Libri di Vincenzo Perna
Sparate sul pianista. La censura musicale oggi
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2007
pagine: XXV-374
Un viaggio attraverso la musica negata, messa all'indice e condannata al silenzio in molte parti del mondo contemporaneo. Nella fotografia apparentemente surreale - "come si fa a metter in gabbia una canzone?", scrive Dario Fo nella sua introduzione - di una realtà drammaticamente viva e diffusa, la censura musicale viene qui osservata e discussa nelle sue più o meno esplicite modalità d'attuazione in sedici diversi paesi del mondo: dall'Afghanistan alla Corea del Nord, dal Sudafrica all'Algeria, dalla Turchia alla Francia, con un focus sugli Stati Uniti del dopo 11 settembre. Uno studio che nasce nell'ambito di Freemuse, Organizzazione non governativa danese il cui scopo è quello di monitorare la libertà d'espressione musicale nel mondo e di denunciarne le violazioni. Attraverso le testimonianze di musicisti, studiosi, giornalisti, censurati e persino censori si delinea così il complesso e tutt'altro che pacifico quadro dei rapporti tra musica da un lato, società, ideologia e politica dall'altro, lasciando emergere parallelismi inquietanti fra sistemi politici e di pensiero molto diversi fra loro. Una panoramica che dietro l'aspetto del distaccato studio sociologico o del reportage giornalistico assume in molti punti la capacità di coinvolgimento emotivo della narrativa.
World music. Una breve introduzione
Philip Vilas Bohlman
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 2006
pagine: XX-216
All'inizio del XXI secolo definire la world music è diventato quasi impossibile. È la musica che incontriamo praticamente in ogni parte del mondo; può essere musica folklorica, musica d'arte o popular music, praticata da dilettanti come da professionisti, sacra, secolare o commerciale. Gli stessi consumatori usano la world music in una varietà di modi, la celebrano come propria oppure si compiacciono della sua alterità. Si potrebbe dire che qualsiasi tipo di musica, o quasi, può essere etichettato come world music. La world music è un vero prodotto della modernità, dell'incontro e della visione del mondo inaugurati dall'epoca delle scoperte geografiche, dall'Illuminismo, dall'espansione coloniale e dalla nascita degli stati-nazione. Philip Bohlman ci guida attraverso questo vastissimo territorio musicale mettendone in luce i portati ideologici ed estetici, in un libro centrato intorno a una nozione di incontro che incoraggia il lettore ad affrontare la world music in modo diretto.
L'arte in Terra di Lavoro 1945-2000
Vincenzo Perna, Giorgio Agnisola, Enzo Battarra
Libro
editore: Spring Edizioni
anno edizione: 2001
pagine: 144
Rap. Storia di una musica nera
David Toop
Libro: Libro in brossura
editore: EDT
anno edizione: 1996
pagine: IX-206
Nato nei ghetti neri di New York alla fine degli anni Settanta, il rap è tecnica da disc jockey, parlata ritmica da cantastorie africano, manifesto dell'identità hip hop e dell'orgoglio controculturale dei ragazzi di colore. Lo stile inventato da Grandmaster Flash e Afrika Bambaataa ha invaso la musica dance dei nostri anni: rapper bianchi edulcorati come Vanilla Ice convivono ormai con gruppi "cult" autenticamente legati a un'identità "razziale" sospesa tra integrazione e ribellione di strada, tra successo commerciale e spietata denuncia del sogno americano.
Estasi rock. Le droghe e la musica popolare
Harry Shapiro
Libro
editore: EDT
anno edizione: 1996
pagine: 200
Hannah Coulter
Wendell Berry
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2014
pagine: 287
Hannah Coulter ha alle spalle due matrimoni e tre figli. Ormai vedova, trascorre la vecchiaia nella sua fattoria del Kentucky ricordando le vicende della propria esistenza (le gioie e le tragedie della gioventù, il periodo della guerra, il lavoro della fattoria, i rapporti con i vicini, l'allontanamento dei figli, il ritorno del nipote scomparso) e rileggendole con la sensibilità e la saggezza che gli anni hanno distillato. Per Hannah, ormai prossima al termine della vita, l'unica certezza sta nell'accettazione dell'incertezza del mondo. Dopo "Jayber Crow" (sempre edito da Lindau), con "Hannah Coulter" Berry aggiunge un altro affascinante tassello alla galleria di personaggi memorabili che popolano Port William, una comunità immaginaria ma assolutamente "vera". Attraverso le vicende degli individui laboriosi, saggi, fieri e non di rado bizzarri che la compongono, Berry ci offre un vivido ritratto della vita di un piccolo centro di uno Stato del Sud, all' ombra dei grandi eventi della storia americana (dalla Grande Depressione alla seconda guerra mondiale, dall'avvento della società del benessere al declino provocato dall'abbandono delle campagne), ma in pari tempo ci parla dell'Uomo, del suo bisogno di stare in comunità, del suo rapporto con l'ambiente e con la terra. Guardando al passato senza nostalgie, Hannah Coulter si rivela un'opera piena di forza, di amore per il mondo rurale, di devozione per la sua bellezza e di compassione per i suoi abitanti.
La nascita di ogni cosa. Come l'universo è diventato complesso. Dal Big Bang allo spirito dell'uomo in 28 passaggi
Harold J. Morowitz
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2014
pagine: 344
Harold J. Morowitz, uno fra i più importanti scienziati che si dedicano allo studio della complessità, ci guida in un affascinante tour in 28 tappe (ognuna delle quali corrisponde a un'emergenza fondamentale) della genesi dell'universo: dalla nascita delle stelle a quella degli elementi, alla formazione del sistema solare e dei pianeti, dal primo apparire della vita fino all'emergere del linguaggio, all'invenzione dell'agricoltura, alla nascita delle città. Nella storia dell'universo Morowitz ricerca però anche le tracce di Dio, di quel Dio non personale postulato da Spinoza, Giordano Bruno ed Einstein, che secondo lui è possibile riconoscere attraverso lo studio delle leggi della natura. La nascita di ogni cosa propone un punto di vista nuovo e affascinante sul nostro passato remoto e offre un contributo importante al dialogo fra scienza e religione.
Sarà un capolavoro. Lettere all'agente, all'editor e agli amici scrittori
Francis Scott Fitzgerald
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2017
pagine: 297
Giovanissimo, Fitzgerald si pose tre obiettivi: sposare Zelda Sayre, scrivere libri di «valore perenne» e guadagnare un sacco di soldi per vivere «sopra gli schemi». Ma com'era veramente la sua vita? Un tripudio di feste, ville e sregolatezza? In questo libro sono raccolte le lettere che scrisse al suo editor Perkins, al suo agente Ober e agli amici scrittori - Hemingway, Wilson - che ebbero un ruolo cruciale nella sua esistenza; lettere che mostrano il ritratto di uno scrittore triste, fragile e solo, indefesso nella sua missione, un intellettuale che interveniva in tutte le fasi del lavoro editoriale dei propri libri e di quelli degli altri (fu accanito lettore di manoscritti, scout, editor), un talento immenso che in nome dell'arte si è sacrificato fino a consumarsi.
Storie di Natale vecchie e nuove
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 320
Il Natale esercita da sempre su tutti, credenti e non credenti, uno speciale richiamo: a conquistarci è l’atmosfera di un giorno che ricorda una storia lontana piena di luce e speranza, la tradizione del presepe che ci riporta all’infanzia, la consuetudine di riunirsi con gli amici e i parenti più cari per scambiarsi un regalo e anche la suggestione dell’albero decorato. Non può dunque stupire che una festa così sentita abbia ispirato scrittori e poeti di tutte le epoche e di tutti i paesi. I preparativi, i regali, la cena della vigilia, la messa di mezzanotte, il pranzo natalizio, le case povere e quelle ricche, in un caleidoscopio pressoché infinito di atmosfere, ambienti, personaggi e stati d’animo, saltano fuori come per magia dal cappello dei più grandi scrittori. Oltre a Dickens che forse è il narratore che rappresenta lo spirito del Natale per antonomasia, Machado de Assis, Maupassant, Daudet, Hardy, Saki, Chesterton, D’Annunzio, Gozzano, Pirandello e Deledda… e chi più ne ha più ne metta, come i doni del portentoso sacco di Babbo Natale, che nel racconto di Pina de Morais è in partenza insieme a Gesù Bambino per entrare a mezzanotte in punto nelle case di tutti i bambini del mondo e portare un po’ di felicità.
Scegli le tue armi. Scritti sulla musica. K-punk. Volume Vol. 3
Mark Fisher
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2021
pagine: 304
Nel percorso tragicamente interrotto che ha fatto di Mark Fisher il critico culturale forse più influente delle ultime generazioni, la musica ha sempre rappresentato un interesse primario, quasi che le evoluzioni della scena pop e rock a cavallo del millennio rappresentassero lo specchio ideale per riflettere sulle dinamiche sociali e psicologiche della contemporaneità. Dopo aver sviscerato le ragioni di tale convinzione in Spettri della mia vita, nei saggi di Scegli le tue armi Fisher approfondisce le proprie riflessioni spaziando dal post punk alla jungle, dai Joy Division agli Scritti Politti. E disegna uno scenario complesso e affascinante, nel quale l'incapacità di immaginare il futuro, la rappresentazione di una metropoli «digitalizzata» e ostile, la catatonia e lo spegnersi delle pulsioni sessuali che caratterizzavano la grande stagione del rock vengono spiegati attraverso i cambiamenti traumatici che hanno investito il mondo intero: la globalizzazione del lavoro, l'ansia generalizzata, il crollo di tutte le certezze novecentesche. Una raccolta fondamentale per chi, attraverso la musica, cerca prospettive sorprendenti e spietate che illuminino il mondo postcapitalistico nel quale siamo costretti a vivere.
Camminare. Con un testo di Virginia Woolf
Henry David Thoreau
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 72
Bisogna tornare a camminare, ci dice Thoreau in questo piccolo saggio. Ma è l’Arte del camminare quella che con ardore appassionato chiede di coltivare, e avendo in mente ben precisi effetti. Anche in Walking, infatti, l’autore di Walden e di Disobbedienza civile – del quale Virginia Woolf traccia in appendice un acuto ritratto intellettuale – punta il dito sul vero nemico dell’uomo, la cosiddetta civiltà, che vuole trasformare il mondo in un ordinato mosaico di prati rasati e campi coltivati, tra città e villaggi abitati da docili membri della società. Gli uomini seguono ormai soltanto le strade che altri hanno tracciato, adeguandosi passivamente a quanto viene deciso altrove. Quasi incapaci di pensieri coraggiosi, perché credono di sapere ma di fatto non si avventurano oltre il circolo vizioso di idee trite e preconcette, non conoscono più il piacere che offrono la ricerca e la scoperta e pertanto non riescono a vedere e godere del bello. Perché a nutrire in profondità la vita e gli esseri è proprio il terriccio vergine di boschi e paludi, quello che è divorato dalla avanzata ordinatrice dell’uomo, che rischia di scoprire in punto di morte di non aver mai davvero vissuto. È investendo il proprio tempo nella nobile pratica del fare «anche la camminata più breve pieni di spirito d’avventura, come se partissimo per un viaggio senza ritorno» che più aria e più luce circoleranno tra i nostri pensieri facendo resuscitare speranza e futuro.
Mangiare è un atto agricolo
Wendell Berry
Libro: Libro in brossura
editore: Lindau
anno edizione: 2024
pagine: 280
Viviamo nell’attesa che la nostra giornata di lavoro finisca, nell’attesa delle vacanze e della pensione. Non lavoriamo perché amiamo il nostro lavoro, perché ci è necessario esistenzialmente, oltre che economicamente, ma per poterlo finalmente lasciare. Questo pensiero, ormai largamente diffuso in tutte le classi sociali, è frutto dell’economia industriale, che ci ha fatto smarrire il valore umano di ciò che facciamo e ci ha reso estraneo ciò che produciamo. La meccanizzazione del lavoro ci ha poi portato a pensare alla terra come a una macchina, e non come a una creatura vivente, la cui salute dipende dal buon funzionamento di tutti i suoi organi. L’effetto sull’agricoltura di questo approccio, indifferente ai principi fondamentali della vita, è stato ed è devastante, anche perché essa abbraccia tutto ciò che riguarda la sopravvivenza e il benessere dell’uomo: il suolo, l’aria, l’acqua, le piante, gli animali, la produzione di cibo, quindi di energia. In questa raccolta di saggi, da uomo e da contadino, Wendell Berry riflette sui problemi dell’agricoltura contemporanea e ci indica un cammino non solo auspicabile ma già perseguito da molti, in cui ritorna centrale la gestione responsabile e amorevole della terra e delle creature che su di essa vivono, in cui il coltivare si fonda su principi sostenibili, ecologici e biologici, piuttosto che su principi meccanicisti orientati a ottenere proventi tanto rapidi quanto dannosi. Un cammino in cui nessuno può più permettersi di ignorare i processi di produzione che portano sulle nostre tavole ciò di cui ci nutriamo. Se torneremo a essere consapevoli che «mangiare è un atto agricolo»‚ inevitabilmente lo saremo anche di tutto quanto vi è connesso e ci preoccuperemo del benessere delle generazioni presenti e future e dunque della natura, di quel luogo che ci ospita e in cui cresce ciò che ci permette di esistere. Introduzione di Michael Pollan.