Libri di Vincenzo Gueglio
Balansa, la luna e il putipù
Vincenzo Gueglio
Libro
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2015
Un nonno racconta a quattro nipotini perplessi le avventure di un potente mago, di nome Balansa o Bansìga, inventore e restauratore (non sempre attento e spesso dispettoso) di cose, persone, animali e pianeti. Balansa (o Bansìga), in polemica con i milioni di milioni di milioni di esseri mai contenti di come li ha fatti, medita di abbandonare la terra per andare sulla luna, che però non ha ancora avuto tempo di inventare. Dopo aver riparato la vetrata del cielo, che aveva rotto con una sassata, Balansa la adorna (finalmente) con la luna e le stelle riscotendo per la prima volta l'approvazione della gente sulla terra. Purtroppo subito dopo delude tutti - uomini, donne e bambini d'ogni colore - mangiandosi la luna appena fatta. Infine, accortosi che mangiare e fare da mangiare lo diverte e gli viene benissimo, apre un ristorante sopra il tetto del mondo offrendo agli avventori entusiasti, fra le altre specialità e leccornie della casa, la celebre Luna di Balansa. Che è anche il nome col quale il ristorante è famoso in ogni angolo dei 307728 universi conosciuti. Età di lettura: da 6 anni.
Mario! Storia vera tragica e avventurosa del polpo Mario, del pescatore Gnussa e di Cesare Ziona, principe dei fiocinatori e re della famosa baia di Portobello
Vincenzo Gueglio
Libro: Copertina rigida
editore: Frilli
anno edizione: 2004
pagine: 112
Tempo di esistere. Storie di una resistenza
Vincenzo Gueglio, Enrico Rovegno
Libro
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 120
Tre racconti a testa di due autori molto diversi eppure affiatati: "Queste pagine ci danno una cronaca di soli accadimenti, spoglia di lusinghe retoriche, tanto da fornire al giovane lettore, come a chi viva in lontani ricordi, tutt'altra versione e voce della memorialistica della Resistenza. Quello che è veramente singolare è come questo libro, scritto da due autori, abbia una cifra stilistica non diversa, prossima alla omogeneità. Eppure Vincenzo Gueglio ha una scrittura quasi poetica ed Enrico Rovegno attinge alla sua narrativa più tormentata; ma è probabilmente lo stesso afflato che si riflette sul racconto, sulla narrativa" (dall'intervento di Edoardo Guglielmino).
Pugni, pupe, persone, paese. Minima storia del pugilato a Sestri Levante. Da Mino Bozzano a oggi
Vincenzo Gueglio
Libro: Copertina morbida
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 150
Pugni e Paese, la Boxe e Sestri Levante. Un legame forte e solido che ha appassionato diverse generazioni di abitanti orgogliose di vedere i loro compaesani salire sui ring dell'Italia e del mondo. Il sottotitolo del libro è "Minima storia del pugilato a Sestri Levante". Da Mino Bozzano a oggi: infatti dal campione degli anni '50 passiamo alle imprese di Aldo Traversaro degli anni '60 e '70, fino alle promesse dei decenni più vicini ai nostri, passando per Giuseppe Pinan Muzio, che ancora oggi esprime la stessa passione di un tempo tramandando i segreti di questo sport ai più giovani. Non è solo la storia di uno sport e dei suoi campioni, ma anche del paese e della società in cui sono cresciuti, la boxe come specchio di Sestri e Sestri come specchio della boxe.
Sestri Levante. Biografie non autorizzate
Vincenzo Gueglio
Libro: Copertina morbida
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 366
Per un capriccio della natura Sestri ha il proprio centro sospeso e spencolato un poco oltre il confine: come un unico frutto pendente oltre il muro dell'orto, affacciato sul più misterioso e inafferrabile altrove, il mare. Per forza un posto del genere secerne esseri bizzarri. E infatti Sestri produsse e nutrì (abbastanza male in genere) gente che, come il mare e il serpentino, come le acciughe o le foglie degli ulivi, emanava dalla propria barbarie bagliori che oggi possiamo interpretare come lampi di un genio salmastro e d'una scontrosissima poesia. Di loro e delle loro bizzarrie qui si narra; ma anche delle pietre che calcarono ed eressero. Dapprima meravigliosamente; da un certo momento in poi disastrosamente.
«... Ma lasciatemi sognare!»: La via del rifugio-I colloqui
Guido Gozzano
Libro: Libro rilegato
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 236
Con Guido Gozzano comincia all'inizio del Novecento una stagione del tutto nuova per la poesia italiana, non più scritta da nobili chiusi nelle loro biblioteche come Leopardi e Manzoni o da professori eruditi come Carducci e Pascoli e neppure da uomini di mondo in cerca di successo come d'Annunzio. No, Gozzano è un ragazzo di famiglia della buona borghesia che ama la lettura condotta da autodidatta, e che cerca nella scrittura di esprimere i suoi stati d'animo: spesso combattuti tra il desiderio della vita semplice in una natura ancora non intaccata dagli uomini e la sua insoddisfacente condizione intellettuale; e per uscire da questo perdurante malessere, ravvivato da un tono ironico fino ad allora quasi assente dalla letteratura italiana, non rimane che la fuga nel mondo dei sogni, raccontati con parole e immagini chiare e coinvolgenti. Nella sua breve vita, Gozzano (1883-1916) ha pubblicato solo due raccolte complete di poesie: "La via del rifugio" (1907) e "I colloqui" (1911) che qui ora presentiamo affidate alle cure di Maria Teresa Caprile, con un saggio introduttivo di Vincenzo Gueglio e una presentazione di Francesco De Nicola, che precisa le caratteristiche di questa edizione, ricca di note su personaggi, situazioni storiche e vocaboli oggi non più in uso, ma del tutto priva, tranne qualche breve osservazione alla conclusione di ciascun testo, di interpretazione o classificazione delle poesie di Gozzano che ciascun lettore, come ci sembra indiscutibile, valuterà secondo la sua sensibilità e formazione.
Cuori da un altro mondo. Il dramma di Colombo
Vincenzo Gueglio
Libro: Libro in brossura
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 80
Un Barolomeo scettico, presago del disastro e intriso di nostalgia per Genova, tenta invano di trasmettere un po' del proprio buon senso all'inquieto Cristoforo, il quale però, sprezzante ogni calcolo diverso dai suoi, rimane irraggiungbile da qualsiasi ragionamento che contrasti con la Missione della quale si sente investito. Il testo, spesso comico, intreccia i dati della vita dei Colombo con la grande storia: mette in scena, fra l'altro, la spartizione del mondo fra Spagna e Portogallo (con la decisiva mediazione del papa); e gli ultimi istanti del Descubridòr carico di gloria e umiliazioni, amareggiato da dubbi e rimorsi, ma saldo nella propria dignità, accresciuta anzi da una nuova, dolorosa saggezza. "Tu hai il dono d'avere ragione anche quando hai torto" - gli aveva detto una volta Joao II, re del Portogallo. "Come dire che ho torto anche quando ho ragione" - medita il vecchio Cristoforo sul letto di morte, ripensando all'enorme carico di delitti che la sua impresa ha introdotto nel mondo. Un testo teatrale che si legge come un romanzo, ricco di informazioni come un saggio, esilarante come una farsa, commovente come una tragedia, stimolante come un pensiero nuovo.