Libri di Vincenzo Latronico
Omaggio alla Catalogna
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2022
pagine: 276
Spagna, seconda metà degli anni trenta del secolo scorso. Anni segnati dalla sanguinosa guerra civile, uno scontro diventato epica nelle pagine di numerosi romanzi e scritti di artisti, scrittori e intellettuali accorsi da tutto il mondo per combattere e per vivere in prima persona un evento cruciale nella storia del Novecento. All’origine del pensiero che vede George Orwell opporsi a ogni forma di totalitarismo c’è proprio questo passaggio storico: la scelta di accorrere a Barcellona per arruolarsi nelle milizie repubblicane. Omaggio alla Catalogna, che precede di qualche anno i suoi romanzi più noti, è fin dal titolo un inno alla libertà, pervaso da un forte anelito di impegno condiviso. Un reportage straordinario che idealmente fa da controcanto al romanzo La speranza di André Malraux, scritto in presa diretta, ma anche una critica lucida e attuale dei rischi che si corrono perfino nella difesa dei valori più nobili. Un libro che ha ispirato tra gli altri il regista Ken Loach per il film Terra e libertà, da rileggere oggi in una nuova intensa traduzione.
Borne
Jeff VanderMeer
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 340
Fra le macerie di una città in rovina - infestata da biotecnologie fuori controllo, percorsa da bande di razziatori, dominata dal cielo da un orso mutante di nome Mord - la cacciarifiuti Rachel si imbatte in una creatura misteriosa e decide di prenderla con sé, chiamandola Borne. All'inizio poco più di una pianta, Borne cresce a una rapidità impressionante: è un bambino curioso e frenetico; è un anemone di mare gigante che muta forma e colore; è una persona; è un mostro; è un figlio adottivo. L'arrivo di Borne altera gli equilibri della vita di Rachel - che, arrivata nella città come migrante, si trova a dover imparare a essere madre rievocando gli anni spesi coi genitori a girare per campi profughi, fra una catastrofe ecologica e l'altra. Altera anche il suo rapporto con Wick, il creatore di bio-tec con cui convive, che non si fida del nuovo arrivato: forse perché teme che sia un mutante, o forse perché, come un padre inesperto, si sente tagliato fuori dall'amore che lo lega a Rachel. E mentre Borne cresce, tutt'intorno si intensifica la lotta per il dominio sulla città tra l'enigmatica Compagnia e le creature che le si sono ribellate - su tutti Mord, l'orso gigante le cui incursioni aeree si fanno sempre più frequenti e sanguinarie. E con orrore di Rachel e Wick appare sempre più chiaro che Borne - il loro bambino, la loro arma aliena - in questa guerra è destinato a giocare un ruolo decisivo. Negli ultimi anni la fantascienza sta tornando prepotentemente in primo piano nella letteratura mondiale, come luogo di elaborazione dei dilemmi sociali, politici e morali della nostra epoca. Jeff VanderMeer è fra i principali esponenti di questa nuova ondata, che ha espanso i confini tematici del genere a includere questioni di grandissima attualità - migrazioni planetarie, disastri ambientali, ruoli di genere. Dopo la Trilogia dell'Area X, il suo nuovo romanzo alza di nuovo la posta immaginativa e letteraria, usando la fantascienza postapocalittica per indagare qualcosa di intimo e quotidiano come la maternità. Al cuore di Borne, sotto gli orsi volanti e le bio-tec sanguinarie, c'è una domanda radicalmente umana: cosa significa, in un'epoca di drastiche trasformazioni scientifiche e biologiche, «essere una persona».
La chiave di Berlino
Vincenzo Latronico
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 152
«Nessun’altra città è così piena di vuoto». Al volgere del millennio i grandi vuoti di Berlino, le cicatrici lasciate dal ventesimo secolo sul tessuto della città, si riempiono: dei sogni di una generazione che da tutta Europa ne fa il luogo di una promessa; del desiderio di chi vi cerca la trasgressione e l’estasi dei rave e dei sex party; delle nostalgie degli expat di tutto il mondo, fra cui moltissimi italiani, che a Berlino hanno cercato una nuova vita, fortuna o oblio. Scrivendo di Berlino, Vincenzo Latronico scrive il romanzo di formazione di una generazione. «“La chiave di Berlino” è il racconto di una città e di chi l’ha attraversata negli ultimi venti anni. Latronico fa i conti con la falsa coscienza collettiva e individuale scrivendo un libro politico, profondo e commovente su ciò che è irrimediabilmente perduto, su ciò che resta, ma soprattutto sulla possibilità di un’utopia che non assomiglia né a un rimpianto, né a un’idealizzazione» (Veronica Raimo). «Sono arrivato a Berlino nel 2009. Ci vivo ancora. Me ne sono andato, sono tornato. Nel corso del tempo ho avuto vari motivi per restare: più o meno validi, più o meno vulnerabili ai negoziati con la durezza dell’inverno e la nostalgia». Vincenzo Latronico si trasferisce a Berlino poco più che ventenne per una ragione che non è chiara nemmeno a lui. Quel che è certo è che, almeno all’inizio, è troppo forte il richiamo della città: piena di vuoti in cui far crescere la propria vocazione e di ombre in cui nascondersi, Berlino è la città in cui essere giovani nei primi vent’anni del ventunesimo secolo. Raccontandone le complessità – la memoria storica ancora ustionante, il mercato immobiliare sempre più votato alla speculazione, la vita notturna tra emancipazione e consumismo, la gentrificazione denunciata dagli stessi che se ne fanno agenti – Latronico scrive un vero e proprio romanzo di formazione, personale e generazionale allo stesso tempo. Una storia europea di emozionante lucidità.
Colibrí Salamandra
Jeff VanderMeer
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 392
«Una mattina d'inverno come tante, in una città del Pacifico nordoccidentale. Dove, di preciso? Non te lo dirò. Chi sono? Non te lo dirò. Non di preciso. Ma chiamami pure Jane. Jane Smith, se ti viene comodo. Sono qui per mostrarti come finisce il mondo». Jeff VanderMeer dopo l'Area X ci conduce in un nuovo, misterioso territorio sull'orlo dell'apocalisse: il nostro presente. «Se mi stai leggendo fa' conto che io sia già morta». Jane è un'analista specializzata in cybersecurity. Un giorno, nel suo caffè di fiducia, riceve una busta dal barista. Qualcuno l'ha pagato affinché gliela consegnasse. Dentro la busta ci sono una chiave, un indirizzo e un numero: 7. Jane si fa portare all'indirizzo, scoprendo che si tratta di un magazzino. Dentro il deposito numero 7 trova il primo indizio: una scatola con un colibrí imbalsamato di una varietà estinta da tempo e un biglietto con su scritto «Colibrí… Salamandra. Silvina». Jane è turbata: le salamandre rappresentano per lei un ricordo molto caro legato alle scorribande con suo fratello Ned, scomparso da ragazzo, e di quando insieme, lungo il fiume, andavano alla ricerca di questi animali. Jane è decisa a capire, anche a costo di scivolare tra le maglie soffocanti di una cospirazione mondiale. In un mondo sull'orlo del disfacimento, tra pandemie sconosciute, devastanti effetti dovuti ai cambiamenti climatici e un controllo impietoso della vita privata, Jane deve muoversi in fretta perché sente che non c'è più tempo, per lei, per Silvina, e per il pianeta. Con la sua scrittura ipnotica e avvolgente, Jeff VanderMeer sa usare come nessun altro oggi trame avventurose per raccontare il presente. Attraverso i temi che gli sono più cari – i cambiamenti climatici, l'Antropocene, il rapporto autodistruttivo con la natura – con Colibrí Salamandra VanderMeer firma ancora una volta un'invenzione narrativa visionaria e grandiosa.
La fattoria degli animali
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 120
Gli animali della fattoria decidono di scacciare il padrone e creare un nuovo ordine fondato sull’uguaglianza, finalmente liberi dai soprusi degli uomini. Dovrebbe essere lʼinizio di una società più giusta ma si rivelerà lʼesatto opposto sotto il dominio dei crudeli e astuti maiali.
1984
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2021
pagine: 384
Nella vita di Winston Smith ogni giorno è uguale al precedente fino all᾽incontro con Julia e con l᾽amore. Forse ora si può lottare per un mondo in cui essere felici? In cui la storia non viene costantemente riscritta e il Grande Fratello non controlla anche i pensieri delle persone?
La fattoria degli animali
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti-Barbera
anno edizione: 2021
pagine: 160
Pur essendo un breve libro, La fattoria degli animali esprime un pensiero ormai maturo, che sarà ulteriormente sviluppato e accentuato in 1984: soprattutto, l’idea del potere che diventa fine a sé stesso e quella della continua falsificazione del passato, che Orwell conosce bene anche per esperienza personale. Nel regime instaurato dai porci, a poco a poco si cancella ciò che ricorda i tempi gloriosi della Rivolta, si cambiano “i sette comandamenti” su cui era basato il nuovo ambizioso progetto di convivenza, si fa sparire all’occorrenza la memoria degli animali proprio come nel regime sovietico si ritoccavano di volta in volta le foto celebrative delle persone, cancellando i visi degli epurati. Introduzione Mario Baudino.
1984
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti-Barbera
anno edizione: 2021
pagine: 384
Si tratta probabilmente del maggior romanzo politico del secolo scorso, accostato giustamente per la sua forza di sintesi al Leviatano (1651) di Thomas Hobbes. La sua immaginazione sociologica... possiede una visionarietà claustrofobica che a volte eccede i limiti di una narrazione lineare... Tutta la sua opera è un’apprensiva interrogazione sul potere, sul conflitto individuosocietà, sugli inganni dell’utopia: è una denuncia dei totalitarismi e difesa dell’integrità dell’individuo... Ora, nella nostra società attuale, il potere inteso come Big Brother digitale sorveglia la nostra vita, si traduce in una rete che avvolge tutti, “devianti” e non, e che ci accompagna in ogni momento del quotidiano. Introduzione Filippo La Porta.
La fattoria degli animali
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 144
In una fattoria padronale vicino a Willingdon, in Inghilterra, gli animali da cortile decidono di ribellarsi alla loro condizione di sfruttamento. Sobillati da tre maiali leader, il vecchio Maggiore, Palla-di-Neve e Napoleone, cacciano il fattore, il signor Jones, e prendono il comando. “La fattoria degli animali”, come viene rinominata la loro casa, è ripensata a vantaggio di chi possiede quattro zampe, e la lotta contro gli umani, “le uniche creature che consumano senza produrre”, è un trionfo animato da ideali di uguaglianza e giustizia. Ma in questa favola per adulti non c'è un lieto fine. I valori di equità che hanno animato la rivolta si fanno più flebili e vengono stravolti a vantaggio di pochi. George Orwell, uno degli scrittori e intellettuali più ispirati dal libero pensiero del novecento, ci regala un capolavoro di satira in questo romanzo sulla forza corruttiva del potere. Un libro da rileggere in nuova traduzione per apprezzare la tagliente ironia dell'autore nei confronti della Russia dell'epoca ma anche il monito rivolto a tutti noi: anche i migliori propositi politici possono sfociare in un regime di cupidigia e ingiustizia.
1984. Millenovecentoottantaquattro
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2021
pagine: 368
Ambientato in un futuro distopico, in una società terrorizzata da un’ideologia totalitaria propagata dal Partito, Millenovecentoottantaquattro è la spaventosa visione di un mondo schiavo di un regime tirannico. Winston Smith lavora per il Ministero della Verità a Londra, con il compito di censurare libri e giornali, di alterare la storia e impoverire la lingua. Le città sono tappezzate di poster dai quali il volto di Big Brother, il vertice del potere politico onnisciente e infallibile, osserva tutto, e la Polizia del Pensiero smaschera i traditori. Quando Winston trova l’amore in Julia, monotonia e alienazione iniziano a stargli strette e comincia a vagheggiare un’altra vita possibile. Ma Big Brother non tollera il dissenso, anche se solo mentale. Un romanzo entrato in profondità nella cultura popolare, da riscoprire in questa nuova e originale traduzione.
Il conte di Montecristo
Alexandre Dumas
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 1312
È il 1815 quando Edmond Dantès, giovane marinaio, sbarca a Marsiglia con la prospettiva di un futuro radioso: l’attendono la nomina a capitano del Pharaon e il fidanzamento con la bella Mercédès. Ma una denuncia anonima infrange i suoi sogni, condannandolo alla reclusione di quattordici anni in una prigione del castello d’If. La disperazione lascia con il tempo il posto a un’incontenibile sete di rivalsa. Evaso dal carcere e assunta l’identità del ricco e misterioso conte di Montecristo grazie alla scoperta di un tesoro nascosto, Edmond diventa un raffinato giustiziere. Riuscirà ad annientare i suoi calunniatori con le loro stesse armi, attuando una vendetta metodica e implacabile. Un personaggio maestoso per il romanzo più drammatico e umano di Alexandre Dumas.
Accanto alla macchina. La mia vita nella Silicon Valley
Ellen Ullman
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2018
pagine: 180
Dopo un dottorato in materie umanistiche, e con un passato da attivista politica alle spalle, Ellen Ullman si ritrova nella mitica Silicon Valley quasi per caso: all'inizio degli anni Ottanta un periodo di crisi del sistema accademico statunitense la spinge a cercare un lavoro temporaneo dove è più facile trovarlo, e cioè in quel settore tecnologico che, nella California del Nord, sta facendo da incunabolo alla rivoluzione digitale. Programmatrice della primissima ora, doppiamente outsider in quanto donna e ultratrentenne, la Ullman racconta il fascino e le insidie legati al trovarsi «accanto alla macchina»: l'irresistibile attrazione esercitata da un lavoro neutro e razionale, tutto numeri e codici, e il rischio di dimenticarne la destinazione e la finalità ultima, che tocca sempre e inevitabilmente altri esseri umani, e spesso proprio i più indifesi e i meno preparati a fare i conti con il trionfo di un'economia immateriale. Scritto nel 1997, quando l'era digitale era ancora alle porte, «Accanto alla macchina» è insieme saggio critico, riflessione personale e memoir, e conserva ancora oggi un'inquietante attualità. Attingendo alla propria esperienza professionale, familiare e sentimentale, Ellen Ullman racconta cosa accade quando, illudendoci di «creare un sistema per i nostri scopi e a nostra immagine», finiamo per proiettare in quel sistema solo la parte di noi «in cui regnano la logica, l'ordine, la chiarezza»: con il rischio concreto che «più tempo passiamo a osservare un'idea ristretta dell'esistenza, più la nostra idea di esistenza si restringe».

