Libri di Valeria Ribeiro Corossacz
Sesso, razza e pratica del potere. L'idea di natura
Colette Guillaumin
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2024
pagine: 250
Dalla fine degli anni Sessanta, la sociologa francese Colette Guillaumin ha rivoluzionato il modo di pensare il sessismo e il razzismo, teorizzandone il carattere sistemico, non accidentale e non innato. Attraverso un'analisi storica e sociologica delle idee di sesso e di razza e dei rapporti sociali che le hanno prodotte, Guillaumin dimostra che le donne e le persone non-bianche sono gruppi oppressi e che è l'oppressione a creare questi gruppi. In altre parole, uomini e donne, persone bianche e persone non-bianche sono categorie che non hanno nulla di "naturale", e quindi nulla di eterno. Sono gruppi antagonisti prodotti da forme sistemiche di dominio, di sfruttamento, di appropriazione di un gruppo (di sesso, di razza) sull'altro, trasformati in "gruppi naturali" da un'ideologia che fabbrica "l'idea di natura" per nascondere l'origine sociale dell'oppressione. Impensabile, rivoluzionaria, questa è la tesi sostenuta da Guillaumin in questo testo precursore e ormai classico. Una tale visione caratterizza, più in generale, l'approccio del femminismo materialista, sviluppatosi in Francia a partire dagli anni Settanta. Tale paradigma conta tra le sue principali esponenti, oltre la stessa Guillaumin, Christine Delphy, Monique Wittig, Nicole-Claude Mathieu e Paola Tabet. I testi di Guillaumin hanno il grande pregio di essere vivi, aperti, inesauribili. Da un lato, ispirano senza sosta nuove ricerche (sui processi di razzizzazione, sulla performatività del linguaggio, sulla dominazione adulta), dall'altro, costituiscono un contributo imprescindibile alla prospettiva detta oggi “intersezionale”, che guarda il reciproco riprodursi dei rapporti sociali di oppressione.
Pensare con Abya Yala. Pratiche, epistemologie e politiche dall'America Latina
Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2024
pagine: 220
Questo volume nasce da alcuni interrogativi su come sia possibile affrontare gli studi decoloniali in Italia. Come ci interrogano pratiche politiche, concetti, teorie, riflessioni prodotte in America Latina/Abya Yala tra la fine degli anni Ottanta e Duemila? A che punto sono le conoscenze di questi contributi in Italia e come possono alimentare e rinnovare quelle prodotte nel nostro contesto universitario e anche oltre di esso? Queste alcune delle domande che hanno fatto incontrare e dialogare, in una prospettiva interdisciplinare, i/le docenti, i ricercatori, le ricercatrici e attivisti/e che sono autrici e autori dei contributi contenuti in questo testo. Gli articoli riuniti compongono un mosaico di riflessioni utili a ricostruire genealogie e a discutere significati e implicazioni di prospettive che possono essere iscritte nel variegato campo degli studi decoloniali. Al centro del libro vi è il riconoscimento dell’importanza di diffondere in Italia, e in lingua italiana, pratiche, epistemologie, politiche, voci di autori, autrici e comunità che hanno tracciato e tracciano cammini pratici e teorici di opposizione e alternativa alla colonialità del nostro presente.
Bianchezza e mascolinità in Brasile. Etnografia di un soggetto dominante
Valeria Ribeiro Corossacz
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 153
Basato sui racconti biografici di un gruppo di uomini bianchi di classe medio-alta di Rio de Janeiro, il volume indaga cosa significa essere classificati come bianchi e come uomini in una società strutturata sul razzismo e sulla diseguaglianza tra i sessi e le classi. Esaminando i silenzi, i non-detti, ma anche la capacità di questi uomini di descrivere con precisione rapporti di potere e episodi di violenza, l'autrice ci porta ad osservare la condizione di privilegio come perno della riproduzione delle discriminazioni sociali. In particolare, le esperienze di "iniziazione sessuale" sono esaminate come momento di formazione di un certo modello di mascolinità eterosessuale, bianca e di classe medio-alta. Il volume rappresenta un contributo originale per l'analisi femminista dell'intersezione delle relazioni sociali tra sessi, classi e "razze" e per un'antropologia dei gruppi dominanti.
Il Brasile tra razzismo e democrazia razziale
Valeria Ribeiro Corossacz
Libro: Libro in brossura
editore: Il Fiorino
anno edizione: 2007
pagine: 144
Il corpo della nazione. Classificazione razziale e gestione sociale della riproduzione in Brasile
Valeria Ribeiro Corossacz
Libro
editore: CISU
anno edizione: 2004
pagine: 278
Sesso, razza e pratica del potere. L'idea di natura
Colette Guillaumin
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2020
pagine: 245
Ancora poco nota in Italia, in ragione anche della scomoda radicalità del suo pensiero antiessenzialista, Colette Guillaumin ha teorizzato dalla fine degli anni Sessanta il carattere sistemico, non accidentale e non innato di sessismo e razzismo. Attraverso un'analisi storica e sociologica delle idee di sesso e di razza e dei rapporti sociali che le hanno prodotte, Guillaumin dimostra che le donne e le persone non-bianche sono gruppi oppressi e che è l'oppressione a creare questi gruppi. In altre parole, uomini e donne, bianchi e non-bianchi sono categorie che non hanno nulla di "naturale", e quindi nulla di eterno. Sono classi antagoniste prodotte da forme sistemiche di dominio, di sfruttamento, di appropriazione di una classe (di sesso, di razza) sull'altra, e trasformate in "gruppi naturali" da un'ideologia che fabbrica "l'idea di natura" per nascondere l'origine sociale dei rapporti asimmetrici tra gruppi di sesso e di razza. Impensabile, rivoluzionaria è la tesi sostenuta da Guillaumin in questo testo precursore e ormai classico. Una tale visione caratterizza, più in generale, l'approccio del "femminismo materialista", sviluppatosi in Francia, che conta tra le principali esponenti, oltre la stessa Guillaumin, Christine Delphy, Monique Wittig, Nicole-Claude Mathieu e Paola Tabet. I testi di Guillaumin da un lato, ispirano senza sosta nuove ricerche (sui processi di razzizzazione, sulla performatività del linguaggio, sulla dominazione adulta), dall'altro, costituiscono un contributo alla prospettiva detta oggi "intersezionale", che guarda il reciproco riprodursi dei rapporti sociali di oppressione.
Razzismo, meticciato, democrazia razziale. Le politiche della razza in Brasile
Valeria Ribeiro Corossacz
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2006
pagine: 136
Il Brasile è davvero il paese dove convivono felicemente etnie diverse e dove si è realizzata l'attuazione delle "logiche meticce"? Questo libro cerca di dimostrare come le cose stiano in maniera totalmente diversa e la società Brasiliana sia in realtà profondamente razzista. Il Brasile diventa allora occasione per l'autrice di discutere sulla nozione di meticciato inteso anche come scelta di carattere politico-razziale che i governi dovrebbero compiere.