Libri di T. Maccio Plauto
Aulularia
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2017
pagine: 69
					La storia è quella di Euclione, un vecchio avaro (non a caso l'Aulularia fu un modello per Molière) che ha scoperto una pentola piena d'oro nascosta in casa da suo nonno e vive nel costante terrore che gli venga sottratta, spostandola da un luogo all'altro. La vicenda della pentola si intreccia con quella di Fedria, figlia di Euclione, contesa tra il giovane Liconide e lo zio di questi, Megadoro. Celeberrima la scena in cui Liconide chiede la mano di Fedria ed Euclione crede che stia parlando della pentola. Roberto Piumini ha tradotto in versi la commedia (che in versi, come tutte le commedie di Plauto, era scritta) e dove si interrompeva l'originale latino ha aggiunto un finale molto verosimile e fedele allo stile plautino. Il risultato complessivo restituisce un testo della più antica tradizione teatrale alla sua natura comica e alla sua forza letteraria.				
									Casina. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2010
pagine: 152
Il soldato spaccone
T. Maccio Plauto
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 83
					A Efeso, Pleusicle riesce a liberare Filocomasio, una ragazza da lui amata, che era stata rapita da Pirgopolinice, un soldato spaccone e vanitoso. Con l'aiuto dell'amico Periplecomeno e del servo Palestrione fa a credere al soldato fanfarone che Acroteleuza, una cortigiane che si finge moglie di Periplecomeno, si sia invaghita di lui. Lusingato dalla conquista, il soldato lascia libera Filocomasio. Periplecomeno, fingendosi geloso, fa bastonare Pirgopolinice dai servi.				
									Aulularia
T. Maccio Plauto
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 75
					L'avaro Euclione ha trovato una pentola piena di monete d'oro ed è terrorizzato che gli venga rubata. Il suo vicino di casa, il ricco Megadoro, gli chiede in moglie la figlia Fedria e Euclione acconsente non sapendo che la ragazza, violata durante le feste di Cerere, sta per avere un bambino. Lo sconosciuto padre è Liconice, nipote di Megadoro che confessa a Euclione la sua colpa e chiede in moglie Fedria. Il servo di Liconide, Strobile, ha trovato la pentola piena di monete d'oro, ma è disposto a darla al suo padrone in cambio della libertà.				
									Poenulus-Truculentus. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 336
					Il cartaginese Smerciato, rapito da bambino e venduto come schiavo, è al centro di una complicata vicenda di eredità, amori, trucchi e agnizioni. Poenulus introduce così nel teatro plautino uno spunto di riflessione sull'umanità del nemico. Al centro di Truculentus c'è invece la scaltra cortigiana Frinetta, uno tra i più antichi esempi letterari di femme fatale, che riesce a circuire i suoi tre amanti. Ad accomunare le due commedie è il tema della guerra e dei profondi cambiamenti socio-culturali che comporta. Le figure marginali nella Roma repubblicana – lo straniero e la donna – divengono protagoniste, a testimonianza di come Plauto seppe affrontare anche le scottanti questioni poste dalla Storia sulla scena romana a lui contemporanea.				
									Pseudolus
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Quattroventi
anno edizione: 2018
pagine: 130
Le Bacchidi. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 253
					In questa brillante commedia, ambientata ad Atene, due giovani amici si innamorano perdutamente di quella che credono essere la stessa donna, Bacchide, contro il volere dei padri, vecchi dispotici e severi. Sarà il servo Crisalo, astuto e fedele schiavo di Mnesiloco, in un esilarante susseguirsi di equivoci e comici scambi di battute a indurre i due anziani padri a consentire agli amori dei figli. Accanto alle Bacchidi vengono qui presentati, grazie al fortuito ritrovamento di un papiro, caso unico per la storia della commedia latina, un centinaio di versi della commedia di Menandro Dis exapaton, che ci fornisce il modello greco a cui ha attinto Plauto. Un confronto che dimostra il profondo debito dell'autore latino verso la cultura greca ma anche il suo genio inventivo e la sua capacità drammaturgica. Del rapporto tra le due commedie parla nei suoi testi introduttivi Guido Paduano, preceduti da un profilo della commedia plautina di Cesare Questa.				
									Anfitrione
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2012
pagine: 125
Pseudolo
T. Maccio Plauto
Libro: Copertina morbida
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2014
pagine: 160
Aulularia-Miles gloriosus-Mostellaria. Testo latino a fronte
T. Maccio Plauto
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2014
pagine: 432
					Pregio di Plauto è la sua prodigiosa ricchezza linguistica: i giochi di parole, le assonanze, i doppi sensi; le espressioni che spaziano dall'arcaico al neologismo, dalle deformazioni grottesche a volgarità che oggi si direbbero surreali; la magistrale padronanza delle possibilità musicali della parola, lo scoppiettante incalzare dei dialoghi. Tutto questo, insieme alla comicità esplicita e prepotente e alla rapidità del movimento scenico, comunica alle commedie plautine una verve irresistibile. Il teatro di Plauto è stato un importante modello per quello rinascimentale e per la successiva commedia dell'arte, fornendo una galleria di tipi e di situazioni cui hanno attinto, nei secoli, autori italiani e anche europei. Introduzione e note di Margherita Rubino. Traduzione e saggio critico di Vico Faggi.				
									
