Libri di Vittorio Prina
«Incomincia una serie di strane e meravigliose vicende». Nuovi appunti per un Laboratorio di progettazione architettonica 1
Vittorio Prina
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2018
pagine: 332
«Entro nel patio ancora vuoto, scendo lungo la scala a elica (è la terza questa mattina) e vedo la marea di banchi e la quantità di rifiuti lasciati dagli studenti che finalmente lo frequentano fino a tarda sera, piano piano rimossi (i rifiuti) da operatori un po' frastornati. Qualche studente inizia a sedersi sui banchi sparsi. Entro nell'aula deserta. Mi siedo, leggo un po' un libretto portato da casa fingendo tranquillità ma come sempre, nonostante gli anni trascorsi, un po' di “agitazione” mischiata a curiosità e a molti pensieri c'è sempre. Rivedo gli appunti ma è inutile, tanto parlo sempre a braccio; odio parlare leggendo. Ciò nonostante ho in borsa un pacco di libri, mi sento più tranquillo. I temi e gli argomenti di cui parlare sono tanti, troppi; quelli inutili scompaiono piano piano. I pensieri che macino nella mente da giorni iniziano a ridursi all'essenziale, forse. Iniziano a entrare alla spicciolata gli studenti del primo anno; sono proprio giovani. Volti che vedrò per un anno. La scelta dei posti rispecchia le varie tipologie umane: i più attenti, forse, ai primi posti; i più scapestrati in fondo, come al liceo… Un po' alla volta arrivano tutti; due parole con gli altri docenti e assistenti, qualche commento, qualche sguardo alla massa di giovani, un po' di concentrazione e poi via. È iniziato ufficialmente l'anno.»
La casa dell'ossimoro
Vittorio Prina
Libro: Libro in brossura
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2012
pagine: 127
L'ossimoro: una persona definita nomade ma che di fatto è residente sintetizza l'ipocrisia e la disinformazione che caratterizzano un problema la cui soluzione assume il carattere di emergenza: sono definiti nomadi così sono "costretti" a muoversi e spostarsi. Il tema del Laboratorio di Progettazione Architettonica I tenuto presso la Scuola di Architettura e Società, Politecnico di Milano, A.A. 2011-2012, è costituito dalla progettazione di abitazioni temporanee per "nomadi" dotate di edifici e spazi comuni. I progetti sono collocati in un contesto reale e preciso individuato in un'area limitrofa alla sede del CeAS nelle vicinanze di Milano, al Parco Lambro. In tal senso la progettazione delle citate abitazioni è frutto di esigenze specifiche dettate dalla particolare tipologia di residenti e ha dovuto inoltre tenere conto della complessità relativa al rapporto con il contesto (reale e metaforico) e con la morfologia urbana, alle caratteristiche tipologiche, costruttive, spaziali, materiche, dal particolare al generale e viceversa; elementi che articolano la formazione della metodologia compositiva. Un tema apparentemente semplice quale il progetto di una serie di alloggi e servizi collettivi - in realtà una sorta di villaggio complesso si è trasformato in un'occasione finalizzata a comprendere la complessità sottesa sia al progetto di architettura che a particolari esigenze sociali e politiche.
Alvar AAlto. Progetto di complesso residenziale a Pavia. «Onde anomale» lungo il fiume. Spazio, architettura, territorio e innovazione
Vittorio Prina
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2012
pagine: 208
La scuola primaria. Messaggio di Emmaus
Antonio Piva, Elena Cao, Vittorio Prina
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2011
pagine: 128
Franco Albini Franca Helg. Casa Zambelli a Forlì
Vittorio Prina
Libro
editore: Alinea
anno edizione: 2011
pagine: 60
Uno degli esempi più significativi, relativamente alla progettazione di case unifamiliari nell'opera di Franco Albini, è costituito dalla casa Zambelli a Forlì del 1956-61. L'edificio è stato di fatto quasi interamente completato e abitato già nel 1958. Le fotografie presenti nel libro sono state eseguite durante un sopralluogo effettuato nel 2009; in seguito l'ammaloramento di parte delle strutture relative alla copertura ha imposto un restauro - che comprende anche piccole modifiche ad alcune parti interne - attualmente completato.
Pier Paolo Pasolini. Teorema. I luoghi: paesaggio e architettura
Vittorio Prina
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2010
pagine: 75
Una delle emozioni più intense in architettura è costituita dallo scoprire e osservare "dal vero" architetture studiate precedentemente su libri o riviste. Si possono finalmente percepire e capire spazio, dimensioni reali, relazioni con il contesto, parti apparentemente secondarie, materiali, ... Analoga è l'esperienza relativa alla ricerca di luoghi e architetture inquadrate nei film. La ricerca è assimilabile a una sorta di indagine investigativa. Uno degli intenti è costituito dall'indagine delle immagini di luoghi e architetture contenute nel film finalizzata al tentativo di verificare quanto le successive trasformazioni fossero già evidenti nelle sequenze filmiche. "Teorema" si presta particolarmente a questo tipo di indagini grazie alla perfetta struttura compositiva del film e alle caratteristiche dei personaggi indissolubilmente legati alle architetture e ai luoghi scelti da Pasolini. I luoghi e gli edifici sono disposti per la maggior parte lungo due assi stradali: il primo inizia a Sant'Angelo Lodigiano e si conclude a Bereguardo; il secondo inizia a Milano e termina a Sant'Angelo (un terzo asse è costituito dal viaggio virtuale di Emilia a bordo dell'autocorriera dal Vigentino milanese a Villanterio). L'autore ha optato, nella descrizione dei luoghi, per una sequenza in parte corrispondente alla narrazione del film, così da comporre alcuni itinerari.
Cinema architettura composizione
Vittorio Prina
Libro
editore: Maggioli Editore
anno edizione: 2009
pagine: 250
Alcune opere cinematografiche contengono elementi architettonici fondamentali al fine della composizione della struttura dei film, struttura che assume a sua volta caratteristiche compositive di carattere architettonico. Una breve antologia introduttiva ricorda le sequenze fotografiche di Eadweard Muybridge, riporta alcuni commenti di architetti contemporanei, il pensiero di Walter Murch, uno dei principali montatori cinematografici, i temi del ritmo e della composizione in architettura e in cinematografia espressi da Moisej Ja. Ginburg e da Sergej M. Ejzen"tejn. Ad ogni regista corrisponde un tema architettonico. I capitoli sono dedicati ad alcuni temi architettonici prsenti nell'opera di un regista o in singoli film: l'opera di Stanley Kubrick rappresenta la perfezione compositiva in ogni inquadratura, sequenza, spazio e complessivamente nella struttura di ogni film. Buster Keaton ha attuato una vera e propria rivoluzione relativa alla concezione dello spazio e del ritmo cinematografici. Jacques Tati in Mon Oncle e Playtime offre una raffinata e irresistibile critica all'architettura modernista. Alfred Hitchcock ne La finestra sul cortile riesce a racchiudere un piccolo universo in uno sguardo. Wim Wenders ne Il cielo sopra Berlino definisce le relazioni tra luogo e memoria. Agnieszka Holland confronta con straordinaria leggerezza e intensità la percezione dello spazio dei bambini e degli adulti ne Il giardino segreto. Peter Greenaway indaga il tema del paesaggio ne I misteri del giardino di Compton House. Ettore Scola ha dedicato tre film a tre interni: Una giornata particolare, La famiglia e Ballando ballando. Blad e Runner e Brazil riassumono con caratteri tragici e onirici la Babele di linguaggi postmoderni di ipotetiche metropoli future. Mary Poppins unisce inaspettate istanze "politicamente non corrette" a stupende invenzioni spaziali. Davide Ferrario in Dopo Mezzanotte offre un trasognato omaggio al cinema e ad alcuni luoghi e architetture. Kim Ki-duk esprime una poetica lettura del significato della soglia e del trascorrere del tempo in Primavera, Estate, Autunno, Inverno"e ancora Primavera. Nell'ultimo capitolo, Frammenti, accenno brevemente ad alcuni temi espressi in film che mi è parso irrinunciabile dover almeno citare.