordau penetra a fondo nelle forme narrative destinate a varcare il secolo: lungo la linea Pirandello-Svevo, allargata a De Roberto e Tozzi, sarà il rimosso, più del dichiarato, a rivelare effetti duraturi. La figura del degenerato darà fioriture impreviste in quelle scritture che, in pieno Novecento, impigliate tra le ombre della fin de siede e contagiate da matti, inetti e visionari, procederanno controcorrente dentro un mondo che crolla