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Libri di Tiziano Dorandi

Et in aliena castra. Dieci contributi di un filologo alla storia del pensiero antico

Et in aliena castra. Dieci contributi di un filologo alla storia del pensiero antico

Tiziano Dorandi

Libro: Libro in brossura

editore: Tab edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 388

Grazie alle sue edizioni di testi e alle sue ricerche filologiche Tiziano Dorandi ha contribuito in modo estremamente significativo alla ricostruzione di autori e periodi fondamentali della filosofia antica. Gli scritti di Dorandi – debitamente rivisti e aggiornati – raccolti in questo volume da Emidio Spinelli e Francesco Verde vertono in primo luogo su Diogene Laerzio, ma anche su Platone, Aristotele, sul Cinismo e sullo Stoicismo, su Epicuro e Filodemo di Gadara: essi mostrano con particolare evidenza quanto sia decisivo l'apporto della filologia alla storia del pensiero antico.
32,00

Momenti di storiografia erudita tra Ellenismo e Roma imperiale

Momenti di storiografia erudita tra Ellenismo e Roma imperiale

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Jouvence

anno edizione: 2022

pagine: 226

La parola “momenti” che occorre nel titolo intende riferirsi ad alcune esperienze letterarie in parte sfuggenti, tanto da sembrare episodiche rispetto ad altri nuclei dell’evoluzione storiografi ca greca di età ellenistica e imperiale. In quella che è stata definita “letteratura sommersa” sono compresi excerpta che, pur isolati dall’opera originaria, riescono a fornire buoni indizi dei suoi contenuti e delle modalità compositive. Il fi l rouge che lega i contributi qui presentati è dato da un processo di ricostruzione che, partendo dall’analisi dei testi nei loro strati formali e tematici, mira a realizzare una sorta di “archeologia del soggetto”: sono così individuati tanto relazioni intertestuali a gli excerpta e la fonte vettore, quanto rinvii ipertestuali. Emergono, inoltre, connessioni a storia ed elementi di microstoria e società, problemi esegetici ed ecdotici, ipotesi sulla identità di autori altrimenti misteriosi, nonché concetti complessi, quali la polymathia.
20,00

Nell'officina dei classici. Come lavoravano gli autori antichi

Nell'officina dei classici. Come lavoravano gli autori antichi

Tiziano Dorandi

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2016

pagine: 179

Lo studio delle pratiche compositive di un'opera letteraria e del metodo di lavoro degli autori antichi costituisce un dominio di ricerca affascinante e misterioso. Ci possiamo chiedere come gli autori dell'antichità greca e latina utilizzavano foglietti di papiro o di pergamena o tavolette per prendere appunti o per redigere i brogliacci delle loro opere; come raccoglievano i loro estratti durante le fasi preliminari della composizione; se scrivevano le proprie opere di loro mano oppure le dettavano a un segretario. Molti autori antichi avevano in comune la pratica di riservare una parte almeno della loro produzione letteraria a una circolazione limitata, pratica che li portava a rinunciare a pubblicare i loro scritti, nel senso che intendiamo oggi. Era comunque in vista di una pubblicazione, cioè di una diffusione riservata a un pubblico più vasto, che gli autori antichi componevano le loro opere. Muovendo da questi e altri aspetti il volume intende ricostruire le avvincenti fasi della redazione di un testo nell'antichità.
11,50

Nell'officina dei classici. Come lavoravano gli autori antichi

Nell'officina dei classici. Come lavoravano gli autori antichi

Tiziano Dorandi

Libro: Copertina morbida

editore: Carocci

anno edizione: 2007

pagine: 180

Nell'antichità quale era il destino dei libri, una volta pubblicati? Abbiamo testimonianze di scritti che raggiunsero una seconda o una terza edizione? Esistevano diritti di autore e di editore? Ci sono tracce concrete di varianti d'autore già nell'antichità? Lo studio delle pratiche compositive di un'opera letteraria e del metodo di lavoro degli autori antichi costituisce un dominio di ricerca affascinante e misterioso. Ci possiamo chiedere se gli autori dell'antichità greca e latina utilizzavano foglietti di papiro o di pergamena o tavolette per prendere appunti o per redigere i brogliacci delle loro opere; come raccoglievano i loro estratti durante le fasi preliminari della composizione; se scrivevano le proprie opere di loro mano oppure le dettavano a un segretario. Molti autori antichi avevano in comune la pratica di riservare una parte almeno della loro produzione letteraria a una circolazione limitata, pratica che li portava a rinunciare a pubblicare i loro scritti, nel senso che intendiamo oggi. Era comunque in vista di una pubblicazione, cioè di una diffusione riservata a un pubblico più vasto, che gli autori antichi componevano le loro opere. Muovendo da questi e altri aspetti il volume intende ricostruire le avvincenti fasi della redazione di un testo nell'antichità.
18,90

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