Libri di Vincenzo A. Legnante
Pocket park. Una stanza a cielo aperto
Francesco Armato
Libro: Libro in brossura
editore: Navarra Editore
anno edizione: 2017
pagine: 164
Pocket Park, un luogo intimo e confortevole fra gli edifici della città, dove la gente si ritrova per trascorrere momenti di riposo e di socializzazione. Una stanza urbana che si identifica con la cultura del luogo che la ospita, per soddisfare le esigenze e le pratiche che si svolgono quotidianamente all'interno del quartiere. Il Pocket Park è un prodotto di urban interior design e non appartiene alle logiche di pianificazione di grande scala, è un progetto che si materializza attraverso l'equilibrio dei rapporti fisici, materici e dimensionali dello spazio, ponendo l'uomo come entità fondamentale tra le cose. Per le sue caratteristiche formali e spaziali è paragonabile allo spazio-casa, un living room senza soffitto, uno spazio molto contenuto per le sue dimensioni, difficilmente supera i 250 mq. I Pocket Park si distinguono da altri spazi deputati all'incontro all'aria aperta, come le piazze e i giardini, per una connotazione spaziale fisica molto caratterizzante: rispettano l'identità del quartiere e le abitudini di chi ci abita. Il Pocket Park diventa il prolungamento e lo spazio di pertinenza della propria dimora, suscitando un grande senso di appartenenza. È un progetto soprattutto sociale, nasce attraverso la condivisione e il coinvolgimento dei residenti, in quanto sono gli abitanti, la gente del luogo a dare le indicazioni formali e funzionali, un contributo attivo per la progettazione, per la gestione e la manutenzione. È un faro nel territorio urbanizzato, una piattaforma, una social real network dove la gente può toccarsi, osservare, comunicare o semplicemente ascoltare. I primi Pocket Park prendono forma nei primi anni '60 ad Harlem, un quartiere a nord di Manhattan, New York, voluti dalla comunità con lo scopo di avere uno spazio all'aperto da condividere e dove incontrarsi in alcuni momenti della giornata. Oggi è un fenomeno spaziale culturale molto importante, molte città si sono attivate e altre si stanno attivando per creare e programmare i Pocket Park da collocare negli spazi cosiddetti dormienti, quelle aree poco utilizzate che non svolgono nessuna funzione: trasformare gli spazi in luoghi per acquistare un ruolo fondamentale per la vita in città, una stanza a cielo aperto. Prefazione di Legnante Vincenzo.
Dinamici equilibri. Design e imprese
Vincenzo A. Legnante, Giuseppe Lotti, Ilaria Bedeschi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 184
Parlare di design per i sistemi territoriali di impresa appare quasi una contraddizione di termini in quanto, per sua natura, il design è strumento che contribuisce alla costruzione del fattore distintivo, a livello di innovazione, per l'azienda singola rafforzandone il plus competitivo rispetto alle concorrenti. In realtà l'attività di un design rivolto non alla singola impresa ma a più realtà produttive presenti in un determinato territorio appare come una risposta coerente alle peculiarità del modello produttivo italiano, caratterizzato dalla presenza di aziende di piccola dimensione concentrate su determinati contesti territoriali. All'interno di tale contesto rimane da capire quale ruolo specifico può esercitare il design per i sistemi territoriali di impresa, quali siano gli strumenti e le metodologie di intervento. Il libro presenta le esperienze condotte dagli autori nel tentativo di mettere in relazione l'università del design e le imprese. Ciascuna è una sperimentazione che esplora i fattori determinanti per costruire la reciprocità necessaria tra questi due universi.